Un gatto può essere costantemente nervoso per tanti motivi, come il malessere fisico, la noia che rende uguali le sue giornate, difficoltà nel gestire o controllare il territorio rispetto ad altri gatti o relazioni sociali conflittuali che non trovano soluzione di pace. A seconda del problema, sarà necessario capire se è possibile risolvere la situazione migliorando la gestione degli spazi e/o aumentando la possibilità del gatto di giocare e di esplorare o se, piuttosto, è necessario ricorrere al consulto di un veterinario o di un esperto di comportamento che sappiano guidare in un percorso di miglioramento un po’ più strutturato.
Fastidi fisici
Una delle problematiche di base al nervosismo del gatto è la presenza di parassiti, di dermatiti pruriginose, di dolore o di altre condizioni che gli causino un persistente fastidio a livello fisico. In questo caso il gatto fatica a rilassarsi, a sentirsi bene nei suoi stessi panni o addirittura prova sofferenza e l’unico modo per restituirgli un po’ di serenità è rimuovere le cause fisiche del disturbo, dopo una attenta diagnosi fatta da un veterinario ed una terapia opportuna.
Inquietudine da noia
Un altro motivo di irrequietezza e nervosismo potrebbe risiedere in uno stile di vita in cui la noia e la mancanza di attività interessanti la fanno da padrone. I gatti sono animali mentalmente vivaci e se le giornate non presentano la giusta dose di curiosità o possibilità di attivarsi in qualcosa di stimolante, alla lunga possono andare incontro a comportamenti nevrotici. Arricchire le giornate con attività giocose e fornire un ambiente ricco di possibilità di esplorare è fondamentale per garantire un minimo di benessere psico-fisico.
Problemi territoriali
I gatti che sentono minacciato il proprio territorio – magari a causa di frequenti incursioni da parte di altri sconosciuti – potrebbero vivere in un persistente stato di ansia che viene manifestato con nervosismo, inquietudine, aggressività. La soluzione è cercare di garantire al micio degli spazi domestici sicuri e protetti, dove si possa sempre ritirare in caso di problemi o difficoltà, senza che nessuno lo vada a stanare o lo vada a disturbare.
Difficoltà nelle relazioni
Le relazioni sociali possono essere fonte di stress per il gatto il quale, se non ha modo di sottrarvisi, può iniziare a manifestare la propria intolleranza attraverso atti di nervosismo o aggressività, anche dirette verso animali e persone diversi da quelle che provocano l’originaria tensione. Riuscire a portare l’equilibrio in un gruppo di gatti che non vanno d’accordo è sempre una sfida ardua che richiede grande impegno personale, la disponibilità di ridefinire gli spazi casalinghi (ad esempio, moltiplicando luoghi di riposo, ciotole e lettiere) e ritagliare tempo di qualità per ciascuno.
Eccesso di coccole
Per quanto possa sembrare paradossale, anche le coccole – quando eccessive, invadenti, non richieste – possono diventare motivo di stress e di nervosismo per il gatto. E' possibile riconoscere questo caso anche dal fatto che il gatto appare intollerante ad contatto fisico o tende a reagire mordendo o graffiando dopo poco. L’ideale sarebbe imparare a riconoscere i segnali di non disponibilità che danno i gatti quando spostano lo sguardo o iniziano ad agitare la coda, imparando noi per primi a trattenerci dal contatto e rispettare la volontà dei mici.
Cosa fare quando il gatto è nervoso?
Individuare le cause di stress e nervosismo dei gatti è la prima cosa da fare. Oltre ai suggerimenti già citati, a seconda della casistica, spesso può essere assai utile farsi supportare da una figura professionale in grado di leggere "tra le righe" della condizione attuale del micio. A volte gli ostacoli che si possono incontrare sono insormontabili ma, con i giusti accorgimenti, è possibile quanto meno arrivare ad un miglioramento della qualità di vita del micio e, quindi, del suo benessere generale.