In questo periodo di nidificazione è facile che qualche pullo, uccellino da poco nato e inetto al volo, cada dal nido con l'impossibilità di ritornarci e con l'unica prospettiva di una morte certa. È quanto accaduto ad un piccolo codibugnolo trovato sul terreno, da solo, in un parco cittadino e consegnato ai volontari dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Genova che gli hanno presentato soccorso. La scorsa settimana un pullo di gabbiano è caduto dal tetto del Teatro Carlo Felice e per riportarlo nel nido è servito l'intervento dei Vigili del Fuoco.
Pur essendo molto piccolo il codibugno ricoverato al Cras di Genova cerca continuamente cibo con cinguettii e crea molto impegno ai volontari. Il codibugnolo (Aegithalos caudatus) è un uccellino dell'ordine dei passeriformi con una lunghezza di appena 15 centimetri. È di forma paffuta e arrotondata munito di una grossa testa e di una coda lunga quasi quanto il corpo. Le piume sono bianche su testa e petto, mentre il dorso e le ali sono neri come la coda, che però presenta delle penne bianche ai lati.
È una specie che è presente in quasi tutto il territorio nazionale a parte la Sardegna, il Salento e la Sicilia centro-meridionale ed in quasi tutto il nord Europa. I codibugnoli che risiedono a Nord possono migrare a Sud nei mesi più freddi, ma generalmente sono stanziali. L'habitat del codibugnolo è rappresentato dalle aree boschive ma durante i mesi estivi predilige la macchia mediterranea più confacente alle sue abitudini riproduttive.
Non è difficile trovarlo nei parchi o giardini delle zone periferiche cittadine. Una volta formatasi una coppia, il codibugnolo costruisce un nido a forma sferica costituito da muschi e licheni tenuti insieme da tele di ragno utilizzate come cemento. All'interno una folta imbottitura di piume assicura il calore e la protezione necessaria. Depone tra le 6 e le 12 uova tra marzo e maggio portando a termine, generalmente, una covata all'anno. La dieta del cudibugnolo è essenzialmente insettivora; privilegia le piccole falene di cui mangia anche le uova e i bruchi. In autunno e inverno però può ampliare il nutrimento con semi, granaglie, bacche, cachi, olive, germogli e tenere foglie. Ora il nostro piccolo amico è nelle mani esperte dei volontari Enpa i quali daranno al pulcino tutti i nutrienti necessari per farlo crescere sano e una volta capace di volare sarà lasciato libero di farsi la sua vita tra i boschi.