I pesci sono tra le classi animali che presentano le forme e gli aspetti più strani: dal pesce luna che sembra una testa senza corpo al diavolo nero dotato di una "lenza da pesca" personale, i pesci stranissimi sono molti. I motivi di queste stranezze morfologiche sono spesso dovuti alle condizioni ambientali in cui queste specie si trovano a vivere. Le caratteristiche della colonna d'acqua infatti possono variare moltissimo rispetto ai diversi parametri, come ad esempio la profondità, ragion per cui molti pesci, soprattutto quelli abissali che vivono nelle profondità oscure degli oceani, hanno dovuto evolvere particolari forme o appendici per sopravvivere.
L'estetica umana e animale
Per la nostra specie l'estetica ha un forte valore comunicativo: l'aspetto di una persona infatti può trasmettere e farci capire tante cose, come cosa gli piace, o anche alcuni lati del suo carattere. Se cerchiamo però di ampliare i nostri orizzonti ci rendiamo conto che le altre specie animali, in quanto a estetica, ci superano di gran lunga: alcune di queste hanno infatti evoluto le forme più strane e assurde, tra cui, ad esempio, molti pesci. Anche dal loro aspetto possiamo imparare qualcosa se consideriamo che molte particolarità morfologiche hanno delle funzioni ben precise e possono servire, ad esempio, a permettere di vivere in un particolare ambiente, a cacciare o trovare un partner in condizioni difficili o ancora a depistare i predatori.
Noi, d'altro canto, non possediamo nessuna assurda caratteristica o particolare appendice e, in fondo, non ci servirebbe neanche a molto, essendo la specie che vive in maniera più confortevole di tutte. Difatti non abbiamo bisogno di predare attivamente né viviamo in condizioni ambientali estreme e abbiamo tutto quello di cui necessitiamo a un tiro di schioppo, motivo per cui l'evoluzione non ha tenuto in serbo per noi nessuna antenna piumata che ci rende capaci di percepire gli stimoli esterni, né una meravigliosa fluorescenza per illuminarci al buio o colori brillanti per sfuggire ai predatori. Un vero peccato.
10 pesci stranissimi
Ritenere che un animale sia "strano" è frutto della nostra percezione della realtà che segue canoni estetici legati alla nostra specie e che ritiene assurde certe caratteristiche semplicemente perché sono estranee al nostro quotidiano. Se tutti, ad esempio, avessimo dei denti a sciabola, nessuno dopo un po' lo troverebbe assurdo, ma anzi, potrebbe succedere che chi ha "le sciabole" più lunghe e curate faccia più colpo su potenziali partner, rendendo questo carattere un segno di bellezza favorito, al pari ad esempio degli occhi azzurri ritenuti particolarmente attraenti nella nostra società. È però molto curioso rovistare tra le varie forme animali e vedere quali hanno assunto le sembianze più affascinanti o "mostruose". Ecco alcuni esempi di pesci davvero stranissimi:
Pesce blob (Psychrolutes marcidus)
Il pesce blob è diventato, suo malgrado e a sua insaputa, uno dei pesci più conosciuti per il suo aspetto. È infatti stato nominato dalla Ugly Animal Preservation Society come l'animale più brutto al mondo nel 2013, ma in realtà la sua fama è frutto di un fraintendimento durato anni. Questo pesce infatti vive negli abissi dell'Oceano Pacifico, al largo delle coste australiane, a una profondità che va dai 600 ai 1200 metri dove la pressione è altissima. Il suo aspetto floscio e triste non è il suo vero aspetto, ma è dovuto alla decompressione causata dalla fuoriuscita del pesce dalle profondità in cui vive.
Pesce luna (Mola mola)
Il pesce luna è una specie che ha un'ampia distribuzione ed è diffusa nelle acque tropicali e temperate di tutto il mondo. Il suo aspetto è davvero molto particolare: è appiattito lateralmente ed è spesso alto quanto lungo, dando l'idea di essere solo una testa natante sprovvista di corpo. Il nome è dovuto principalmente alla sua forma lunare, ossia arrotondata, e in inglese viene comunemente chiamato anche sunfish per l'abitudine di affiorare in superficie a prendere il sole favorendo così la termoregolazione. Spesso inoltre la sua pinna dorsale che sporge fuori dall'acqua viene confusa con quella di uno squalo. Se si è fortunati si può avvistare questo affascinante pesce mentre si crogiola beatamente su un fianco sulla superficie del mare, comportamento che sembra servire anche per liberarsi dai parassiti, che vengono mangiati da alcuni uccelli marini.
