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12 Settembre 2021
15:00

Pieghe e increspature per confondere i pipistrelli, la strategia delle falene

Una nuova ricerca, pubblicata recentemente su Current Biology, e condotta da un team di ricercatori dell'Università di Bristol, dimostra che le pieghe e le increspature delle ali anteriori di alcune specie di falena della famiglia Saturniidae fungono da retroriflettori acustici per i richiami dei pipistrelli.

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Alcune falene della famiglia dei Saturnidi hanno sviluppato una gran bella strategia per sfuggire ed evitare di essere mangiati dai predatori, principalmente pipistrelli. Hanno difatti evoluto delle ali posteriori con la parte terminale allungata e arrotolata che, oltre a renderle molto affascinanti, sono anche molto utili. La morfologia dell'ala permette di riflettere e deviare il suono ad alta frequenza che i pipistrelli emettono per localizzare la preda, rendendogli difficile capire la loro precisa posizione e conducendoli lontano dal loro corpo, o in zone periferiche di questo che non creano danni sostanziali, e salvarsi così la pelle.

Un esempio di questa strategia antipredatoria è data dalle ali dell'affascinante falena luna (Actias luna), di colore verde acceso e con lunghe code incurvate che confondono l’ecolocazione dei predatori creando errori nell’eco di ritorno. I ricercatori dell'Università di Bristol hanno però notato che anche altre falene della famiglia dei Saturnidi presentano delle caratteristiche insolite, come le punte delle ali anteriori piegate e increspate e si sono quindi chiesti se anche queste potessero avere una simile funzione. I risultati dello studio sono stati successivamente pubblicati su Current Biology.

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Falena luna (Actias luna)

Il team ha misurato gli echi prodotti dal corpo e dalle ali, posteriori e anteriori, da oltre 10.000 angolazioni di dieci specie di falene della famiglia Saturniidae. Queste sono state classificate in quattro gruppi diversi rispetto alla morfologia dell'ala: piegata e increspata, come Attacus atlas, solo increspata come Antheraea pernyi, planare come Syssphinx montana, e a "coda" come Actias luna.

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(A) Struttura allungata e arrotolata delle ali posteriori di Actias luna (B) Punte delle ali anteriori piegate e increspate di Attacus atlas ©Wingtip folds and ripples on saturniid moths create decoy echoes against bat biosonar, Current Biology (2021)

I risultati sono stati sorprendenti: hanno scoperto che le increspature e le pieghe delle ali anteriori riescono a riflettere echi forti, più del corpo, e a banda larga, che possono arrivare fino al punto d'origine e che agiscono come dei veri e propri retroriflettori che possono coprire una vasta gamma di angolazioni di suoni incidenti.

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Metodi e risultati dello studio©Wingtip folds and ripples on saturniid moths create decoy
echoes against bat biosonar, Current Biology (2021)

Il team suggerisce quindi che le ali anteriori fungono da vere e proprie esche acustiche e che offrono vantaggi alle falene che le posseggono all'incirca allo stesso modo delle ali posteriori allungate e incurvate. Infine, nessuna falena possedeva entrambe le ali che fungevano da esche, suggerendo quindi che la strategia dell'ala anteriore si sia evoluta in alternativa a quella dell'ala posteriore e più volte indipendentemente all'interno di questo gruppo di falene.

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