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2 Maggio 2024
9:00

Perché il mio gatto è iperattivo?

Non necessariamente un gatto particolarmente vivace è iperattivo. Cerchiamo quindi di capire innanzitutto cosa vuol dire che un gatto è iperattivo e come dobbiamo comportarci per gestire questa situazione.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nel discorrere tra loro, le persone tendono a etichettare come iperattivo un qualunque gatto particolarmente vivace. O meglio, un gatto che risulta essere vivace oltre le aspettative dei propri umani. In realtà, l'iperattività è un’alterazione dello sviluppo, che può rappresentare un fattore di rischio per la comparsa di disturbi ben più gravi, i quali coinvolgono la sfera emotiva e comportamentale dell'animale. Cerchiamo quindi di capire innanzitutto cosa vuol dire che un gatto è iperattivo e come dobbiamo comportarci per gestire questa situazione.

Cos'è l'iperattività nel gatto

Questo è un primo elemento da prendere in considerazione quando si parla di iperattività: qual è il termine di paragone che si ha quando si utilizza questo termine? Perché se stiamo parlando di un gattino di 6 mesi non è pensabile immaginarsi che si tratti di un individuo che passa le sue giornate a dormire e a ciondolare tra il divano e le ciotole.

Allo stesso modo bisogna sempre tenere in considerazione che il livello di vivacità di un individuo è in rapporto con il temperamento: ci sono individui più pacati e tranquilli per costituzione così come ci sono individui particolarmente attivi, vivaci, intraprendenti. In altre parole, è il gatto sorprendentemente vivace o siamo noi a pensarlo tale?

Come capire se un gatto è iperattivo

Da cosa si riconosce un gatto iperattivo, accogliendo l’accezione popolare di un gatto che è particolarmente vivace per temperamento e non un individuo patologico? Un gatto così ama arrampicarsi, rincorrere, nascondersi esplorare; non sono rare le improvvise corse da una stanza all’altra della casa con fare eccitato e divertito; è un gatto dotato di molta iniziativa (spesso impara da solo ad aprire stipiti e porte) e non di rado risulta particolarmente richiedente in termini di interazioni e di partecipazione alla vita sociale familiare.

Può essere particolarmente vocale, ma non è detto. Si muove molto, è sempre indaffarato e spesso viene accusato di fare di tutto per attirare le attenzioni o, peggio, di fare espliciti “dispetti” ma questo, spesso, è semplicemente il risultato della sua esuberanza che attira lo sguardo delle persone che si occupano di lui. Nulla di tutto questo, tuttavia, configura un malessere o un disagio di per sé: il gatto, infatti, alterna momenti di grande esplosione al sano riposo, sa rilassarsi e regolare il proprio comportamento sebbene lo esprima in maniera energica, è in equilibrio con il suo ambiente.

Le cause dell'iperattività nel gatto

Che si tratti di patologia o di vivacità, quando si usa il termine iperattività di solito ci si riferisce a qualcosa di costitutivo, di innato. Nel gatto iperattivo perché “molto vivace” questa caratteristica, che di per sé non rappresenta un problema, può creargli nel tempo difficoltà di adattamento se viene inserito in un ambiente che non riesce ad essere all’altezza dei suoi bisogni e non gli permette di trovare appagamento o se incontra dei pet mate che fanno fatica ad accogliere questa sua caratteristica.

Come calmare un gatto iperattivo

Quando si ha la tendenza a pensare che il proprio gatto sia iperattivo la prima cosa da fare è domandarsi se siamo in presenza di un soggetto semplicemente molto vivace o se davvero pensiamo che ci sia un problema di sviluppo dietro. Nel secondo caso l'opzione migliore è rivolgersi ad una figura medica che possa fare una opportuna valutazione e terapia.

Nel primo, invece, bisogna prendere atto di quella che pare essere una caratteristica del nostro animale e fornirgli un ambiente il più possibile compatibile con i suoi bisogni e le sue esigenze. Conoscere il proprio gatto, osservarlo e capire come offrirgli molteplici occasioni per interagire, per esplorare, per perlustrare, per impegnarsi in attività di gioco e di ricerca è l’approccio migliore alla vivacità del felino.

In altre parole, davanti ad un gatto “iperattivo” non è tanto interessante chiedersi come “calmarlo” (non è uno stereo a cui possiamo abbassare il volume) quanto come aiutarlo ad esprimere la sua esuberanza in modo costruttivo nell’ambiente in cui lo abbiamo inserito.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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