Il Pinscher è un'antica razza di origine tedesca, proveniente dalla Germania meridionale, dall’aspetto forte e muscoloso ma agile, con un lucido mantello di colore scuro e vispi occhi dall’espressione attenta e intelligente. La Federation Cynologique Internationale (FCI) riconosce due razze nella categoria Pinscher: il Pinscher di taglia media e il Pinscher nano (o Zwergpinscher).
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani0
- Rapporto con altri cani0
- Rapporto con altri animali in casa0
attività
- Attività fisica3
- Giocosità2
- Ricerca3
- Riporto0
- Guardia3
adattabilità
- Vita in città2
- Adatto come primo cane1
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde3
- Tolleranza alle temperature fredde1
cure e salute
- Cura del pelo0
- Predisposizione alle malattie1
- Attenzione all'alimentazione0
motivazioni
- Epimeletica2
- Affiliativa3
- Comunicativa0
- Et epimeletica0
- Somestesica3
- Sociale0
- Protettiva3
- Territoriale3
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa2
- Predatoria3
- Sillegica2
- Esplorativa2
- Di ricerca3
- Cinestesica3
- Collaborativa3
Abituati a vederlo come semplice cane da compagnia è, in realtà, molto di più; selezionato come cacciatore, guardiano e difensore dei territori, ha una forte personalità e grande reattività, non è perciò un cane per tutti.
Chi sceglie di vivere con questa razza deve avere la consapevolezza che si tratta di un cane impegnativo, con forti motivazioni e un gran carattere; per renderlo felice è necessario prendersi la piena responsabilità della sua gestione e l’impegno di soddisfare i suoi bisogni.
Origine: Germania
Standard: N° 184 / 18.04.2007 Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e cani da montagna e Bovari Svizzeri Sezione 1.1 Pinscher e Schnauzer
Aspetto: Il Pinscher tedesco è un cane di taglia media, con corporatura forte e muscolosa. Il corpo è agile con testa allungata e tartufo nero, gli occhi sono scuri di forma ovale, le orecchie sono attaccate alte, triangolari e ripiegate verso il basso. Gli arti sono forti e muscolosi, la coda è di media lunghezza e sottile, portata a sciabola. Il pelo è raso e liscio, privo di sottopelo di colore rosso cervo, marrone rossiccio fino al marrone rosso scuro, oppure nero o marrone con focature.
Le dimensioni sono uguali sia per i maschi che per le femmine e vanno da 45 a 50 cm. di altezza per un peso da 14 a 20 kg.
Motivazioni: Predatoria, possessiva, competitiva, territoriale, protettiva, affiliativa, somestesica, collaborativa.
Amante di: Inseguire prede, fare la guardia, proteggere la famiglia e la casa, difendere oggetti e risorse, fare attività con i propri umani.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Pinscher è una razza piuttosto robusta ma che può soffrire di alcune patologie. Tra queste troviamo la lussazione della rotula e le malattie oculari come l’atrofia progressiva della retina. Può inoltre essere soggetto a disturbi cardiaci ed epilessia. Il Pinscher ha bisogno di fare molto movimento e di una buona alimentazione per evitare il sovrappeso.
Origine e storia
Il Pinscher tedesco vanta origini antichissime, pare che sia probabilmente una delle razze più antiche mai esistite. L’origine del nome Pinscher, invece, è più recente e pare derivi dal termine inglese “to pinch”, o dal tedesco “picken”, che significano entrambi beccare o pizzicare, facendo riferimento al modo in cui questa razza tende a mordere. Un’altra ipotesi è che il nome Pinscher provenga dalla cittadina austriaca di Pinzgau, nonostante la “paternità” della razza sia attribuita alla Germania.
