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19 Luglio 2021
10:32

Perché il mio cane vomita schiuma gialla?

Il vomito nel cane è un sintomo molto diffuso e può essere causata da innumerevoli fattori. Alcuni di questi sono banali e passeggeri altri invece possono nascondere patologie anche molto gravi. Vediamo quindi da cosa può essere causato, come evitarlo e soprattutto quando dobbiamo iniziare a preoccuparci.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il vomito del cane è una delle cose che desta maggior preoccupazione nei pet mate, soprattutto se l’episodio è più di uno nell’arco di poche ore o se si protrae per più giorni. Può accompagnarsi ad abbattimento ed inappetenza, si può manifestare come una chiazza giallastra o biancastra, tipo bianco d’uovo sbattuto, e può essere anche striata di sangue vivo. Ma a cosa è dovuto il vomito giallo, come evitarlo e quando c’è da preoccuparsi?

Che cos’è il vomito giallo del cane?

Il vomito giallo è di solito un vomito biliare. La bile è un liquido che serve normalmente anche nell’uomo a favorire e permettere la digestione. Può avere un colore che va dal giallo intenso al giallo tenue, fino al bianco. Il vomito giallo rientra nella sindrome del vomito biliare, che si presenta al mattino presto, quando il cane è digiuno. Molti non sanno che è una sindrome che va curata e credono sia una cosa normale.

Perché il cane vomita giallo?

Il cane ha una acidità gastrica più elevata della nostra, per motivi ancestrali in cui era fondamentale per favorire la digestione. Spesso capita che il pet mate ritrovi in casa una chiazzetta biancastra schiumosa, tipo albume d’uovo montato, o di colore giallastro, in entrambi i casi si tratta di succhi gastrici (bile per lo più) che il cane ha vomitato. Vediamo insieme perché succede.

 Ha mangiato dell’erba

I cani spesso mangiano l’erba, per motivi che vanno dai disturbi gastroenterici fino alle patologie comportamentali. Dunque può succedere che se il cane ingerisce dell’erba è possibile trovare del vomito, di solito giallastro, e in alcuni casi striato anche di sangue, perché questa ha creato anche una irritazione gastrica.

In questi casi, se è un episodio sporadico, il cane sta bene e non mostra segni né di abbattimento né di inappetenza, potete restare sereni.

Ha mangiato qualcosa di tossico o caustico

In questo caso il vomito di solito non è autolimitante, bensì avvengono più episodi, il cane è visibilmente abbattuto e dolorante, sbava, e ha un atteggiamento curvo con cui fatica a deambulare o resta fermo senza alzarsi. Naturalmente non vuole né mangiare né bere. A seconda del tossico ingerito (lumachicida, concime, stricnina, piante tossiche) la sintomatologia può variare da abbattimento e dolore, con nausea e vomito, fino a convulsioni, pancreatite e shock, casi che richiedono un intervento urgente con ricovero. Nel caso invece abbia ingerito un caustico (candeggina, sapone, acido) oltre ad essere necessario un intervento urgente con ricovero è fondamentale l’esplorazione del cavo orale per notare se il caustico ha provocato anche ulcere in bocca, e da lì probabilmente anche in esofago. La terapia vi verrà impostata dal veterinario a seconda del caso, del tipo di danno organico che il vostro cane ha subito, del suo stato di salute e soprattutto in base alla gravità!

Ha mangiato ossa o grasso

Non tutti i cani sono abituati a mangiare ossa o cibo casalingo, specie se sono avanzi conditi o residui di grigliate. Fate dunque attenzione alle ossa, che possono essere difficilmente digeribili oltre che rimanere incastrate a livello gastrico o creare anche perforazioni. Ma problemi possono crearli anche cibi conditi, fritti o grassi (ritagli di grasso di carne ad esempio) che possono provocare irritazione e pancreatiti anche gravi. La sintomatologia sarà il vomito accompagnato da forte abbattimento e dolorabilità addominale, spesso subentra pancreatite e talora anche diarrea fino anche a shock con necessario ricovero intensivo.

