Chi convive con un gatto, o comunque ha avuto modo di interagire di frequente con uno di questi animali, non può non avere sentito quel caratteristico suono che spesso emettono quando vengono accarezzati: stiamo parlando delle fusa, una sorta di ronzio prolungato a bassa frequenza che può anche essere percepito al tatto sulla superficie del corpo.
Che cosa sono le fusa
Le fusa vengono prodotte durante la respirazione sin da quando il gatto è molto piccolo, e svolgono una importante funzione comunicativa tra madre e cuccioli in momenti come l'allattamento e altri di relazione e socializzazione. Nel corso del lunghissimo percorso di domesticazione da parte dell'essere umano, le fusa sono entrate a far parte anche della comunicazione con l’uomo, e solitamente accompagnano richieste di cibo e attenzioni o vengono emesse per comunicare soddisfazione e in generale uno stato di benessere e rilassamento, oltre che per rafforzare i legami.
È emerso inoltre, nel corso degli anni e con lo studio e l'osservazione, che alcuni gatti emettono le fusa anche quando sono angosciati o sofferenti per motivi di stress e salute. Fare le fusa è quindi un comportamento indispensabile nel gatto, non soltanto a livello di comunicazione ed espressione ma anche come "auto terapia". E il fatto che smetta di farle deve suscitare preoccupazione, soprattutto se il gatto ha sempre fatto le fusa e da un giorno all'altro, in condizioni cui normalmente le faceva, le interrompe. Vediamo quali potrebbero essere le cause:
Malessere
La causa primaria è solitamente un malessere, che può essere fisico o psicologico. In entrambi i casi, comunque, l'assenza di fusa è un campanello d'allarme che deve spingere il pet mate a tenere sotto stretta osservazione il gatto e a cercare eventuali altri sintomi: se questa condizione dovesse prolungarsi potrebbe essere necessario rivolgersi a un veterinario.
Patologie
Parlando strettamente di malessere fisico, la mancanza di fusa può essere ricondotta a una vasta gamma di patologie, dal banale mal di stomaco all’esplosione di patologie serie. Un gatto che non sta bene tenderà a non emettere fusa, fermo restando quanto già detto, ovvero che ci sono individui che nelle fusa trovano invece una sorta di "auto-terapia" e tendono quindi a emetterle anche quando stanno male. Per capire se si è in presenza di una patologia di qualche genere si possono cercare altri indicatori: inappetenza, tanto per cominciare, e poi letargia, sonnolenza, fiacchezza, tendenza a nascondersi e a sfuggire al contatto umano.
Motivi psicologici
Le fusa possono inoltre interrompersi, come detto, anche per motivi di natura psicologica. Se il gatto non si sente a suo agio nell'ambiente in cui vive, percepisce qualche genere di minaccia, è impaurito o insicuro, è possibile che possa smettere di fare le fusa. Anche in questi casi l'osservazione è importante: una volta escluse le cause mediche è bene intervenire sui fattori di disagio e ripristinare l'ambiente sicuro in cui il gatto ha sempre vissuto.
Il discorso è diverso nel caso in cui si tratti di un gatto che non fa le fusa di frequente. Può succedere, per esempio, quando da cucciolo non ha passato molto tempo con la madre e con i fratelli: fare le fusa, pur essendo un comportamento innato, potrebbe essere qualcosa che il micio non fa con frequenza, e se per qualche tempo smette di farle non necessariamente si è in presenza di situazioni preoccupanti.
Cosa fare se il gatto non fa più le fusa
Cosa fare, dunque, se il gatto smette di fare le fusa? Innanzitutto tenere a mente le sue abitudini: se le ha sempre fatte e smette all’improvviso, magari perdendo anche appetito e apparendo più fiacco e stanco, è bene consultare subito un veterinario per analizzare la sua salute.
Una volta esclusa la causa medica, è necessario valutare l’aspetto psicologico, prendendo in considerazione eventuali cause esterne che potrebbero avere causato al gatto stress o malessere. Un nuovo arrivo a casa, per esempio, oppure un cambio di abitudini repentino che potrebbero avere influito sul suo benessere psicologico e dunque anche fisico.