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13 Settembre 2022
9:00

Perché il gatto non mangia? Le possibili cause e cosa fare

I gatti spesso rifiutano il cibo. Dietro a questo disinteresse possono esserci semplicemente gusti difficili, ma può essere anche sintomo di una patologia. Vediamo come capire perché il gatto non vuole mangiare e cosa possiamo fare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Sono davvero tanti i pet mate che si disperano perché il loro gatto non mangia. I gatti possono avere gusti davvero molto difficili e soprattutto dimostrare una irragionevole “testa dura” al momento di scegliere il cibo. Ci sono però diversi motivi che portano il gatto a rifiutare l’alimento e per questo è importante saper comprendere se dietro il rifiuto ci sono solo gusti difficili o una vera e propria patologia, come problemi intestinali e dolore alla bocca.

Gatto inappetente e disinteressato al cibo

Come abbiamo detto sopra, i gatti sono animali iper-selezionatori riguardo al cibo. In generale quindi è normale che il nostro gatto non si mostri interessato se stiamo offrendo un cibo che sappiamo non essere di suo gradimento. Questo tipo di micio però, se cambiamo la ciotola e sostituiamo con cibo gradito, andrà immediatamente a mangiare.

Se è questo il caso quindi e il vostro gatto presenta per il resto un pelo lucente, è in perfetta forma e non perde peso, molto probabilmente dovrete solo “giocare a Masterchef”, come dico spesso ai miei clienti. Ovvero provare e riprovare, con pazienza, tenendo conto del fatto che i felini sono naturalmente sospettosi nei confronti di quel che hanno in ciotola.

Un caso molto diverso è invece quello del gatto che è inappetente nella maggior parte o totalità dei casi e che non si dimostra interessato a nessun alimento. In questi casi, probabilmente noterete un pelo rovinato o con forfora. Inoltre il gatto potrebbe perdere peso, fino anche ad arrivare ad essere pelle e ossa. Ovviamente in questi casi è fondamentale andare immediatamente a visita dal proprio medico veterinario.

Il gatto che vuole cibo, ma poi non mangia

Ecco un’altra situazione frustrante: il vostro gatto vi chiede cibo, a volte in modo molto insistente, ma poi una volta arrivato alla ciotola non mangia. Oppure potrebbe iniziare a mangiare un paio di bocconi, ma poi abbandonare immediatamente. In questo caso, come nel precedente, potrebbe essere che quello che gli state proponendo non sia di suo gradimento. Poco importa se il gatto ha mangiato quel cibo fino al giorno precedente: i gusti potrebbero cambiare anche nel giro di una notte!

Un’altra possibilità però è che in realtà il vostro gatto non vi stesse chiedendo del cibo. In alcuni casi infatti, è possibile che “interpretiamo male”, confondendo una richiesta di attenzioni con richiesta di cibo. Se quindi il vostro gatto, dopo esservi venuto a chiamare, non vuole mangiare neanche il suo cibo preferito, potrebbe essere che vi stesse chiedendo di giocare o di fargli delle coccole.

Il gatto che vomita o sputa il cibo

Tolte le situazioni precedenti, ne abbiamo altre invece che nell’osservarle dovrebbero immediatamente farci suonare il campanello d’allarme della patologia. Potrebbe non essere una patologia grave, ma probabilmente è qualcosa di cui si deve occupare il vostro medico veterinario.

Vediamo alcuni esempi:

  • un gatto che si avvicina alla ciotola di un alimento che normalmente ama, ma non assaggia oppure assaggia qualcosina e poi ha dei conati di vomito. Questo in generale è segno di nausea e potrebbe essere correlato ad un problema gastrico o intestinale;
  • se invece dopo aver provato una piccola parte di alimento il vostro gatto avesse salivazione eccessiva o tentasse di sputare, è difficile che sia correlato solo al gusto dell’alimento. I gatti infatti hanno un buon olfatto e se qualcosa li insospettisce in genere non lo toccano neanche. Piuttosto il vostro gatto potrebbe avere un corpo estraneo in bocca o in faringe e per questo avere difficoltà a deglutire l’alimento. Anche un forte dolore alla bocca può provocare un eccesso di salivazione e portare a rifiuto dell’alimento.

Attenzione quindi in generale a tutte quelle situazioni dove il gatto vi sembra sofferente, il pelo è rovinato, oppure dove ci sono sintomi come nausea, vomito, salivazione eccessiva o dimagrimento. In tutti questi casi non esitate a chiedere aiuto al medico veterinario di fiducia!

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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