Cani con fattezze molto simili, infatti, appaiono in reperti archeologici risalenti fino a 5000 anni fa, ritrovati in Germania nella zona del lago Costanza; naturalmente non si può parlare di selezione di razza messa in atto dagli uomini preistorici ma è risaputo che le tribù del periodo neolitico avessero già addomesticato alcuni cani e che li scegliessero, facendoli anche accoppiare, in base alle caratteristiche più funzionali alla loro vita: il cane doveva avere la capacità di dare l’allarme in caso di pericolo, difendere i villaggi, proteggere persone e bestiame, eventualmente andare a caccia. Nell’Europa centrale dell’epoca questo compito spettava all’antenato del Pinscher.
Per millenni questo prototipo visse a contatto con i contadini di queste fredde terre, allora difficilmente raggiungibili, ed era impiegato per stanare le talpe e i topi e per proteggere le proprietà terriere e le coltivazioni; inoltre, grazie alla sua velocità e reattività, era molto apprezzato anche per la caccia e come guardiani delle dimore.
Dal Medioevo il Pinscher fu inoltre destinato al compito di guardiano di scuderia e protettore delle carrozze; le sue grandi capacità gli permettevano di ripulire le stalle dagli animali infestanti e i conducenti delle carrozze lo apprezzavano come compagno in grado di fare compagnia e proteggere le merci in viaggio e durante le soste.
Il quasi isolamento della zona di provenienza rispetto al resto d’Europa, ha permesso al Pinscher di mantenere quasi invariate le caratteristiche morfologiche originali fino alla seconda metà del 1800, quando questa razza iniziò a diffondersi. Con il tempo e la conseguente selezione, si distinsero due versioni di razza: il Pinscher medio e il Pinscher nano, di dimensioni decisamente più piccole.
Nel 1879 avvenne la comparsa ufficiale della razza Pinscher, mentre nel 1895 venne fondato il primo club, il German Pinscher-Schnauzer Klub, infine nel 1900 ci fu l’iscrizione del primo Pinscher nano al Libro delle Origini Tedesco e l’apparizione all’esposizione cinofila di Stoccarda.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Pinscher è un cane antichissimo e praticamente immutato, conserva nei suoi geni tutte le motivazioni necessarie per i compiti a cui era destinato: cacciare, proteggere i territori, difendere con coraggio umani e merci; non è quindi difficile pensare quanto sia impegnativo avere a che fare con questo severo quattrozampe.
La motivazione predatoria lo rende reattivo e velocissimo, pronto a scagliarsi contro ogni cosa in movimento che gli passa accanto, che sia una foglia, una pallina, un gatto o un inconsapevole passante che, in totale buona fede, allunga la mano per fargli una carezza, per niente gradita: qui entra in atto anche la motivazione somestesica, che rende il Pincher estremamente irritabile e insofferente al contatto fisico.
L’altissima motivazione affiliativa fa sì che questa razza si leghi profondamente alla famiglia, in particolare ad un membro di riferimento, con cui instaura un rapporto solidissimo, a tratti morboso che il Pinscher difende strenuamente grazie alle motivazioni possessiva e protettiva. Se non si dovesse fare attenzione alla gestione e ad un'attenta educazione, nessuno si può avvicinare al suo umano, nessuno può interagire con lui a meno di un metro di distanza, nessuno, a parte il cane, può avere una relazione con lui; gli ospiti sono intrusi, i visitatori occasionali pericoli, i partner pericolose minacce, tutti da mandare via con ringhi e sonore pinzate. Non è affatto semplice la convivenza con un Pinscher, considerando che non accetta nemmeno di buon grado le poche regole imposte che sarebbero necessarie per una convivenza pacifica.
