Vedere che il proprio cane si gratta spesso allarma il pet mate, specie se il prurito si manifesta la notte o in maniera compulsiva accompagnato anche da un gemito lamentoso. Il prurito può essere scatenato da più fattori come parassiti, ferite, allergie ma anche problemi gravi come neoplasie, leishmaniosi o disturbi comportamentali. Vediamo insieme quali sono i fattori scatenanti, quando è necessaria una visita dal veterinario e quando dovete preoccuparvi per evitare che il cane grattandosi si provochi degli autotraumatismi.
Parassiti
Eh sì: la risposta che può sembrare la più banale sul perché il cane si gratta, in realtà non lo è… pulci, zecche, acari, pidocchi, trombicula, zanzare e flebotomi, per citarne alcuni, sono tutti ematofagi e cioè si nutrono del sangue per vivere e svilupparsi. Il loro morso o la loro puntura crea una reazione locale a livello cutaneo più o meno grave che esita nel prurito. La zona interessata può apparire arrossata, con croste, pustole o ci può essere la presenza di papule. Ma non è sempre così semplice identificarli e talora capita che il pet mate sia convinto che non si tratti di parassiti perché è attento ad applicare l’antiparassitario. Ma quello che spesso si ignora è che questo può risultare inefficace per diversi fattori come una scorretta applicazione, o perché quel prodotto è inefficace verso quel determinato parassita e dunque non svolgendo la sua azione il cane viene infestato.
Ferite
Spesso delle punture o dei graffi, o ancora delle punture o delle croste quasi insospettabili perché magari in zone poco esplorate dal pet mate o nascoste dal pelo possono oltre che creare fastidio, infettarsi e creare arrossamenti e dolore a cui il cane reagisce grattandosi. Consiglio dunque di esplorare bene sempre la zona dove si gratta e provare separando bene il pelo a identificare se ci sono lesioni evidenti in modo da contattare prontamente il veterinario.
Allergie e intolleranze
Parlare di allergie è molto generico e aspecifico, anche perché l’allergia vera e propria crea delle reazioni organiche e sistemiche ben più gravi del semplice prurito, spesso si creano delle reazioni di intolleranza ad una sostanza. Ciò può accadere con alimenti che il cane non tollera e che provocano nel tempo delle dermatiti, ovvero delle infiammazioni cutanee di vario grado a cui il soggetto risponde grattandosi. Possono anche aversi delle reazioni di ipersensibilità nei confronti di sostanze o prodotti con cui il cane viene a contatto come erba, cemento, shampoo, salviette detergenti, profumi, lozioni, detersivi. Qualsiasi sostanza può con il tempo creare una irritazione o una reazione verso cui l’organismo sensibilizzandosi diventa iperreattivo e dunque il cane manifesterà fastidio e si gratterà. Consiglio di fare attenzione all’uso eccessivo di prodotti profumati o salviette detergenti sul pelo che alterando il normale film lipidico predispongono a irritazioni, ma fate attenzione anche ai prodotti con cui lavate il pavimento ad esempio perché soprattutto d’estate con il caldo il cane tende a rimanere steso più tempo per terra per trovare refrigerio ma in questo modo la pelle è più a contatto con questi residui chimici che alla lunga possono creare irritazioni.
Dermatite e dermatosi
Anche parlare di dermatite è molto generico, perché in realtà non è una diagnosi è solo una indicazione di uno stato reattivo infiammatorio della cute per cui il cane si gratta, ma la dermatite insieme al prurito e al grattarsi è solo il punto di arrivo vanno indagate le cause che hanno provocato la dermatite, tra questi possiamo avere problemi parassitari, lesioni e ferite infette, intolleranze alimentari, allergie ambientali, patologie organiche come ipotiroidismo, diabete, leishmaniosi, epatite. Consiglio dunque in caso di prurito di rivolgervi sempre al veterinario in modo da indagare la causa e porre rimedio prima che subentri una dermatite di più difficile risoluzione.
Tumori e neoformazioni
Anche neoformazioni localizzate in zone “scomode” dove vanno incontro ad escoriazione e sanguinamento o infezione possono predisporre al grattamento dovuto al fastidio. Infine lesioni tumorali come i mastocitomi possono provocare prurito soprattutto se il cane leccandosi o se il pet mate toccando la neofomazione ha provocato la degranulazione dei mastociti con il rilascio di istamina che ha dunque provocato la reazione anafilattica.
Stress e disturbi comportamentali
Anche disturbi comportamentali come ansia da separazione, fobie e stress possono manifestarsi con un grattamento quasi compulsivo. In questi casi le diagnosi sono complesse e ci vuole una corretta anamnesi da parte del veterinario dopo aver escluso tutte le altre cause. A quel punto sarà opportuno contattare un medico veterinario esperto in comportamento per evitare che il protrarsi della patologia peggiori in situazioni di autolesionismo.
Disturbi neurologici
Anche delle compressioni midollari o delle lesioni ai nervi periferici in seguito ad esempio a traumi possono provocare delle sensazioni di “formicolio” che generano grattamento, spesso non sono l’unico sintomo ma non vanno nemmeno trascurate soprattutto perché spesso elicitano un atteggiamento simil compulsivo che può provocare serie lesioni traumatiche.
Riflessi autonomi
Ci sono poi dei riflessi autonomi, come quando solletichiamo la zona dei fianchi del cane che genera il riflesso del grattamento, che nulla hanno a che vedere con patologie o parassiti o lesioni.
Per concludere vi invito dunque ad utilizzare sempre il buon senso: se vedete che il vostro cane magari si gratta qualche volta non allarmatevi è del tutto normale come può succedere a noi di grattarsi. Se invece notate un prurito insistente, soprattutto se localizzato esplorate la zona separando bene il pelo e notate se ci sono arrossamenti, lesioni o alterazioni della cute e in tal caso contattate il veterinario. La terapia dovrà essere specifica per la problematica volta ad alleviare s^ il sintomo ma soprattutto a risolvere la causa.