L’estate, per la fauna selvatica, è la stagione in cui i nuovi nati in primavera iniziano lo svezzamento, esponendosi inevitabilmente a pericoli: allontanandosi da tane e nidi, cuccioli e pulli rischiano di finire nel mirino di predatori o lungo strade trafficate che mettono a repentaglio la loro vita. È quello che è accaduto ai due piccoli di assiolo che qualche giorno fa sono finiti in un parcheggio alle porte di Milano: uno è stato purtroppo investito, l’altro invece si è salvato grazie all’intervento di una passante.
La donna in questione, come spiegato dall’Enpa di Milano, si chiama Marzia: è stata lei a raccontare che intorno alle 8.30 di mattina è uscita di casa e ha visto «un piccolo assiolo aggirarsi in un parcheggio vicino a casa mia. Proprio lì vicino ce n’era un altro che purtroppo era stato già investito da un’auto». Marzia a quel punto, temendo che anche il pullo superstite potesse essere travolto, l’ha preso, sistemato in una scatola al sicuro e poi ha chiamato l’Enpa di Milano per chiedere informazioni su come comportarsi.
Gli operatori hanno consigliato alla donna di restare dov’era, e hanno mandato sul posto una persona che ha preso in consegna l'assiolo. Il rapace è stato quindi trasferito nella clinica veterinaria Enpa, dove è stato visitato, alimentato e successivamente trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago.
«Questo assiolo è stato davvero fortunato a trovare una persona sensibile come Marzia che si è subito preoccupata di metterlo in salvo – è stato il commento della sezione milanese dell’Enpa – In natura lo svezzamento di questi rapaci continua a terra, fuori dal nido. Spostarli significa sottrarli alle cure parentali, che durano a lungo e sono indispensabili affinché il piccolo impari le corrette tecniche predatorie. Ma è ovvio che in casi come questi dove esiste un pericolo per la sopravvivenza dell’animale, è meglio intervenire come ha fatto giustamente Marzia».
Proprio Enpa aveva diffuso, la scorsa primavera, una serie di consigli per aiutare le persone di buona volontà a prendere la decisione giusta in caso di incontro con animali selvatici. Per gli uccelli e i rapaci, in particolare, è sempre consigliabile non avvicinare i pulli, anche se li si vede aggirarsi a terra e si pensa non siano in grado di volare: i genitori, che sempre più spesso costruiscono i nidi in giardini privati e parchi, sono solitamente a poca distanza e li nutrono regolarmente finché non sono in grado di rendersi autonomi e volare via.
È dunque meglio osservare i piccoli per un paio d’ore per vedere se in in questo lasso di tempo si presenta qualche adulto. Se così non fosse, allora e solo allora, è il caso di intervenire, così come nel caso di una minaccia diretta rappresentata da cani, gatti o, come nel caso dell'assiolo, di auto.