Non solo comportamenti scorretti e, in alcuni casi, gravissimi, violenti. Al termine di una lunga estate costellata di notizie che riportano come gli esseri umani, anche quelli più giovani, non abbiano ancora imparato le norme di una civile e rispettosa convivenza con gli animali, da Isola di Capo Rizzuto, comune costiero della provincia di Crotone, in Calabria, arriva una storia a lieto fine che vede protagonista un gruppo di ragazzi e una nidiata di tartarughe marine Caretta caretta.
A raccontarla è stata il sindaco Maria Grazia Vittimberga che ha voluto pubblicamente complimentarsi con un gruppo di giovanissimi residenti di Isola Capo Rizzuto che si sono mobilitati per salvare le tartarughine. I ragazzi, infatti, nei giorni scorsi stavano passeggiando sul lungomare quando sulla spiaggia hanno visto schiudersi decine di uova da cui sono usciti piccoli di Caretta caretta. Evidentemente la madre aveva scelto il litorale per nidificare, cosa che accade con sempre maggiore frequenza, e alcune tartarughine, disorientate, invece di dirigersi verso il mare sono arrivate sul lungomare rischiando così di essere calpestati, mentre altri faticavano a muoversi.
I ragazzi a quel punto le hanno riportate in spiaggia e le hanno protette in attesa dell’arrivo del personale del WWF, allertato dagli stessi ragazzi. Con l’ausilio degli esperti, le piccole Caretta caretta hanno potuto prendere la strada verso il mare e iniziare la loro nuova vita. «I bambini che rispettano gli animali, saranno adulti migliori – è stato il commento del sindaco Vittimberga – a dirlo è uno studio di un gruppo di psicologi dell’Università di Cambridge, e noi non possiamo che essere d’accordo. Anche se in questo caso non parliamo di bambini ma di ragazzi, è doveroso sottolineare l’altruismo e la sensibilità dimostrata da Gianmarco, Riccardo, Vincenzo, Cristian, Luigi, Carmine, Andrea, Daniel e Pasquale».
«È doveroso da parte mia ringraziare, a nome dell’intera amministrazione di tutta la cittadina, i ragazzi per la sensibilità dimostrata verso gli animali – ha aggiunto – e in generale verso il territorio e verso l’ambiente, e per la prontezza con cui sono riusciti a gestire la situazione».
Un gesto che vale effettivamente la pena sottolineare per mostrare come un gesto soltanto in apparenza piccolo faccia invece una enorme differenza, soprattutto quando si tratta di animali a rischio come le tartarughe marine. E anche un atto che lenisce, almeno in parte, il dispiacere provocato da notizie terribili come l’uccisione a calci di una capretta ad Anagni da parte di un gruppo di giovanissimi, coetanei dei ragazzi di Isola Capo Rizzuto, che durante i festeggiamenti per un diciottesimo compleanno in un agriturismo si sono accaniti brutalmente sull’animale, “colpevole” solo di fidarsi degli esseri umani.