I gatti si stiracchiano e si allungano sul pavimento, di solito, dopo il sonno o nel momento in cui passano da uno stato di riposo ad uno più attivo. Lo fanno perché il loro sistema muscolo-scheletrico, responsabile per le risposte agili e reattive, ha bisogno di essere riattivato non meno di quanto accada a noi quando, scesi dal letto la mattina, sentiamo la necessità (benefica) di stiracchiarci.
Prestazioni da centometrista
Il gatti sono animali atletici e dotati di grandi capacità sul piano motorio. Il loro sistema nervoso è quello di un centometrista che nel giro di un attimo è in grado di passare dallo stato di quiete (a volte apparente) ad una accelerazione utile a stanare una preda di passaggio.
Un sistema complesso
Come altri mammiferi, i gatti sono dotati di tre tipi di muscoli: il muscolo cardiaco che attraverso ritmiche contrazioni permette la circolazione del flusso sanguigno; i muscoli involontari o lisci che sotto il controllo del sistema nervoso autonomo permettono i movimenti involontari del corpo, mantenendo funzioni vitali quali la respirazione, la pressione arteriosa e la digestione; i muscoli volontari o striati che sono responsabili per i movimenti volontari.
Questi muscoli sono connessi attraverso un complesso sistema di legamenti e tendini alla struttura scheletrica, una vera e propria opera ingegneristica, quando si parla del gatto. Il suo sistema scheletrico, infatti, è caratterizzato da un’estrema flessibilità. La spina dorsale del gatto è formata da più di 50 vertebre (quasi il doppio di quelle umane) dotate di grande flessibilità intervertebrale che consente una grande mobilità. Inoltre, nel gatto la clavicola è piccola e libera – non è connessa alla spalla, come nell’uomo -, consentendo al gatto di passare per strettoie e ottimizzare la lunghezza e la velocità del passo.
Scaldarsi per agire
Tutte queste caratteristiche si sono evolute per renderlo un predatore di agguato, veloce, silenzioso e potente nello scatto. Questo sistema di muscoli, ossa e tendini, però, ha bisogno di essere “scaldato” gradualmente, soprattutto dopo essere stato a riposo per un certo periodo di tempo.
Riattivare la circolazione sanguigna, scaldare i muscoli e allungare i tendini in vista di un’azione, del movimento o anche solo di fare un giro di perlustrazione del territorio sono allora il motivo per cui gatti si allungano e si stiracchiano sul pavimento.
Una routine ricorrente
E’ un comportamento che può essere osservato anche più volte al giorno perché i gatti rispondono ad un ritmo sonno-veglia che li vede alternare ripetuti momenti di riposo a momenti di attività nell’arco delle 24 ore.
Non di rado, inoltre, lo stiracchiamento è accompagnato anche da un affilarsi le unghie su qualche superficie che ha sia la funzione di stendere i muscoli degli arti anteriori, sia di rinnovare le marcature su quello che ritiene essere un territorio di sua pertinenza.
Lo stretching dell'atleta
Volendo trovare un parallelismo con l’essere umano, potremmo dire che lo stiracchiamento del gatto corrisponde allo stretching che ogni buon atleta sa di dover fare per prepararsi ad un allenamento o ad una gara. Lo fa non solo per evitare di farsi male durante lo sforzo ma anche per ottimizzare le energie e le capacità del proprio corpo in vista della prestazione.