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19 Agosto 2024
15:53

Perché quando torno a casa il mio cane mi annusa?

Annusarti appena rientri a casa, per un cane, ha uno scopo preciso: sapere tutto di te. Attraverso l'olfatto, infatti, riesce a capire dove sei stato, chi hai incontrato e con chi o cosa sei entrato a contatto.

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I cani hanno una straordinaria capacità olfattiva, la loro discriminazione degli odori è 100.000 volte superiore rispetto a quella umana. Tramite il naso i nostri compagni a quattro zampe possono raccogliere informazioni attuali e che riguardano il passato sull’ambiente circostante e sugli animali umani e non.

Testimonianza della loro accuratezza olfattiva è l’ampio aiuto che forniscono nella ricerca di persone disperse anche sotto metri di neve e nel rintracciamento delle droghe. Ma non solo: recenti studi dimostrano che i cani oltre che rilevare odori specifici possono “annusare” anche cambiamenti nelle emozioni e nel metabolismo cellulare umano durante varie malattie, inclusa l'infezione da COVID-19.

Attraverso il naso, così, il tuo cane quando rientri a casa riesce a capire ciò che hai fatto nelle ore in cui siete stati separati: le sue formidabili narici lo aiutano infatti a portare al cervello, dove le elabora, tutte le informazioni che custodisci sui tuoi abiti ma anche le emozioni che provi e hai provato. E lo fa per assolvere ad una funzione fondamentale: sapere tutto di te.

Cosa sente il cane quando mi annusa al rientro

Il naso dei cani è in grado di percepire, grazie all’organo vomero nasale, i feromoni che sono sostanze chimiche emesse dagli animali (umani compresi) con lo scopo principale di comunicare con i conspecifici. Questi segnali chimici, che possono essere più o meno volatili in base alla loro funzione comunicativa, rilasciano informazioni sul proprio status e sono in grado di influenzare il comportamento del destinatario.

Il cane dunque utilizza il naso per ottenere informazioni: ecco spiegato perché quando rientri a casa “ti sniffa”. In questo modo riesce a sentire dove sei stato, chi hai incontrato e con chi o cosa sei entrato a contatto. Se poi nel periodo di assenza sei stato in contatto con altri cani sconosciuti, il check olfattivo si farà più intenso e scrupoloso, soffermandosi nei punti maggiormente pregni di odorini interessanti.

Ma non solo: attraverso la variazione del tuo odore e degli ormoni che il tuo corpo rilascia (come ad esempio quelli legati allo stress o al benessere), il cane prende informazioni sul tuo stato emozionale al rientro a casa e c’è molta probabilità che attraverso l’osmosi emozionale assumerà lo stesso assetto di conseguenza.

Cosa capisce il cane dagli odori che sente sul nostro corpo?

La valutazione che passa tramite l'olfatto nei cani potrebbe essere paragonata a un’osservazione visiva negli umani: tu, ad esempio, guardando un tuo caro che rientra a casa, riesci a capire ”a colpo d’occhio” come sta, come si sente, cosa può aver fatto. Bene, il tuo fedele compagno fa la stessa cosa con te ma usando l’olfatto al posto della vista.

Molto interessante anche sapere che esiste la “lateralizzazione olfattiva”: ovvero potresti notare che il tuo cane, durante il check una volta che sei rientrato in casa, usa prevalentemente o la narice sinistra o quella destra. Ciò potrebbe rivelarti come sta elaborando le informazioni ottenute e cosa scatenano in lui a livello di cognizione e emozioni, perché a seconda della parte che usa sta mettendo in moto una sfera o l'altra del cervello che sono deputate a compiti diversi. La parte sinistra, infatti, serve a riconoscere e "riflettere" su quanto già si conosce. Con l'emisfero destro, invece, si fa fronte alle novità, analizzandole dunque con maggiore emotività.

La cosa particolare è che nei cani non avviene però lateralizzazione a livello di corrispondenza inversa di attivazione delle aree cerebrali. Secondo uno studio infatti è stato evidenziato che, come abbiamo sottolineato in un articolo su Kodami: «utilizzano la narice destra nel caso di odori sconosciuti, attivando così lo stesso emisfero che è dedicato ad elaborare emozioni più forti e intense. Con la narice sinistra, invece, scelgono di approcciare con odori che già gli sono familiari, attivando il corrispondente emisfero in cui vengono conservate emozioni più profonde in cui vi è maggiore impegno della parte cognitiva».

Sebbene l’olfatto sia il senso dominante per i cani, la ricerca però finora si è concentrata prevalentemente sulla vista. Ma come si evince da uno studio del 2022 condotto in generale sui mammiferi ma di cui i cani sono stati la fonte principale «la maggior parte degli studi recenti indica la dominanza dell'emisfero destro nell'elaborazione di odori sociali e avversivi e nell'analisi della familiarità degli stimoli olfattivi. La dominanza dell'emisfero sinistro è stata riscontrata solo sotto forma di una leggera tendenza nella percezione dell'odore del cibo». Gli esperti concludono però sottolineando che «quasi tutti i risultati esistenti sulla lateralizzazione olfattiva sono in linea con i modelli ben studiati di lateralizzazione visiva».

Il mondo olfattivo è un universo immenso di informazioni preziose e il tuo Fido al tuo rientro a casa, in ogni caso, vi annuserà per riuscire a captarle tutte.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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