Anche le motivazioni territoriale e competitiva sono alte, memore delle sue origini da difensore di villaggi e campi, la sua casa e le sue risorse sono preziosi averi da difendere ad ogni costo; non esiterà a dimostrare la sua tenacia con abbai striduli, posture rigide e gengive scoperte, se questo non dovesse bastare, un morso ben assestato sistemerà in fretta le cose. Se siete amanti del brivido e scegliete dunque un Pinscher come compagno di vita, ricordate sempre che spazi, ciotola, giochi e cibo vanno rispettati in maniera assoluta, naturalmente non si parla dell’obsoleto concetto di “cane dominante” o aggressivo ma semplicemente del fatto che per aver a che fare con questa razza è necessario acquisire le giuste competenze ed essere in grado di instaurare una relazione sana ed equilibrata, conoscendo a fondo la comunicazione del cane e le sue motivazioni più difficili da gestire.
D’altro canto, tutta questa energia e sicurezza si mostrano anche attraverso la motivazione collaborativa: il Pinscher è un cane davvero acuto e intelligente, pieno di vivacità e amante di fare attività con il suo umano; se avete voglia di mettervi in gioco, con un esemplare di questa razza potrete fare e imparare davvero moltissimo.
Aspetto Fisico
Il Pinscher è un cane di taglia media, con corporatura forte e muscolosa. Il corpo è agile, ha la testa a forma allungata, con muso appuntito e un evidente tartufo nero; gli occhi sono ovali e di medie dimensioni, sempre di colore scuro, le orecchie sono attaccate alte, triangolari e ripiegate verso il basso.
Gli arti sono forti e muscolosi, mentre la coda è di media lunghezza e sottile, portata a sciabola o a falcetto.
Il mantello del Pinscher è corto, fitto e liscio, privo di sottopelo, e presenta una varietà di colori: rosso cervo, marrone rossiccio fino al marrone rosso scuro, oppure nero o marrone con focature. Tra le varietà c’è anche l’Affenpinscher, molto raro, che presenta le stesse caratteristiche ma presenta pelo medio lungo e ruvido, che forma una sorta di criniera con baffi e barba evidenti.
Le dimensioni sono uguali sia per i maschi che per le femmine e vanno da un’altezza di 45/50 cm. per un peso che varia dai 14 ai 20 kg.
Cura e salute
Il Pinscher è una razza antica che non è stata molto manipolata negli anni; pertanto, si tratta di un cane piuttosto robusto ma che può comunque soffrire di alcune patologie.
Tra queste troviamo la lussazione della rotula e le malattie oculari, in particolare l’atrofia progressiva della retina, che nei casi più gravi può portare alla cecità.
In alcuni casi può inoltre essere soggetto a qualche disturbo cardiaco e ad epilessia, che comporta crisi convulsive e necessita di una terapia farmacologica adeguata.
Il manto del Pinscher non ha bisogno di particolare cura, se non qualche spazzolata, ma è un cane che patisce il freddo, è dunque importante proteggerlo durante i mesi più freddi (senza esagerare con i cappottini imbottiti, di norma le giornate rigide non sono molte e il buon senso è necessario per evitare di far indossare al Pinscher imbarazzanti piumini quando la temperatura sfiora i 15 gradi o più).
Questa razza ha bisogno di fare molto movimento e di una buona alimentazione per evitare il sovrappeso.
Cosa fare con un Pinscher
Con un Pinscher come compagno di vita avete un’infinità di possibilità, è un cane molto attivo e pronto a fare ogni attività che gli proporrete.
Tenendo conto delle sue origini di guardiano e cacciatore e la sua grande dinamicità, una delle cose migliori da fare con lui è dargli la possibilità di passare del tempo nella natura. Fate lunghe camminate, impegnative escursioni, addentratevi nel folto del bosco, vedrete il vostro Pinscher trasformarsi in un perfetto predatore, sempre vigile e attento, senza perdervi d’occhio. È importante, soprattutto se doveste tenerlo libero, scegliere zone che conoscete bene e non frequentate; essendo così reattivo c’è il rischio che possa dirigersi su una “preda” e sarebbe molto difficile fermarlo.
Per lui è stimolante anche fare attività insieme a voi, cimentatevi in giochi di fiuto, ricerca nei boschi, piste su vari terreni e ambienti, anche complessi giochi di attivazione mentale possono dare molte soddisfazioni, il Pinscher è un genio del problem solving!
