Sotto ai nostri piedi c'è un universo brulicante di vita che fin troppo spesso noi abitanti della superficie sottovalutiamo: la pedofauna e il popolo del sottosuolo. La nuda terra e gli strati che formano il suolo ospitano una biodiversità incredibile composta da animali, piante, funghi, batteri e altri microorganismi. Tutte queste forme di vita potranno forse sembrare invisibili e vengono spesso considerate "fauna minore" ma svolgono un ruolo essenziale nel degradare e riciclare la materia organica, mantenere fertile il terreno, ridurre gli inquinanti e sostenere in pratica la vita come la conosciamo alla luce del sole, compresa la nostra. Sporchiamoci quindi le mani con la terra e osserviamo più da vicino quali sono e come vivono gli abitanti del suolo.
La pedofauna: gli abitanti del suolo
Il termine pedofauna deriva dal greco pedon, che significa appunto suolo, e indica l'insieme di tutti gli animali che vivono al suolo o sottoterra, a volte chiamati anche fauna edafica. Anche se potrà sembra un luogo inospitale alla vita, il sottosuolo dà rifugio a una ricca varietà di biodiversità, sia in termini di specie che di individui. Un ettaro di terreno, circa due campi da calcio, può ospitare in termini di biomassa fino a 5mila kg di esseri viventi, la maggior parte dei quali invisibili a occhio nudo. Tra questi possiamo trovare anche animali di grosse dimensioni, soprattutto nei primissimi strati del suolo (2-3 cm), dove si concentrano la maggior parte delle sostanze organiche. Quelli più grandi sono soprattutto animali scavatori, come lombrichi, insetti, talpe e roditori, poi ci sono quelli dimensioni ridotte, soprattutto altri artropodi, molluschi, vermi nematodi e altri invertebrati.
Tutta questa ricca e complessa comunità di animali – insieme ovviamente a piante, funghi e microrganismi – con le sue attività di scavo, movimento e alimentazione contribuisce in maniera determinante alla formazione stessa del suolo: la pedogenesi. Sminuzzando e mangiando foglie e altre sostanze organiche rendono il terreno fertile e ossigenato, aiutando così i decompositori a trasformare ciò che resta dei residui organici in materia inorganica. Questo riciclo dei nutrienti, chiamato anche mineralizzazione, consente poi alle piante di assorbire nuovamente l'azoto e altre preziose sostanze inorganiche che sono le fondamenta su cui si poggia l'intera piramide trofica degli ecosistemi.
Gli animali che vivono nel sottosuolo
Tutti gli animali che vivono nel sottosuolo hanno sviluppato una serie di adattamenti che gli consentono di muoversi e sopravvivere nei complessi strati del terreno. Molti possiedono zampe, artigli e altre appendici specializzate per scavare e smuovere il terreno mentre alcuni di essi hanno perso o ridotto le loro capacità visive, poco utili dove non batte il sole, a favore di altri sistemi di orientamento basati maggiormente sull'olfatto, il tatto o l'udito. Vediamo però più da vicino quali sono e come vivono gli animali che popolano il suolo.
Le talpe
Tra i mammiferi le talpe sono senza dubbio gli animali del sottosuolo più famosi tra tutti. Se ne conoscono diverse specie appartenenti alla famiglia talpidae diffuse in tutto il mondo, ma la maggior parte è caratterizzata da corpo scuro e cilindrico, muso glabro e occhi ridotti. Quasi tutte le talpe ha una vista scarsissima se non completamente assente e puntano soprattutto sul tatto per potersi orientare tra i cunicoli del sottosuolo. Gli arti anteriori sono invece incredibilmente robusti e costruiti appositamente per scavare. Sono inoltre rivolti all'indietro, in questo modo il terreno smosso viene spostato ai lati del corpo e non interferisce col movimento. Sono animali insettivori e si nutrono quasi esclusivamente di larve e lombrichi, altri importanti abitanti del sottosuolo.
Le arvicole
Insieme a topi e altri piccoli roditori le arvicole sono tra i più vispi e frenetici abitanti del sottosuolo. Pur muovendosi e nutrendosi soprattutto in superficie costruiscono una serie di intricati e complessi tunnel sotterranei nei quali si rifugiano con rapidità appena avvistano un potenziale predatore. Nelle annate con particolare abbondanza di cibo come semi, nocciole e faggiole le arvicole possono avere delle vere e proprie esplosioni demografiche che permettono anche a mammiferi, uccelli e altri predatori che si prevalentemente di roditori di prosperare.
