Decidiamo di uscire insieme al nostro cane per una passeggiata ma, appena prendiamo il guinzaglio, lui si agita e diventa quasi incontenibile. Basta il tintinnio del moschettone metallico con cui la corda si aggancia alla pettorina per far sì che sembri mosso da un'emozione inarrestabile: gira intorno a noi e scodinzola, magari mugugnando, oppure abbaiando nella nostra direzione.
È un comportamento piuttosto frequente e i motivi per cui un cane si agita quando vede il guinzaglio possono avere origini diverse. Ciò che risulta chiaro però è che il cane intuisce che sta per uscire e il momento della passeggiata può generare in lui un picco di emozioni. Come spesso accade, più l'eccitazione è forte, più si fa fatica a comportarsi in maniera moderata.
Ciò che per molti pet mate risulta complesso in questa situazione è riuscire a interpretare il significato del comportamento e spesso ci si chiede quindi se ad agitarlo siano emozioni piacevoli legate alla trepidante attesa, oppure emozioni legate alla preoccupazione di ciò che il cane troverà fuori di casa durante la passeggiata.
Vediamo quali sono le possibili risposte a questa domanda e quali sono i comportamenti da tenere nel caso in cui il nostro cane si agiti quando prendiamo il guinzaglio.
L'arousal
Per fare chiarezza su questo tema bisogna prima di tutto affrontare un argomento che aiuta a interpretare moltissimi comportamenti del cane che vive con noi, ovvero l'arousal. Questo termine viene utilizzato anche in neuropsicologia e descrive il livello di eccitazione emozionale, ovvero un aspetto capace di influenzare in maniera importante il nostro comportamento e, allo stesso modo, anche quello dei cani.
L'arousal si alza e si abbassa, come un'onda, e ci dice quanto forti sono le emozioni che stiamo vivendo in un determinato momento. Non esiste un livello adatto a tutti i momenti della vita, ma ciò che ha davvero importanza é la capacità di adattarlo in base al contesto in cui ci si trova. Quando le emozioni corrono forte, infatti, è più difficile riuscire ad adeguare il proprio comportamento alle condizioni del mondo intorno.
Ritornando quindi al momento in cui ad alzare il livello di arousal è la vista del guinzaglio. In questo istante il cane viene colto da emozioni forti che lo portano a non disporre di molto autocontrollo e a farsi guidare dall'emotività. Ecco che si aprono quindi le danze con la coda che sbatte su tutte le pareti, facendo in modo che il cane sia addirittura difficile da acciuffare.
Emozioni positive
I cani che si agitano quando sentono il guinzaglio e arriva il momento della passeggiata sono moltissimi. Nella maggior parte dei casi, a farli trepidare sono le emozioni positive, legate al ricordo delle precedenti passeggiate avvenute in compagnia dei propri umani. I cani, infatti sono in grado di prevedere quello che sta per accadere grazie alle esperienze passate e questa facoltà prende il nome di inferenza.
Il loro piacere nell'uscire non è legato solo ai bisogni fisiologici, ma trattandosi di una specie caratterizzata da una forte socialità, considera l'ambiente esterno come un'opportunità importante per incontrare i propri simili e altre specie, ma anche semplicemente per affrontare nuove avventure e scoprire posti diversi insieme ai membri del proprio gruppo sociale.
Il cane è perfettamente consapevole che tutto ciò ha inizio nel momento in cui i suoi umani prendono il guinzaglio ed ecco che quindi, quando entra in scena questo oggetto, l'arousal si alza, le emozioni prendono il sopravvento e lui diventa incontenibile.
Emozioni negative
Purtroppo, però, non tutti i cani vivono con piacere l'uscita di casa. Alcuni individui, infatti, potrebbero aver legato questi momenti condivisi anche a emozioni negative e, di conseguenza, la vista del guinzaglio, potrebbe diventare proprio un'anticipazione di un'esperienza sgradevole.
Questo è il caso dei cani che vivono ansie e paure ambientali, legate magari a qualche rumore o qualche presenza che preoccupa, alla mancata socializzazione con il contesto (ad esempio quello urbano), oppure semplicemente al fastidio dato dalla presenza stessa del guinzaglio, che limita i movimenti e pur rappresentando una sicurezza per i pet mate, può mettere in difficoltà soprattutto i cani non abituati a passeggiare legati.
Questo particolare aspetto è più frequente nei cani che escono con un collare a strozzo, il cui movimento può causare un improvviso strattone nella zona del collo. Se l'uscita dovesse diventare un momento di dolore e sofferenza, il cane potrebbe perderne la voglia e agitarsi alla sola idea del guinzaglio. Spesso, se il cane non esce con piacere, manifesta anche altri sintomi di disagio: potrebbe rifiutarsi di camminare, tirare per tornare a casa, abbaiare a tutto ciò che si muove, oppure tentare la fuga. Anche questi comportamenti, però, possono a loro volta essere legati a diversi disagi.
L'origine delle emozioni negative non è sempre facile da intuire e, nel caso in cui il cane si senta così, la cosa migliore da fare è rivolgersi a un educatore cinofilo o un istruttore cinofilo, che sappiano guidare lui e il suo gruppo sociale verso il riconoscimento della radice del disagio.
Cosa fare se il cane si agita quando vede il guinzaglio?
Prima di decidere quale sia il modo migliore per intervenire, è importante sottolineare che cambiare le abitudini risulta necessario solo e unicamente nel caso in cui il cane fatichi a ritornare in una situazione di calma e ciò metta in difficoltà anche l'inizio della passeggiata, oppure se vi è un disagio.
È normale, infatti, vivere momenti di forte emotività e, in determinate situazioni accade certamente anche a noi, come ad esempio quando stiamo per incontrare un vecchio amico e non vediamo l'ora che arrivi, o anche quando stiamo per vivere un momento importante della nostra vita, oppure prima un'esperienza preoccupante, come ad esempio un esame.
La prima cosa da fare, quindi, è comprendere se l'agitazione è dovuta ad emozioni positive o negative. Se si tratta di una questione che ha a che fare con la piacevolezza della passeggiata, potete divertirvi insieme al vostro cane anche nei momenti che precedono l'uscita. Fatevi guidare dalla sua gioia e poi siate proprio voi, passando gradualmente a uno stato di calma, ad aiutarlo a tornare più tranquillo, in modo da essere pronto per le difficoltà dell'ambiente esterno (come il passaggio di auto, l'incontro con persone e cani o altre eventualità).
Se invece si tratta della manifestazione di un disagio, la risposta la può dare solo un esperto come un educatore o un istruttore cinofilo, capaci di individuare il fulcro del problema e risolverlo a partire dalle sue basi, riconoscendo come l'agitazione che anticipa l'uscita sia, in realtà solo un sintomo di qualcosa di più grande.