Se abitate in città, limitate le uscite mondane o gli impegni in cui è necessaria la presenza di molte persone, questa razza non ama socializzare e ritrovarsi in mezzo alla confusione gli creerebbe un forte disagio che potrebbe sfociare in spiacevoli episodi. Se proprio dovete portare il Pinscher con voi in situazioni come queste, assicuratevi che non sia importunato e che abbia un luogo in cui possa sentirsi al sicuro e non sovrastimolato.
A casa potete anche godervi il relax insieme a lui; non ama molto lo stretto contatto fisico ma sarà felice di poter rilassarsi con voi dopo un’intensa giornata, magari sonnecchiando sul divano al vostro fianco.
Relazione e contesto ideale
Il Pinscher non è una razza adatta alla vita mondana o a pigre giornate passate sul divano.
La sua famiglia ideale in realtà dovrebbe essere molto dinamica, giovane e pronta ad assumersi la responsabilità di vivere con un cane non troppo semplice; per rendere felice il Pinscher è necessario mettersi in gioco, acquisire competenze sulla gestione della relazione che deve sempre essere alla pari, autorevole, senza imposizioni né autoritarismi.
È un cane che, dato le dimensioni, può vivere in città e in appartamento ma è necessario garantirgli la giusta dose di movimento e natura, le persone adatte a lui devono avere sufficiente tempo libero per dedicarsi a questo.
Non essendo amante dei bambini né degli altri cani, sarebbe preferibile che fosse figlio unico; nel caso in cui ci fossero piccoli umani è di fondamentale importanza istruirli bene su come comportarsi lui, sul rispetto degli spazi e delle risorse e preferibilmente tenere sempre sotto osservazione le interazioni tra loro e il cane, anche quelle di gioco.
Una giornata con un Pinscher
È mattino, vi girate nel letto e avvertite subito la presenza di due occhi vispi e scurissimi che vi stanno fissando, il vostro Pincher è proprio di fronte a voi, “in piedi” con le zampe anteriori appoggiate sul vostro cuscino.
Vi alzate e lui, pieno di vita, vi accompagna in cucina per il caffè; vi preparate subito dopo e uscite per la passeggiata. Fortunatamente vivete in una zona periferica, molto tranquilla e con tante zone verdi, ma preferite comunque uscire presto per potervi godere la camminata serenamente, senza troppi stimoli, traffico e confusione.
La strada per il parco è ampia e tranquilla e, appena arrivati, raggiungete un’area recintata e protetta per lasciare un po’ libero il vostro Pinscher. Vi assicurate che non c’è ancora nessuno e sganciate il guinzaglio: lui corre intorno a perlustrare ogni angolo, insegue le foglie mosse dal vento e controlla che non ci siano intrusi che possano minare la vostra serenità.
Rientrate poi a casa per andare a lavorare; il Pinscher però non rimane solo, fortunatamente avete la possibilità di portarlo con voi in modo che non soffra la solitudine e resti sereno. In ufficio avete un piccolo spazio a lui dedicato in cui può sonnecchiare indisturbato.
Nel pomeriggio correte a casa a cambiarvi e, insieme al vostro partner, partite per qualche ora di avventura! Siete seguiti da un educatore professionista con cui partecipate a un divertente corso di ricerca olfattiva, il Pinscher dà il meglio di sé, si diverte molto e voi sarete sempre più accreditati ai suoi occhi.
Dopo queste ore intense tornate tutti a casa, cena e un bel film; il Pinscher ha un posticino solo per lui in cui non fa avvicinare nessuno, è il suo angolino e voi lo rispettate sistemandovi al lato opposto del divano.
Finalmente è sera, il momento di riposare, il Pinscher si addormenta sereno e grato di avere una famiglia che riesca a comprenderlo.