Digiuna

Succede soprattutto ai cani di taglia piccola, o ai cuccioli, che spesso hanno un appetito capriccioso. Il digiuno se protratto in alcuni soggetti anche solo per 6-8 ore può provocare un aumento dell’acidità gastrica e relativo vomito con abbattimento e inappetenza. Se pensate che il vomito che avete trovato possa essere dovuto ad un digiuno, perché magari la sera ha fatto i “capricci” non mangiando e ha deciso che quel cibo non era di suo gradimento, provate a dividere il quantitativo di cibo in più pasti ogni 6-8 ore. In pratica non possiamo pretendere che se mangia alle 20 stia a digiuno fino alle 10 del mattino. L’importante è non sovraalimentarli, ma dividere la razione giornaliera in ulteriori spuntini.

Soffre di cinetosi

Spesso anche i viaggi in auto possono provocare vomito, in questi casi il cane inizia già a sbavare e agitarsi solo vedendo o capendo che dovrà affrontare il viaggio in auto o salire in macchina. Questo atteggiamento è normale, perché in pratica lui ricorda che salendo in auto si sentirà male, e dunque l’agitazione gli provocherà la sintomatologia già alla sola vista dello sportello dell’auto aperto! In questi casi conviene parlare con un educatore comportamentale che vi aiuterà nel trattare la fobia del trasporto e con il vostro veterinario, che vi prescriverà delle sostanze naturali calmanti o farmaci per la cinetosi a seconda del caso e del viaggio da affrontare.

Ha un colpo di calore

Anche un ambiente caldo, una passeggiata sotto il sole o un pisolino in giardino al caldo possono provocare il colpo di calore. Nella migliore delle ipotesi il vostro cane sarà solo affannato, abbattuto accaldato e vomiterà schiumetta bianca o giallastra, ma fate attenzione perché il colpo di calore provoca seri danni organici fino anche alla morte!

Ha uno shock anafilattico

Anche una puntura di insetto (vespa o calabrone), una reazione vaccinale, un morso di serpente possono scatenare una reazione serotoninergica e quindi il vomito. I meccanismi per cui si innesca sono differenti da caso a caso, come anche la gravità dell’episodio varierà a seconda della taglia del cane: per dirla semplice, una puntura di vespa su di un Maltese farà più danno rispetto ad un Maremmano ed i cani reagiranno con sintomatologia completamente diversa.

Ha patologie gravi (insufficienza renale, epatite, gastroenterite, cardiopatie…)

Ma il vomito può essere anche un campanello di allarme per patologie sottostanti molto gravi, come l’insufficienza renale, l’epatite, la gastroenterite. In questi casi il pet mate dovrà essere attento e se l’inappetenza o il vomito si protraggono per più giorni, accompagnati da abbattimento, occorre approfondire la situazione con accertamenti diagnostici oltre che analisi del sangue.

Purtroppo il vomito è un sintomo molto aspecifico dietro il quale si possono celare patologie molto più gravi. Se pensiamo ad esempio che un cane con una grave insufficienza renale può avere come unico sintomo l’abbattimento e il vomito, che spesso intervengono quando la situazione è ormai drammatica. L’organismo ha provato nel tempo a sostenere la situazione patologica progressiva “tamponando” gli squilibri, fino ad arrivare ad un punto dove la situazione è talmente grave ed insostenibile che avviene il collasso organico con sintomi bene evidenti come appunto l’inappetenza e il vomito.

Cosa fare se il cane vomita giallo

Come avrete letto il vomito è un sintomo molto aspecifico, dietro al quale ci possono essere motivazioni banali per le quali non occorre né preoccuparsi né dare nulla, fino a patologie gravi che possono portare alla morte dell’animale! Il mio invito è dunque di avere buon senso: se il vomito è capitato una sola volta ed il cane sta bene, è vispo e magia, probabilmente potete stare sereni e magari provare a capire da soli cosa può averlo provocato per evitare che riaccada. Se invece vedete il vostro cane abbattuto, dolorante, che non mangia o se sono accaduti episodi ripetuti di vomito, sicuramente è necessaria una visita accompagnata da ulteriori accertamenti.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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