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30 Giugno 2024
16:00

Perché il mio gatto perde il pelo a chiazze?

Parassiti, infezioni, allergie, stress: sono questi alcuni dei motivi che possono portare il tuo gatto a perdere il pelo a chiazze. Vediamo come affrontare ogni problema.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il tuo gatto può perdere il pelo a chiazze per varie ragioni, tra cui parassiti, infezioni, allergie, o stress. Trovare ciuffi di pelo sparsi peer casa non è bello per chi li raccoglie, ma soprattutto per il micio che sta subendo gli effetti di uno sconvolgimento fisiologico o emotivo. Capire le cause è il primo passo per far tornare splendente il mantello del gatto e ristabilirne il benessere.

Vediamo quindi i motivi più comuni della perdita di pelo a chiazze.

Perché il mio gatto ha delle chiazze senza pelo?

La perdita di pelo a chiazze può essere causata da diversi fattori che comprendono sia la salute fisica che quella mentale. Non vanno esclusi infatti i comportamenti compulsivi che inducono il gatto a strapparsi il pelo in determinati punti.

Ma a seconda di dove si trovano le chiazze senza pelo queste possono essere causate da problemi diversi. Se si trovano sulla schiena i responsabili possono facilmente essere pulci o altri parassiti, mentre quelle sul collo e sulle orecchie possono essere indicative di dermatite allergica o tigna. Le zampe possono essere colpite da alopecia psicogena o dermatite da contatto. Le zone con croste sono spesso il risultato di infezioni fungine come la tigna o di parassiti come la scabbia.

Impariamo quindi a riconoscerne l'origine caso per caso:

  • Tigna: è una delle cause più frequenti di perdita di pelo a chiazze. Si tratta di un'infezione fungina che provoca chiazze circolari senza pelo, spesso con la presenza di croste e pelle infiammata;
  • Acne felina: colpisce il gatto nella zona del mento e può causare perdita di pelo in quell'area specifica, accompagnata da piccoli punti neri;
  • Scabbia: è provocata dagli acari. Provoca un intenso prurito e chiazze di pelle priva di pelo con croste e arrossamenti;
  • Dermatite allergica: le allergie alimentari o ambientali possono indurre il prurito che a sua volta induce il gatto a grattarsi provocando la perdita di pelo nelle zone che riesce a raggiungere, come collo e orecchie;
  • Parassiti: pulci, zecche e altri parassiti esterni possono irritare anche in questo caso spingendo il gatto a graffiarsi;
  • Alopecia psicogena: stress e ansia possono indurre il gatto a leccarsi compulsivamente, causando perdita di pelo soprattutto sulle zampe e sull'addome;
  • Dermatite da contatto: alcuni materiali o sostanze chimiche possono irritare la pelle portando a chiazze senza pelo.

Cosa fare se il gatto perde pelo a chiazze

Dopo aver individuato la possibile causa, è importante agire tempestivamente e nel modo più razionale possibile, quindi la prima cosa da fare è portare il gatto dal veterinario per una diagnosi accurata. Il veterinario potrebbe eseguire test della pelle, raschiature cutanee o biopsie per identificare la causa esatta della perdita di pelo.

Se questa è dovuta a tigna o scabbia, l'esperto può prescrivere farmaci antifungini o antiparassitari. È importante seguire attentamente le indicazioni del veterinario per evitare il ritorno dell'infezione. Per le dermatiti allergiche, il veterinario potrebbe consigliare un cambio di dieta o l'uso di antistaminici. Anche eliminare possibili allergeni dall'ambiente del gatto può essere utile. Assicurati di utilizzare regolarmente prodotti antipulci e antiparassitari. Mantenere l'ambiente del gatto pulito aiuta a prevenire infestazioni.

Per i casi di alopecia psicogena, cercare di ridurre le fonti di stress del gatto è fondamentale. Questo può includere l'uso di feromoni calmanti, la creazione di un ambiente più arricchente con giochi e nascondigli, e garantire interazioni positive con l'umano di riferimento. Identificare ed eliminare materiali o sostanze che potrebbero causare dermatite da contatto. Utilizzare detergenti ipoallergenici e assicurarsi che il gatto non entri in contatto con sostanze chimiche irritanti.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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