I lombrichi
I lombrichi sono i principali ingegneri del sottosuolo. Con i loro incessanti movimenti determino la struttura fisica del suolo, migliorandone la stabilità e permettendo all'acqua di filtrare con maggiore facilità nel terreno. Inoltre nel loro apparato digerente transitano enormi quantità di terra che fuoriesce poi incredibilmente arricchita e fertilizzata grazie alle feci. La loro presenza in grandi quantità è un indice di buona salute per il suolo e anche il grande naturalista Charles Darwin capì l'importanza dei lombrichi nella formazione del suolo. Dedicò a loro infatti gli ultimi anni di studio della sua vita.
I nematodi
I nematodi sono piccolissimi vermi cilindrici particolarmente abbondanti nei primi strati del suolo. Sono di gran lunga gli invertebrati del terreno più numerosi sia in termini di specie che di individui. Si nutrono soprattutto di minuscoli funghi, batteri o piante e alcune specie possono essere anche molto dannose per l'agricoltura o portatrici di malattie sia per l'uomo che per gli animali domestici.
Chiocciole e limacce
Anche chiocciole, lumache e limacce giocano un ruolo importante nella formazione del suolo. Essendo prevalentemente erbivori questi molluschi sono tra i pochi a digerire la cellulosa e favoriscono quindi la degradazione della materia vegetale, componente fondamentale della parte organica del suolo. Soprattutto le limacce, le cosiddette lumache senza conchiglia, essendo maggiormente esposte a predatori e disidratazione è proprio nell'umido suolo che trovano rifugio.
Il grillotalpa
Tra i più strani e curiosi abitanti del sottosuolo c'è sicuramente il grillotalpa. Si tratta di un insetto molto comune anche in Italia che deve il suo nome ad alcune caratteristiche molto particolari che ricordano le talpe. È un vero e proprio grillo, in quanto fa parte dell'ordine degli ortotteri, ma in un certo senso anche un po' talpa: le zampe infatti somigliano molto a quelle del mammifero e sono perfettamente adatte a scavare. È inoltre capace di spostarsi in tutti i modi possibili: riesce a camminare, volare e addirittura anche nuotare, un animale incredibilmente affascinante.
I collemboli
I collemboli sono piccolissimi artropodi a sei zampe, imparentanti con insetti, che prosperano nel suolo umido e tra la lettiera delle foreste. Sono detritivori e mangiano quindi legno, foglie e altro materiale vegetale, contribuendo ad accelerare la decomposizione e influenzando il ciclo del carbonio. La maggior parte dei collemboli che vive in superficie possiede sull'estremità posteriore del corpo un'appendice chiamata furcula, che in posizione di riposo è ripiegata sul ventre. Quando il minuscolo invertebrato si sente minacciato può farla scattare come una molla facendola urtare col substrato. In questo modo può letteralmente spararsi in aria come una catapulta e lasciare di stucco i predatori.
I porcellini di terra
Tutti conoscono i porcellini di terra (Armadillidium vulgare), i piccolissimi artropodi del suolo che possono arrotolarsi su loro stessi e formare una sfera quasi perfetta per difendersi dai pericoli. Ma in quanti sanno che sono crostacei? Associati quasi esclusivamente al mare e all'acqua, alcuni crostacei come i porcellini di terra, vivono e prosperano anche sulla terraferma e sono tra i più comuni animali del suolo. Chiamati anche onischi o porcellini di Sant'Antonio questi piccoli isopodi sono particolarmente ghiotti di materia vegetale come foglie, cortecce, muschi e licheni e contribuiscono anche loro alla degradazione delle sostanze vegetali facilitando la decomposizione.
Ragni, acari, scorpioni e pseudoscorpioni
Un'altra componente fondamentale della pedofauna è rappresentata dagli aracnidi, come scorpioni, acari, ragni e pseudoscorpioni. Gli aracnidi sono predatori eccezionali di invertebrati e contribuiscono a tenere sotto controllo il numero delle larve e degli altri piccoli animali spesso nocivi per le coltivazioni. Si muovono tra la lettiera e il suolo e spesso costruiscono rifugi, tane o addirittura trappole nel sottosuolo. Come fanno i ragni botola, che si nascondono in cavità sotterranee da cui balzano improvvisamente per catturare la malcapitata preda. Gli pseudoscorpioni invece sono molto piccoli e difficili da avvistare e a differenza dei veri scorpioni sono completamente innocui e privi di pungiglione.
Termiti e formiche
Con le loro straordinarie opere ingegneristiche sotto terra, formiche e termiti possono influenzare pesantemente la struttura e la composizione del suolo. L'intricata rete di tunnel e gallerie sotterranee può condizionare il filtraggio e i movimenti dell'acqua, influenzando persino la composizione della vegetazione. Inoltre le specie erbivore di formiche e le termiti, che mangiano esclusivamente legno, possono essere considerate a tutti gli effetti i veri e propri giardinieri di boschi e foreste.