Le acque del mare hanno portato alla luce il corpo di una misteriosa e "mostruosa" creatura degli abissi: il "Pacific football fish", il pesce palla del Pacifico, il cui nome scientifico è Himantolophus sagamius.
È successo a sud di Cannon Beach, nell’Oregon, e le sue foto, condivise dalla pagina Facebook del Seaside Aquarium, hanno attirato l’attenzione di migliaia di utenti, impressionati dal suo aspetto.
Il pesce palla del Pacifico è un pesce abissale estremamente raro, simile alla più comune rana pescatrice, e appartenente all'affascinante gruppo dei lofiformi. La creatura spiaggiata sulle coste dell’Oregon è un esemplare femmina che, vivendo a profondità comprese tra i 600 e 900 metri, viene avvistata molto raramente.
Infatti, nel post il centro specifica: «Sono solo 31 gli esemplari registrati in tutto il mondo. Sebbene alcuni pesci palla siano stati segnalati in Nuova Zelanda, Giappone, Russia, Hawaii, Ecuador, Cile e California, questo è il primo avvistamento di cui siamo a conoscenza lungo la costa dell'Oregon. Si sa poco della loro storia naturale, ma ciò che si sa è straordinariamente affascinante. Come altri pesci abissali, usano una luce che brilla da una "lampadina" fosforescente sulla loro fronte per attirare le prede. Il cibo a quelle profondità è molto scarso, quindi i pesci palla non sono schizzinosi: mangiano qualsiasi cosa riesca a entrare nella loro bocca».
Questo nuovo ritrovamento è perciò un'occasione quasi unica per gli zoologi che hanno recuperato il corpo e che potranno finalmente studiarlo. Nel 2021 era stato ritrovato un altro esemplare sulle spiagge della California.
Tra gli aspetti più affascinanti e bizzarri di questa specie diffusa a largo del Giappone e delle coste pacifiche americane, c'è sicuramente il dimorfismo sessuale portato all'estremo. Le femmine, come l'esemplare recuperato, sono enormemente più grandi dei maschi e possono superare i 30 cm di lunghezza. Possiedono un corpo globoso decorato con tubercoli ossei e spine, simile a quello di un vero pesce palla, e sono attrezzate di spaventosi e lunghi denti aguzzi.
I maschi misurano invece appena qualche centimetro, possiedono un corpo più allungato e affusolato e hanno praticamente il solo compito di fornire gameti riproduttivi alle femmine. In alcune specie di lofiformi il maschio è diventato talmente "inutile" che si attacca come un parassita al corpo della femmina, che se lo porta dietro come fosse una borsetta di spermatozoi, da usare a piacimento quando è arrivato il momento di dare alla luce i piccoli.
Un'altra bizzarria da fantascienza è la curiosa appendice tentacolare presente sulla testa delle femmine: l'illicio. Questa antenna mobile attaccata alla fronte è una vera e propria "canna da pesca luminosa", che le femmine utilizzato per catturare pesci e altre prede nel buio degli abissi. L'estremità dell'illicio emette infatti una luce naturale generata da batteri simbionti, simile alla bioluminescenza delle lucciole, che viene utilizzata per attirare nel buio le ignare prede curiose che la scambiano per cibo.
Questo insolito ritrovamento ci ha permesso di conoscere un po' più da vicino una delle creature più misteriose e affascinanti dei nostri oceani.