Il miagolio è uno degli strumenti di comunicazione sviluppatisi nella millenaria relazione uomo-animale. Tuttavia, quando si manifesta insistente, continuo e apparentemente “senza motivo”, è il caso di fermarsi e approfondire sia le condizioni fisiche che mentali dell'animale.
Gli studiosi di comportamento felino ritengono che il miagolio come strumento di comunicazione si sia sviluppato prevalentemente nell'ambito della relazione uomo-gatto. Miagolando, il gatto è in grado di avanzare delle richieste, di farsi notare, di creare dei diversivi così come di minacciare e di tenere a distanza eventuali disturbatori.
In condizioni normali, il gatto utilizza e modula il miagolio con scopi molto precisi che si vanno a delineare giorno per giorno nelle interazioni con gli umani di riferimento.
Tuttavia, può accadere che un micio miagoli apparentemente senza motivo e che le persone attorno a lui non riescano né a comprendere né a placare il comportamento che viene iterato in modo incomprensibile. Cosa sta accadendo e come reagire?
C'è sempre un motivo
Le vocalizzazioni “fuori contesto” non sono mai immotivate ma possono avere una duplice natura: possono essere emesse da gatti che hanno imparato che insistendo molto possono vedere soddisfatte le loro richieste. Oppure possono essere un segnale d'allarme da non sottovalutare, per questo dobbiamo imparare come parlare con il nostro gatto.
Problemi di salute
Un gatto che vocalizzi molto potrebbe in realtà lamentare dolore o malessere legato ad una patologia in corso. Alcuni problemi tipici riguardano le basse vie urinarie, disturbi gastrici e problemi muscolo-scheletrici legati a forme di osteoartrite.
Abbasso la noia!
Alcuni gatti, pur essendo assolutamente in salute sul piano fisico, sono in realtà molto annoiati e miagolare “a vuoto” diventa una sorta di diversivo per manifestare esteriormente il loro disagio in una sorta di “malinconia felina” o anche per cercare di fare accadere qualcosa nell'ambiente circostante.
Questione d'età
Gli animali molto anziani possono subìre una degenerazione delle facoltà mentali che li porta a miagolare disorientati e preoccupati, una sindrome dell'età avanzata nota con il nome di disfunzione cognitiva. Ancora, in età geriatrica la perdita dell'udito può provocare un'alterazione nel volume o nella frequenza del miagolio.
Ansia e stress
Un uso alterato delle vocalizzazioni e dei miagolii potrebbe essere giustificato anche da condizioni di ansia e stress in cui il gatto si sente cronicamente immerso. Tali condizioni possono riguardare un contesto incerto, imprevedibile, in cui il gatto ha poco senso del controllo o in cui si respira perennemente un'aria di tensione dovuta a conflitti con eventuali animali conviventi.
Cosa fare
Fondamentale è non trascurare la questione: esistono gatti più o meno vocali, gatti silenziosi e gatti chiacchieroni all'inverosimile e questo è soggettivo. Di contro, deve insospettire qualunque cambiamento drastico che non riusciamo a interpretare per cui la prima cosa da fare è mettersi in contatto con il proprio veterinario. Una visita medica è quello che serve per scongiurare, in prima istanza, che il gatto non stia provando dolore o non versi in condizioni mediche che richiedono un intervento immediato.
Successivamente ci si può orientare verso cause di natura comportamentale, magari con l'aiuto di un parere esperto, se proprio non riusciamo a venirne a capo.