La Regione Campania ha approvato il Piano faunistico venatorio che sarà in vigore fino al 2029. La votazione si è tenuta oggi nel Consiglio regionale e ad esprimere voto favorevole è stato un insieme trasversale di consiglieri appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione di centrodestra. Il Piano è stato illustrato in aula proprio dal presidente della VIII Commissione consiliare permanente Maurizio Petracca, in quota Partito democratico, che lo ha definito il frutto di una collaborazione tra cacciatori, ambientalisti e agricoltori.
Di parere molto diverso la consigliera di Europa Verde-Demos Roberta Gaeta, che ha votato contro. «Credo che il piano faunistico proposto non risponda alle reali esigenze di conservazione del territorio e della fauna campana e che possa avere effetti negativi sull’ambiente. Invito pertanto questa Assemblea a rivedere il provvedimento in una prospettiva di maggiore sostenibilità, a tutela del nostro patrimonio naturale e a vantaggio delle generazioni future», ha spiegato Gaeta motivando il proprio no. Una posizione che era già stata espressa questo mercoledì quando il testo del Piano era arrivato sul tavolo dell'VIII Commissione Agricoltura, di cui la consigliera è anche vicepresidente.
In quell'occasione Gaeta aveva contestato la scarsa capacità programmatica del Piano, ritenuto non adatto per tutelare gli equilibri ecologici del territorio. Una posizione che torna a riaffermare anche oggi: «Questo provvedimento – rimarca Gaeta che ne contesta metodo e contenuto – non rispetta adeguatamente né l’equilibrio dell’ecosistema né i principi di tutela della fauna selvatica, che dovrebbero rappresentare la priorità assoluta».
Contro il Piano si è espresso anche il consigliere del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi che ha sottolineato lo scarso coinvolgimento nell'elaborazione: «è stato svilito il coinvolgimento del Consiglio che non ha avuto l'opportunità di apportare contributi concreti». Al momento del voto si sono astenute Valeria Ciarambino, Gruppo Misto, e Carmela Fiola, Pd. Rappresentanti isolate davanti al voto compatto di centro destra e centro sinistra.