Re di aringhe (Regalecus glesne)
Il re di aringhe è il pesce osseo più lungo al mondo, generalmente di tre metri di lunghezza ma riesce a raggiungere anche i diciassette metri, e viene spesso scambiato per un serpente marino a causa della sua forma. Il soprannome "re delle aringhe" è probabilmente dovuto alla credenza che guidasse come un re i branchi di aringhe, dato che spesso veniva trovato nelle loro vicinanze. È una specie che vive al largo degli oceani di tutto il mondo, di cui si sa ancora ben poco, ma è stato filmato mentre nuotava in maniera bizzarra in posizione verticale e con la coda verso il basso.
Pesce pietra (Synanceia verrucosa)
Il pesce pietra è la specie di pesce più velenosa al mondo che vive sui fondali dell'Oceano Pacifico indo-occidentale. Grazie alla capacità di mimetizzarsi fra le rocce si nasconde generalmente nella barriera corallina per poi attaccare la preda. Da questa abilità di camouflage, che lo rende indistinguibile dalle rocce del fondale, deriva infatti il nome, utilizzato anche per descrivere tutta la famiglia degli Synaceidi di cui fa parte. È una specie carnivora il cui veleno, secreto dalle spine che ricoprono il corpo dell'animale, può essere fatale per anziani e bambini in dosi elevate.
Diavolo nero (Melanocetus johnsonii)
Il diavolo nero è un pesce appartenente all'ordine dei lofiformi, un gruppo di pesci abissali dagli aspetti più vari e caratterizzati da un modo molto particolare di predare. Questi infatti presentano generalmente un lungo filamento che termina in alcune specie con un organo luminescente che, facendo luce nelle oscurità abissali, attira le prede fungendo da esca e talvolta utilizzato anche per l'accoppiamento. La luminescenza è dovuta ad alcuni batteri che vivono dentro e tutt'intorno l'esca e che riescono a produrre luce. I lofiformi sono conosciuti anche per un altro motivo: in molte specie la femmina è molto più grande del maschio e quest'ultimo è ridotto a un piccolo parassita, pressoché inutile se non fosse per la riproduzione. Il diavolo nero vive tra i 100 e i 1.500 metri e la bioluminescenza della sua esca è dovuta al batterio simbionte E. escacola.
Pesce sega comune (Pristis pristis)
Il pesce sega vive in tutte le acque tropicali e subtropicali ed è stato trovato anche in alcuni fiumi. La particolarità è la presenza per l'appunto di un rostro a forma di sega, dotato di piccoli denti che serve soprattutto per la predazione. Il pesce infatti compie dei movimenti ondulatori con la sega per stordire i branchi di pesci di cui poi si ciba.
Macropinna microstoma
È una specie che vive nell'Oceano Pacifico tra i 600 e gli 800 metri di profondità ed è un pesce davvero unico nel suo genere. Vi è mai capitato di dire a qualcuno: "Ma hai qualcosa nel cervello?". Ecco, questo pesce potrebbe davvero mostrarvelo. Infatti la sua particolarità è la testa trasparente, che sembra fatta di vetro, e dove è possibile addirittura vedere l'interno. Inoltre le strutture verdi presenti all'interno del cranio sono gli occhi del pesce che presentano una forma tubolare e hanno la capacità di muoversi in tutte le direzioni per individuare le prede.
Pesce balestra arabo (Rhinecanthus assasi)
È una specie che vive nell'Oceano Indiano Occidentale e a basse profondità. Viene anche definito pesce Picasso per i bellissimi colori che lo caratterizzano tanto da farlo sembrare un quadro. Come tutti i pesci balestra è caratterizzato da una pinna dorsale "a scatto" , definita anche grilletto, formata da tre raggi spinosi e che può alzare e abbassare a piacimento al fine di proteggersi dai predatori.
Pesce scatola giallo (Ostracion cubicus)
Il pesce scatola ha un'ampia distribuzione e vive soprattutto tra le barriere coralline dell'Oceano Pacifico e Indiano, ma è stato trovato anche nell'Oceano Atlantico sud-orientale. Il nome deriva dal carapace interno rigido che lo protegge e conferisce a questo pesce l'aspetto di una vera e propria scatola. Il colore molto accesso è un avvertimento per i predatori, come se dicesse: "Attenzione che sono pericoloso!". Se infatti sottoposto a particolare stress, e essere predato non è proprio un evento piacevole, secerne sulla pelle una neurotossina, la tetrodotossina, che può essere fatale per gli altri pesci.
Pesce rana psichedelica (Histiophryne psychedelica)
È una specie che vive nelle acque indonesiane e presenta una colorazione davvero affascinante. Il disegno che ricopre il corpo dell'animale, che ricorda alcune specie di coralli, è diverso per ogni individuo rappresentando così una sorta di impronta digitale che permette un facile riconoscimento per i ricercatori che vogliono studiare questa specie. Un'altra particolarità è che invece di nuotare preferisce camminare sui fondali marini utilizzando le pinne pettorali a mo' di arti terrestri.