video suggerito
video suggerito
10 Settembre 2023
17:00

Perché il lupo non abbaia ma il cane sì?

A differenza dei cani, i lupi non abbaiano e comunicano attraverso altre vocalizzazioni. Come mai? Dagli studi sembra che la loro gola sia in grado di effettuare questo verso, tuttavia per i lupi è un tipo di richiamo infantile, che perdono una volta diventati adulti.

134 condivisioni
Immagine

I cani e i lupi appartengono entrambi alla famiglia dei canidi e i primi discendono direttamente dai secondi attraverso la domesticazione guidata dall'uomo.  I cani infatti derivano dall'antico lupo euroasiatico preistorico e le due specie (o sottospecie a seconda dei punti di vista) sono così tanto simili fra di loro che dopo migliaia di anni sono ancora interfertili: possono dar vita a degli ibridi.

Tra le loro maggiori differenze – tra cui il comportamento, la pelliccia e la morfologia scheletrica del cranio – ce n'è una però abbastanza particolare. I lupi adulti, a differenza dei cani, non abbaiano e al massimo comunicano con gli altri esemplari attraverso l'ululato e altri tipi di vocalizzazioni. Come mai?

Dalle ricerche effettuate sulla biologia e l'anatomia dei lupi moderni, sembra che la loro gola sia in grado di effettuare questa tipologia di verso, quindi dal punto di vista etologico ed evolutivo è molto interessante per gli scienziati capire come mai non sono mai stati osservati e ascoltati dei lupi abbaiare. Tuttavia bisogna fare una precisazione.

Quando gli scienziati affermano che non sono stati mai avvistati dei lupi in grado di abbaiare ciò è vero fino a metà. In alcuni casi sono stati  osservati vari cuccioli di lupo abbaiare, che però una volta cresciuti e giunti nell'età adulta hanno perso tale capacità, riuscendo ad esprimersi solo con altre vocalizzazioni o ululando.

Proprio quest'ultime osservazioni possono però essere considerate decisive, per capire il mistero dietro all'incapacità dei lupi di comunicare tramite l'abbaio. Sembra infatti che per i lupi questo comportamento appartenga solo all'età prepuberale e che risulti un richiamo infantile, che l'animale perde una volta cresciuto.

Perché i lupi non abbaiano?

Immagine

Gli uomini per ottenere cani fidati, tranquilli e mansueti hanno dovuto selezionare per secoli i lupi, cercando gli esemplari che apparivano meno aggressivi e più docili. Questo fenomeno è noto come domesticazione e ha portato i vecchi lupi preistorici ad assumere caratteristiche fisiche e comportamentali scelte dalla nostra specie, fino a divenire qualcosa di diverso, un animale differente. Il cane, per l'appunto, che cominciò a preferire altri sistemi di comunicazione e forme di linguaggio per interagire meglio con gli esseri umani (come l'abbaiare) che i lupi veri e propri utilizzano solo quando sono cuccioli.

Per rispondere quindi alla domanda "perché il lupo non abbaia?" possiamo quindi prendere in considerazione l'evoluzione stessa dei cani, che ha spinto questa specie a differenziarsi tantissimo rispetto ai suoi antenati.

Ululare e guaire frequentemente come i lupi non risulta infatti il miglior metodo per comunicare con la nostra specie e questo i cani se ne sono accorti prestissimo. Quindi accantonare l'ululato a favore dell'abbaio è risultato un importante passo evolutivo per l'instaurazione dell'alleanza fra i primi cani e gli esseri umani.

L'ululato inoltre non permetteva di comunicare varie tipologie d'informazioni e di rendere chiaro il significato stesso del messaggio ed è per questo se i cani lo hanno in parte perso.

Studiando inoltre il comportamento dei cani, è facile osservare come questi presentano spesso degli atteggiamenti infantili, quasi giocherelloni. Questi atteggiamenti sono assenti nei lupi e sono il prodotto della selezione artificiale della specie, che ha spinto diverse varietà ad assumere moltissimi caratteri e comportamenti infantili.

Lo stesso abbaiare di un cane, mentre indica al proprio pet mate di voler giocare o di aver bisogno di uscire, è un esempio di questo comportamento infantile, che gli scienziati hanno cominciato a definire neotenico.

Con questo termine gli scienziati  descrivono quel fenomeno evolutivo per cui negli individui adulti di una specie permangono caratteristiche morfologiche, fisiologiche e comportamentali tipiche delle forme giovanili. E avendo noi esseri umani selezionato cani con queste caratteristiche, l'abbaiare da adulti è divenuto un tratto che contraddistingue i cani dalle altre specie e che li rende differenti anche dai loro stessi antenati.

Perché i cani abbaiano?

Immagine

La principale ragione che spinge i cani a differenza dei lupi ad abbaiare è segnalare con la loro voce agli esseri umani e ad altri cani l'oggetto o l'essere vivente a cui rivolgono il loro interesse. Inoltre è possibile che abbaiano anche per rispondere agli atteggiamenti del pet mate come per invitarlo ad eseguire il gioco o il comportamento più corretto, in una specifica situazione.

Bisogna inoltre dire che i cani si sono abituati molto di più a recepire e ad ascoltare la voce umana, un fattore che secondo molti etologi li ha resi desiderosi di emulare le nostre voci e che li ha spinti ad abbaiare più spesso rispetto i loro antenati.

Ciò ovviamente non ha permesso ai cani di evolvere una capacità di linguaggio equiparabile a quella umana, ma di certo li ha allontanati dai lupi permettendo loro di instaurare una relazione e un tipo di comunicazione specifica con la nostra specie. Le migliori capacità vocali dei cani sono quindi anche il prodotto della nostra amicizia, che ha permesso ai cani di sviluppare un codice di linguaggio capace di essere compreso dalla nostra specie.

Tramite inoltre gli studi di Feddersen-Petersen sappiamo che i cani hanno diversi modi e diverse ragioni per abbaiare.

Essi possono abbaiare infatti per noia, frustrazione, paura, come per segnalare ad un altro cane il proprio territorio. Possono abbaiare in maniera giocosa, in maniera aggressiva o rauca, per poi abbaiare in maniera molto rapida e stufata, come se fossero stanchi di qualcosa. Comprendere perciò il significato di un loro semplice verso è molto difficile e gli esperti hanno dovuto studiare le loro vocalizzazioni tramite gli spettrogrammi per decenni, per definire una lista di significati espressi con questi suoni.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social