Da Sanremo arriva l’ennesima dimostrazione delle conseguenze drammatiche che gli spettacoli pirotecnici possono avere sulla salute di animali domestici e selvatici. Il contesto è quello del centro città, a pochi passi dal porto dove era in programma la partenza della prestigiosa Giraglia Rolex Cup, regata di portata internazionale che parte dalla Città dei Fiori per poi toccare la Costa Azzurra e la Corsica per poi concludersi a Genova. Un evento che ogni anno viene salutato con lo spettacolo pirotecnico sul molo del porto vecchio di Sanremo, appuntamento tradizionale di ogni inizio estate.
Pochi metri più in là, però, si è consumato il dramma della piccola Luna, anziana Pinscher con qualche piccolo problema di salute dovuto alla non più giovanissima età. Insieme alla sua umana di riferimento stava passeggiando nella centrale piazza Colombo quando, all’avvio dei fuochi artificiali, ha iniziato a manifestare i sintomi di un malore da stress, culminato in spasmi. Subito è partita la chiamata all’ambulanza veterinaria Emergenza Val Nervia che si è precipitata sul posto per prestare soccorso. Ma è servito a niente: Luna è morta durante il trasporto verso la clinica veterinaria. Il suo cuore si è fermato per il troppo stress dovuto ai botti esplosi nel cielo di Sanremo.
Quello dei fuochi d’artificio e delle loro conseguenze sulla salute degli animali è un tema che Sanremo si è già trovata ad affrontare qualche anno fa. Nel 2016 le associazioni animaliste di zona avevano raccolto circa 600 firme per chiedere al Comune di intervenire per limitare le conseguenze dello spettacolo pirotecnico di Ferragosto, sempre in programma nella zona del porto vecchio, molto vicino al centro città. A quel tempo il Comune virò verso la scelta di uno spettacolo pirotecnico silenzioso ma poi, con il passare del tempo, la buona iniziativa è stata dimenticata e si è tornati ai tradizionali spettacoli con botti e luci. Fatta eccezione per i ‘fuochi musicali’ che l’amministrazione comunale sanremese ha adottato durante la settimana del Festival e che sono pronti a tornare in occasione dei festeggiamenti del prossimo Ferragosto.
Il pensiero di Kodami è sempre stato lo stesso: no ai fuochi e per mostrare la sua contrarietà ha deciso di far vedere l'impatto che i fuochi d'artificio hanno sui nostri cani e gatti attraverso il racconto della trincea di Capodanno vissuta proprio da loro, sottolineando così non solo la prospettiva umana, ma anche quella animale.
Se per gli umani i botti e i fuochi artificiali possono essere un divertimento, per gli animali sono una forte fonte di stress con conseguenze anche drammatiche. Secondo il report PAW 2020 il 61% dei veterinari del Regno Unito ha potuto verificare un incremento di episodi di stress legato ai fuochi d’artificio su 2,2 milioni di animali. L’uomo, infatti, è in grado di percepire suoni fino a 20.000 HZ, mentre i cani arrivano sino a 40.000. Quindi, i botti che per noi possono essere solamente un piccolo fastidio o un lieve spavento, per loro possono avere devastanti conseguenze sia emotive che fisiche. La morte di Luna ne è la prova.