Conoscete il detto “essere furbi come una volpe”? In realtà questo modo di dire non è proprio esatto: la volpe non è che sa di essere “furba”, anche se le favole che ci raccontavano da bambini ce l’hanno sempre descritta così. Questa fama non del tutto positiva deriva in realtà dalla straordinaria capacità di questo animale di sapersi adattare ad ogni tipo di ambiente e situazione.
Per esempio, quando la volpe trova tanto cibo, sapete cosa fa? Inizia a scavare nel terreno, seppellendo le scorte in piccole buche e stando attenta a non nasconderle in un unico luogo. Così è sicura che nessun predatore gliele possa rubare. È anche grazie a questi comportamenti se la volpe è il carnivoro selvatico più diffuso in Italia – praticamente vive su tutto il territorio, Isole comprese.
È infatti il perfetto esempio di “animale opportunista”, cioè capace di adattarsi a qualsiasi condizione di vita ed habitat, compreso quello urbano. I social sono infatti pieni di video che immortalano questo animale gironzolare nelle nostre città: ma perché la volpe si sta avvicinando sempre di più all’uomo? E soprattutto: rappresenta davvero un pericolo?
Chi è la volpe rossa
Nel mondo esistono 12 specie di volpi: tra queste, la volpe rossa (Vulpes vulpes), l’unica specie di volpe presente in Italia. La volpe è parente stretta del cane – fa parte della famiglia dei canidi – ma rispetto al cane ha avuto un rapporto decisamente più complicato con l’uomo.
Nel Regno Unito, per esempio, resiste ancora la tradizione della caccia alla volpe, risalente addirittura al 1534. A quell'epoca, nella zona di Norfolk, ha avuto inizio la caccia alla volpe: i cacciatori, insieme ai loro segugi, montavano a cavallo e andavano a uccidere le volpi che si cibavano degli animali da cortile dei contadini.
Una pratica che divenne “di moda” tra i nobili inglesi e che resiste ancora oggi nel tradizionale “Boxing Day”, il giorno successivo a Natale, che si celebra proprio con la caccia alla volpe. Ecco perché l’uomo nel corso dei secoli non ha mai visto di buon occhio la volpe, quasi sempre considerata come un animale subdolo e fastidioso e talvolta persino maligno. Ma queste leggende e luoghi comuni, oltre che della superstizione dell’uomo, sono figli un po’ anche del comportamento della volpe, decisamente particolare.
La volpe è infatti un animale crepuscolare, cioè è attivo durante le prime ore della sera fino al mattino. Di notte se ne va in giro in cerca di cibo, cacciando conigli, lepri e roditori, ma non disdegna nemmeno rettili, insetti e frutti di bosco. E tutto questo lo fa nascondendosi tra i cespugli, riparandosi nelle tane o nei rifugi abbandonati da altri animali di campagna, come tassi e istrici.
La volpe infatti è un animale schivo e timoroso, non è che se ne va in giro in bella vista, anzi agisce un po’ come un ninja, usa le tenebre a suo vantaggio e si procura il cibo senza fare troppo rumore. Quando individua una preda la volpe non si butta a capofitto all’inseguimento, ma le salta addosso senza farsi scoprire: in questo modo è certa di andare a colpo sicuro senza attirare l’attenzione di altri predatori.
Cosa fare se una volpe si avvicina a noi?
Incontrare una volpe, in campagna come in città, non è poi un evento così improbabile. Le volpi si sono avvicinate sempre di più agli insediamenti umani, perché riescono a trovare cibo più facilmente che in natura. Ad attirarle, però, non c’è solo la disponibilità alimentare – per esempio la spazzatura o gli scarti dei ristoranti e dei bar – ma tutta una serie di comportamenti estremamente pericolosi.
Cerchiamo di capire meglio: cosa bisogna fare quando si incontra una volpe? Non c’è davvero un reale pericolo per l’uomo, perché la volpe è un animale schivo di natura: molto probabilmente sarà lei a scappare prima ancora che possiate vederla. Il fatto che possa avere paura di noi però non è certamente una buona scusa per importunarla, avvicinarsi e scattare delle foto. Nella maggior parte dei casi, come detto, scapperà via, ma tenete presente che parliamo pur sempre di un selvatico, cioè di un animale dalle reazioni imprevedibili. Quindi, se dovessimo incontrare una volpe dobbiamo semplicemente lasciarla in pace: allontanarci lentamente, evitare rumori che possano spaventarla e andare via.
Ci sono però zone d’Italia dove le volpi – specie quelle che si sono avvicinate ai centri urbani -, sono diventate molto più confidenti verso gli esseri umani. In Abruzzo si verificano spesso incidenti mortali perché le volpi sono state così abituate dall’uomo a ricevere del cibo che hanno imparato ad “appostarsi” a bordo strada in attesa che arrivi qualcuno a sfamarle. Un fenomeno che è stato più volte denunciato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, ma purtroppo sono sempre più frequenti episodi di questo tipo. Bisogna comprendere che adottare questo genere di comportamento non è solo eticamente sbagliato, ma anche pericolosissimo!
In pratica è come se abituassimo la volpe a percepire la strada non più come una fonte di pericolo per la sua vita, ma come un luogo sicuro dove troverà sempre qualcuno disposto a darle del cibo. Ve lo diciamo sempre ma lo ripetiamo ancora una volta: non bisogna mai dare da mangiare agli animali selvatici. Tenete presente, poi, che la volpe può essere veicolo di numerose malattie, come la rabbia, o la sempre più frequente tenia della volpe: si tratta di un parassita intestinale che può infettare l’uomo attraverso le feci e distruggere il fegato della persona infetta. Un motivo in più per lasciarla in pace, no?
La caccia alla volpe
Ogni anno in Italia vengono abbattute migliaia di volpi a causa dei danni arrecati agli agricoltori. “Perché andare a caccia quando posso intrufolarmi in un pollaio e mangiare tutte le galline che voglio!”. Massimo risultato col minimo sforzo è un po’ la filosofia di vita della volpe…e come darle torto? Le volpi sono pur sempre dei predatori e gli animali da cortile rappresentano una preda fin troppo ghiotta. Ma contenere le incursioni delle volpi è possibile senza dover ricorrere alla caccia.
L’installazione di recinti è un’ottima difesa contro le volpi, anche se bisogna fare attenzione: le recinzioni devono essere interrate almeno a 50 cm di profondità perché, come abbiamo visto, le volpi sanno scavare. Inoltre, se proprio vogliamo dirla tutta, la volpe non è un animale nocivo da abbattere ad ogni costo, anzi può rivelarsi un’inaspettata alleata per l’agricoltura. Le volpi, infatti, sono molto utili in campagna perché predano quei roditori che danneggiano i raccolti, diventando quindi una valida alternativa ai veleni chimici. Uomo e volpe non sono destinati a essere nemici per tutta la vita: basta adottare (e rispettare) buone regole di convivenza e assumere comportamenti responsabili.