«Stiamo cercando le risorse necessarie, sia per le manutenzioni delle aree esistenti sia per quelle da creare ex novo».
Così l’assessore al Benessere animale del Comune di Genova, Francesca Corso, rispondendo all’interrogazione della consigliera della lista Rosso Verde, Francesca Ghio, riguardante la “carenza di aree di sgambatura nel territorio cittadino e la necessità di non penalizzare i cittadini proprietari di cani; si chiede quali siano le azioni poste in essere per sopperire alla carenza di aree”.
«È da anni – denuncia Ghio – che va avanti la pratica da parte della polizia locale di multare dove ci sono irregolarità soprattutto nella conduzione di cani, anziché trovare una soluzione politica che permetta ai proprietari di avere un'area di sgambamento. È più conveniente al momento fare cassa con le multe?».
Tra le sanzioni ai pet mate, Ghio cita quelle strappate ai parchi di Nervi: «Sono le più variegate, dal lunedì al venerdì tantissime sulla lunghezza del guinzaglio o la quantità dell'acqua all'interno delle bottigliette. Poi nel weekend, quando ci sono gruppi di persone che lasciano la spazzatura ovunque, la polizia locale non è presente». Nel suo intervento, la consigliera ha letto parte della lettera che ha raccolto le firme di numerosi nerviesi: «In nessuna misura riteniamo ancora tollerabile questa persecuzione. Non viviamo in uno stato di polizia e non vogliamo viverci. Chiediamo di allinearci almeno alle buone pratiche seguendo gli esempi di Mantova o Milano, con parchi con fasce orarie di tolleranza in cui gli animali possano stare liberi senza nascondersi dietro leggi obsolete e non in linea con i bisogni della collettività».
Incalzata l'assessore Corso ha risposto in Aula Rossa: «Il tema delle aree di sgambatura è molto sentito. Con i municipi c’è stata grande collaborazione in questi mesi per trovare soluzioni alle problematiche della carenza di aree e per rispondere alle istanze dei padroni dei cani, nel rispetto delle regole e di chi un cane non lo ha. Tutti i presidenti dei Municipi hanno intanto rintracciato le aree sgambatura già esistenti, sono circa 50, evidenziando agli uffici gli interventi di manutenzione da fare, per renderle pienamente agibili». Ma quanto si dovrà aspettare? «Il Comune ha già effettuato i sopralluoghi in queste aree per verificare lo stato dell’arte e intanto sono state individuate anche nuove aree cani, nelle zone in cui non ne esistono», ha concluso Corso.