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8 Marzo 2024
18:20

Piante velenose per i gatti: quali sono e cosa fare se le mangiano

Alcune piante che solitamente si tengono in casa possono essere molto pericolose per i nostri gatti, perché tossiche o velenose. È il caso di Azalea, Rododendro, Calla, Narciso, Ficus e Stella di Natale, ma non sono le uniche.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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I pericoli in casa per i nostri gatti sono diversi e tra questi ci sono alcune piante che per loro sono velenose. Tra quelle tossiche ci sono, per esempio, l’Azalea, il Rododendro, la Calla, il Narciso, il Ficus, lo Spatifillo e anche la Stella di Natale.

Vomito, eccessiva salivazione e abbattimento sono i sintomi più comuni che possono apparire quando vengono ingerite. In questi casi va chiamato subito il veterinario per un primo soccorso. Se il gatto continua a stare male, va subito portato dallo specialista o anche in un centro antiveleno per animali domestici.

Le piante tossiche o velenose per i gatti

Alcune delle piante tossiche e velenose per i gatti sono molto comuni nei nostri giardini e nelle nostre case, vediamole tutte.

Le azalee

Tutte le piante e tutte le parti della pianta delle Azalee sono piuttosto tossiche per i gatti. Bisogna stare molto attenti perché se ingeriti o rosicchiati dai gatti possono arrivare a dare problemi cardiaci fatali. I primi sintomi che possono far pensare a un'ingestione dell'azalea comprendono vomito, diarrea, debolezza e insufficienza cardiaca.

Rododendro

Pianta sempreverde con fiori coloratissimi, il Rododendro è terribile per i gatti: le foglie sono molto tossiche e se ingerite possono dare gravi problemi all'apparato digerente, aritmie cardiache e tremori. Se ingerite in grosse quantità possono dare convulsioni, coma e portare alla morte.

Anthurium

Il bellissimo fiore dell’Anthurium è in realtà molto velenoso per i gatti anche solo al contatto. Può dare problemi gastrointestinali, emorragie uterine e gengivali, difficoltà nella respirazione e nella deglutizione.

Calla

Che sia per contatto o ne vengano ingerite delle parti, la pianta della Calla è tutta tossica per i gatti. Provoca bruciori se viene solo toccata, mentre l’ingestione di alcune sue parti in buone quantità può far comparire nausea, dolori addominali e vomito.

Ficus

Il Ficus è una pianta molto popolare negli appartamenti. Secerne un lattice tossico per i felini che fuoriesce quando una qualsiasi parte del vegetale viene spezzato. È pericoloso sia da contatto che per ingestione e causa nausea, vomito, edema e irritazioni.

Stella di Natale

La Stella di Natale è una pianta che secerne un lattice bianco irritante, anche per l'uomo. Per il gatto è piuttosto tossica anche solo per contatto. Se ingerita può dare irritazione delle mucose dell'apparato digerente, salivazione eccessiva, problemi digestivi e diarrea.

Vischio

Il seme del vischio è circondato da una sostanza appiccicosa che contiene viscotossine (viscalbina, visciflavina). L’intossicazione di solito è legata all’assunzione della bacche, usate come decorazione nel periodo natalizio.

Cycas

Chiamata anche "Sago Palm", la Cycas è molto pericolosa perché tutte le sue parti – la polpa dei semi, le foglie, i gambi – sono velenose.  più pericolosi sono i semi detti noci, perché qui le sostanze tossiche sono presenti a una più alta concentrazione. L’ingestione anche di una modesta quantità di pianta può creare problemi molto gravi.

Mimosa

La Mimosa è una pianta particolarmente pericolosa per i nostri amici felini. Le foglie di questa pianta, infatti, contengono una sostanza tossica chiamata mimosina, che può causare vari effetti nocivi nei gatti, tra cui irritazione delle mucose, vomito, diarrea, problemi respiratori e, in casi estremi, addirittura convulsioni e coma.

Cosa fare se il gatto ha mangiato una pianta tossica

Se ci si accorge che il proprio gatto ha ingerito una pianta tossica è necessario chiamare subito il veterinario. Meglio non improvvisarsi medico e dargli acqua, cibo o altre rimedi senza aver sentito prima lo specialista al quale bisognerà dire che pianta ha mangiato il gatto e quanta se ne è a conoscenza. Il medico indicherà gli step da percorrere che possono essere quello di monitorare la situazione se il micio non mostra sintomi gravi o quello di portare subito il gatto da lui per farglieli visitare al più presto.

Le piante e le erbe buone per i gatti

Tra le numerose piante esistenti, non ci sono solo quelle che fanno male ai gatti, anzi: ci sono anche quelle che fanno bene. Per esempio la pianta di Valeriana che nell’essere umano ha effetto calmante, nel gatto talvolta provoca invece una sensazione stimolante di euforia, piacere e benessere. È quindi indicata per esemplari che hanno bisogno di un’azione tonificante, magari dopo un intervento chirurgico o una malattia.

L’Actinidia, che è la pianta del kiwi, è un’altra specie molto attraente per i mici: di questa rosicchiano o graffiare il fusto, al punto che è consigliabile prendere in considerazione una protezione per evitare che vengano rovinate troppo. Nei gatti può provocare effetti simili a quelli dell’erba gatta, ma più intensi.

Sempre non solo sicure, ma capaci di apportare benefici ai gatti ci sono le erbe Nepeta Cataria, Matatabi e Camedrio Maro che hanno l’effetto di abbassare drasticamente i livelli di stress e, in generale, aiutano a migliorarne l’umore.

E poi, c’è la più conosciuta, l’erba gatta sulla quale i piccoli felini possono strofinarsi il naso con soddisfazione. Tra le varie tipologie di “erba” rientrano anche l’orzo, l’avena e il frumento. Infine, c’è anche la citronella molto facile da coltivare in casa e che oltrettutto ha un profumo delicato e rinfrescante. Le sue foglie non saranno così lunghe e soddisfacenti da strappare ma il profumo, invece, è molto apprezzato dal vostro micio durante le sue “passeggiate” domestiche.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Simona Sirianni
Giornalista
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