I gatti vengono considerati da molte persone come animali diffidenti e poco inclini a creare legami. E se è corretto affermare che si tratta di animali molto autonomi e indipendenti, inclini a mantenere e preservare i loro spazi e il loro ambiente, questo non significa che siano solitari e rifuggano l’interazione con l’essere umano.
Molto dipende infatti dal grado di socializzazione del gatto, e da quando questo processo inizia (e se inizia). Il periodo ottimale per la socializzazione nei confronti dell’uomo è tra le 2 e le 7 settimane di vita, finestra temporale in cui il gattino può sviluppare fiducia e interesse verso il genere umano interagendo in modo amichevole e rassicurante con uomini, donne e bambini.
Via via che questa finestra si chiude, se privato delle interazioni con l’essere umano il gatto tenderà a sviluppare un atteggiamento sempre più diffidente e potrà arrivare a “rinselvatichirsi”, a condurre cioè uno stile di vita totalmente emancipato dall’uomo, evitandolo attivamente. Ci sono d’altro canto comportamenti che portano le persone a ritenere che i gatti siano diffidenti: vediamoli insieme, e capiamo da cosa derivano, tenendo sempre bene a mente che non tutti i gatti sono necessariamente diffidenti, e che il loro comportamento da adulti dipende appunto dal percorso di socializzazione.
Il gatto si nasconde
Un gatto non socializzato mostra stabilmente una grande diffidenza, resta rintanato nel suo rifugio e non lo abbandona se non quando ritiene di essere al sicuro. Nascondersi è quindi una delle reazioni più frequenti di un gatto non socializzato, che vive all’aperto e con scarsissime interazioni umane: incontrando un essere umano che appare intenzionato ad avvicinarsi è altamente probabile che vada a cercarsi un luogo in cui nascondersi sino a quando il potenziale pericolo non è scampato.
Il gatto scappa
Per le stesse motivazioni un gatto potrebbe fuggire davanti a un essere umano che tenta di approcciarlo in modo diretto, magari invadendo il suo territorio. La fuga è la prima reazione, che potrebbe culminare con la tendenza già citata a cercare un rifugio in cui nascondersi.
Il gatto soffia o graffia
Soffiare o graffiare è il comportamento di un gatto che si sente minacciato e chiuso in un angolo, costretto a interagire con qualcosa o qualcuno che percepisce come un pericolo. È un gatto che ha come unico pensiero quelli di essere in trappola e a rischio, e che reagisce con aggressività perché spaventato.
Il gatto non si fa accarezzare
Va da sé che un gatto non socializzato difficilmente si farebbe accarezzare, toccare e prendere in braccio da uno sconosciuto. I gatti di natura tendono a impiegare un po’ di tempo prima di fidarsi, e se il processo di socializzazione non è avvenuto nei modi e nei tempi corretti il contatto fisico sarà qualcosa di sconosciuto e dunque di potenzialmente pericoloso.