Ci vuole un po’ di spirito di osservazione per capire che i cani ci comunicano costantemente il loro stato d’animo. Se sei entrato in relazione con un compagno di vita a quattro zampe, perché tale sia davvero il tuo rapporto ti sarai anche tu perso nel guardarlo come lui, del resto, passa tanto tempo a tenere gli occhi su di te.
Puoi dunque già aver sperimentato il caso in cui quando ti sei arrabbiato con il tuo cane, alzando il tono della voce, tu lo abbia visto leccarsi il muso velocemente o anche ripetutamente.
Quell’espressione da parte di Fido si chiama “segnale calmante” e non è l’unico che il cane utilizza in situazioni di stress per mandare un messaggio inequivoco, dal suo punto di vista, di non voler rimanere in quell’empasse e così a suo modo “parlare” all’interlocutore. I cani mettono in atto i segnali calmanti nella comunicazione intraspecifica e lo fanno anche nei confronti delle altre specie, noi umani inclusi.
Cosa significa quando il cane si lecca il muso
Come ha scritto l’istruttore cinofilo Francesco Cerquetti su Kodami: «Conoscere i segnali calmanti è molto importante perché ci fanno comprendere che il nostro compagno sta vivendo un certo atteggiamento come stressante o come una vera e propria aggressione. Ciò può succedere non solo quando lo sgridiamo o siamo arrabbiati, ma anche per esempio quando dal veterinario lo teniamo fermo per una visita, o quando, mettendoci di fronte a lui, proviamo ad abbracciarlo (comportamento spesso letto come un’aggressione dal cane!), oppure anche nell’incontro con un altro cane».
I segnali calmanti sono diversi. Oltre a leccarsi il muso un cane può sbadigliare, ad esempio, o abbassare lo sguardo o, ancora, mettersi per terra con gli occhi “a cucciolone” per indurci a una cosa sola: abbassare il volume del nostro umore negativo e dirci così di lasciar perdere, di non arrabbiarci così tanto.
Gli studi al riguardo sono diversi e sono anche ormai assodati dalla scienza che ha iniziato a valutare i segnali calmanti da molto tempo. Un articolo interessante a tal proposito, ad esempio, è una ricerca del 2014 tutta italiana a cura di Chiara Mariti e Marcella Zilocchi dell’Università di Pisa. Nello studio le due esperte del Dipartimento di Veterinaria si sono interrogate proprio su una domanda che dà anche il titolo al paper pubblicato sul Journal of Veterinary Behavior: “Analisi dei segnali calmanti nei cani domestici: sono segnali e sono calmanti?”.
Lo scopo dello studio, come precisano le autrici nell’introduzione «era valutare scientificamente se i comportamenti chiamati segnali calmanti hanno una funzione comunicativa e calmante». Sono così stati testati 24 cani, 12 femmine e 12 maschi, osservati durante la manifestazione dei comportamenti riportati in primis da Turid Rugaas, la dog trainer norvegese che ha dato il via alla teoria dei segnali calmanti. Per farlo, le esperte hanno valutato il comportamento di ciascun cane durante quattro incontri senza guinzaglio di 5 minuti, in cui ogni soggetto ha incontrato 4 individui: un cane familiare e uno non familiare dello stesso sesso; un cane familiare e uno non familiare dell'altro sesso. Sono stati analizzati anche la manifestazione e l'andamento dei comportamenti aggressivi nei cani.
Alla fine le autrici hanno notato 2.130 segnali calmanti in totale. «Alcuni comportamenti sono stati mostrati più spesso di altri. In particolare, girare la testa, leccarsi il naso, bloccarsi e voltarsi». E sono anche giunte alla conclusione che i cani li mettessero in atto statisticamente di più mentre interagivano piuttosto che quando non c'era interazione «suggerendo che questi segnali hanno un ruolo comunicativo».
In conclusione, la ricerca ci dice che «girare la testa, leccarsi il naso, bloccarsi, farsi più piccolo e sollevare la zampa sono stati mostrati dal cane statisticamente più frequentemente durante l'interazione con conspecifici non familiari. Leccare la bocca dell'altro cane era più comunemente diretto verso cani familiari… Questi risultati suggeriscono che questi segnali calmanti possono effettivamente avere un ruolo nella facilitazione sociale e nella prevenzione di ulteriori comportamenti aggressivi».
Perché lo fa dopo un rimprovero
Questo studio ti dovrebbe aver aiutato a comprendere il motivo dunque per cui il tuo cane si lecca il muso quando ti arrabbi: perché ti sta dicendo di lasciar perdere e vuole uscire da questa situazione di disagio senza che vi sia escalation.
Leccarsi il muso, del resto, rientra nel repertorio comportamentale della specie e ha radici antiche, tanto negli antenati lupi che in quelli moderni e appartiene anche ad altre specie. Quando il tuo cane esprime così il suo stato d’animo è dunque un modo gentile, che a noi umani spesso manca, di evitare che la situazione si trasformi in un conflitto aperto.