È uno dei movimenti più noti e più buffi dei gatti: mentre stanno puntando una preda, si acquattano e quando tutti i loro sensi sono focalizzati su quella, iniziano a muovere il sedere, con le zampe che vengono leggermente sollevate in modo alternato.
Lo “sculettare” che il gatto – già a partire dal primo mese di vita – esibisce poco prima di lanciarsi in un agguato fa parte di questi comportamenti che, per quanto suscitino la nostra ilarità, sono in realtà espressione di quella macchina incredibile e millenaria che è stata ed è la selezione naturale.
Per migliorare l’orientamento
Lo sculettamento, l’agitare del posteriore a destra e a sinistra dovuto al sollevamento alternato delle zampe è una strategia che permette al gatto di migliorare la precisione di caccia! Con i piccoli spostamenti della testa indotti dal movimento, il gatto riesce a fare una sorta di interpolazione dei segnali acustici e visivi e calcolare la distanza esatta che lo separa dalla sua preda ma anche la posizione della preda stessa.
Non è un caso che il movimento appaia subito prima che il gatto spicchi il salto definitivo sulla sua preda. È l’ultimo “aggiustamento” che fa, prima di sferrare l’attacco finale.
Per scaldare i muscoli
Sul piano motorio, questo comportamento permette ai gatti di preparare i muscoli delle zampe posteriori allo sforzo che stanno per compiere. Se siete appassionati di volley potreste aver notato un comportamento simile nelle squadre che si preparano alla ricezione di una battuta: i giocatori non restano immobili ad attendere la palla ma saltellano sul posto, cosa che li predispone ad un migliore scatto.
Per un migliore grip
Un’altra possibilità è che questo movimento lo aiuti a testare l’attrito della superficie e gli permetta, quindi, di massimizzare il grip . Quando il gatto salta, infatti, non sono ammessi errori, anche perché le sue prede sono, tipicamente, sufficientemente veloci e scaltre da non concedergli una seconda possibilità quindi essere precisi, chirurgici è necessario.
Per preparare il salto
L’agguato di caccia è la situazione più eclatante in cui questo comportamento si manifesta. Può anche accadere che il micio muova ritmicamente il posteriore poco prima di un salto verticale. In questo caso, però, il movimento è diverso, è verticale, mentre quello che precede un agguato è orizzontale. La “danza” sul posteriore prima di un salto è giustificata dalla necessità di calcolare con esattezza la forza da imprimere allo slancio: infatti, un’altra delle regole d’ore imposte dalla natura e rigorosamente rispettate dal gatto è di non usare mai più energia di quella necessaria per conseguire i propri obiettivi.