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4 Giugno 2022
12:00

Pina, la femmina di capovaccaio esausta recuperata in Salento: salvata su un terrazzo

Pina è una femmina di capovaccaio nata al Cerm lo scorso anno. Liberata il 16 maggio in Basilicata, nel Parco della Murgia Materna, è finita a vagare in Salento, stremata dal gran caldo e dalla fame, ed è stata recuperata su un terrazzo.

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Stremata dal gran caldo, affamata, si è ritrovata per le vie di Castro, in Puglia, finendo per trovare rifugio su un balcone. Fortunatamente Pina, giovane esemplare di capovaccaio, era tracciata tramite anello e GPS, e le guardie ambientali sono riuscite a recuperarla incolume e a trasferirla in un centro di recupero.

Il capovaccaio (Neophron percnopterus) è il più piccolo delle quattro specie di avvoltoi europei (grifone, gipeto e avvoltoio monaco sono le altre tre) ed è anche quello con l’aspetto più singolare, lontano dallo stereotipo dell’avvoltoio. È considerato in pericolo di estinzione secondo la IUCN, e per questo motivo è estremamente protetto e tutelato: il numero totale di esemplari è diminuito di oltre l’80% negli ultimi 50 anni, e la popolazione riproduttiva è confinata in Basilicata, Calabria e Sicilia. Nel 2019 era stata stimata in circa 7-9 coppie in Sicilia e 3-4 coppie nell’Italia peninsulare.

Pina è nata proprio nell’ambito di uno dei più importanti progetti europei finalizzati al ripopolamento del capovaccaio, il Life Egyptian Vulture, un’iniziativa organizzata dall’ISPRA insieme con Biodiversità sas, De Rerum Natura sas  e del Centro Rapaci Minacciati (Cerm) della Toscana finalizzato a favorire la conservazione della specie attraverso la riproduzione e la reintroduzione in natura dei soggetti nati in cattività.

Pina, nata al Cerm l’anno scorso, era stata liberata il 16 maggio nel Parco Naturale della Murgia Materana, e il suo percorso (così come quello degli altri capovaccai reintrodotti in natura) è stato attentamente monitorato dai carabinieri forestali, che partecipano al programma proprio per vigilare sullo stato di salute dei rapaci e prevenire anche episodi di bracconaggio.

I forestali hanno notato dal GPS che Pina si aggirava nella zona del Salento, e che da qualche giorno nel centro abitato di Castro, senza muoversi. Seguendo le coordinate geografiche è stata individuata e recuperata su un terrazzo e, in accordo con Guido Ceccolini, direttore del Cerm, è stata poi ricoverata nel Centro recupero fauna di Calimera, dove sarà nutrita e accudita nell’attesa di essere restituita alle cure di coloro che ne hanno seguito tutte le fasi della crescita e della reintroduzione.

A settembre 2021 altri cinque giovani capovaccai erano stati liberati nel parco della Murgia Materna, in Basilicata, un ambiente a loro favorevole per la proliferazione e – si spera – riproduzione in natura come già avvenuto per Sara, la femmina rilasciata nella Gravina di Laterza dopo la nascita al Cerm. Sara è rimasta per 4 anni in Africa (i capovaccai sono migratori) ed è tornata poi in Italia nel 2019 con un compagno.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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