Il Comune di Piacenza recepisca il Regolamento per il benessere e la tutela degli animali e istituisca quanto prima la figura del garante degli animali. La richiesta arriva dai consiglieri comunali di Alternativa per Piacenza, Stefano Cugini e Luigi Rabuffi, che hanno presentato una mozione al presidente del consiglio Comunale motivando nel dettaglio la richiesta.
«Nel territorio del Comune di Piacenza sono attualmente 10.966 i cani presenti (poco più, quelli iscritti all’Anagrafe canina) e 1.884 i gatti ufficialmente censiti, di cui 670 esemplari appartenenti a colonie e 109 di competenza del gattile – spiegano i consiglieri nella mozione – questi numeri dimostrano l’importanza degli animali da compagnia nell’ambito dei valori affettivi e di contrasto alla solitudine, specie delle persone più anziane». Cugini e Rabuffi hanno quindi ricordato la delibera del luglio 2020 con cui il Comune ha approvato il Regolamento per il benessere e la tutela degli animali, che all’articolo 8 prevede che il Comune possa istituire con nomina del sindaco, la figura indipendente del garante per la tutela degli animali, «individuato tra le associazioni animaliste e zoofile, i veterinari e le personalità che si siano distinte nell’affermazione dei princìpi ai quali si ispira il presente regolamento».
Il garante, come già accade in altre città, avrebbe il compito di monitorare la corretta applicazione sul territorio comunale delle leggi e dei regolamenti concernenti la tutela degli animali e la sicurezza urbana, di monitorare le segnalazioni relative a eventuali illeciti e reati e a chiedere interventi ad hoc, di formulare proposte per migliorare il benessere animale e la convivenza tra umani e animali e di svolgere funzioni di raccordo e coordinamento con l'ufficio tutela animali, la Polizia locale del Comune, il dipartimento veterinario dell'AUSL, le guardie eco-zoofile o altre organizzazioni, associazioni o enti. Tra le altre richieste dei consiglieri ci sono poi rafforzare l'Ufficio Tutela Animali «compatibilmente con la dotazione organica dell’ente e in coerenza con i processi di riorganizzazione della “macchina comunale”», e a garantire le funzioni di vigilanza e controllo avvalendosi della collaborazione di personale messo a disposizione dalle associazioni zoofile interessate, non aventi fini di lucro, con cui stipulare una convenzione.
Una figura che sempre più Comuni stanno istituendo, consci dell’importanza di dedicare agli animali – soprattutto dopo che la loro tutela è stata introdotta in Costituzione – la giusta attenzione. Tra le ultime amministrazioni a nominare un garante per i diritti degli animali ci sono la Regione Piemonte e i Comuni di Taranto, Verona, Livorno, Parma e Como. Anche Roma sta lavorando all’istituzione di questa figura, cercando una persona che possa assumere l’incarico – svolto sempre in modo indipendente e autonomo e senza retribuzione se non un rimborso spese – dopo che a inizio agosto l’Assemblea Capitolina ha approvato la proposta dei consiglieri delle Commissioni Ambiente e Roma Capitale-Statuto-Innovazione Tecnologica.