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7 Marzo 2023
9:00

Perché il gatto miagola quando gli parlo?

Il gatto miagola quando gli parliamo perché prova a risponderci? Non ci sono prove che i gatti siano in grado di comprendere i nostri discorsi e quindi di rispondere, tuttavia il loro è un modo per comunicare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
gatto miagola

Perché il gatto miagola quando gli parliamo? È un modo per risponderci oppure questo comportamento ha significati e sfumature differenti?

La linguistica ci insegna che una peculiarità degli esseri umani udenti è quella di comunicare attraverso l'uso del canale vocale-uditivo. Cioè usano la voce per produrre suoni e le orecchie per recepirli. I non udenti fanno qualcosa di assolutamente equivalente, solo che sfruttano il canale gestuale-visivo (la lingua dei segni) per mettere a frutto le abilità comunicative. Il codice linguistico umano, che sia fatto di parole o gesti, è caratterizzato da un altissimo grado di creatività: noi esseri umani cioè, siamo in grado di produrre parole (combinando fonemi), frasi e discorsi (combinando parole) costruendoli e reinventandoli continuamente.

Il fatto di essere dotati di una linguaggio aperto, creativo, in grado di ridefinire continuamente se stesso, ci porta ad essere degli animali che danno grandissima importanza alla comunicazione verbale (o, in generale, a quello che l’altro “dice"). E ci espone ad un bias culturale nella relazione con l'altro: ci aspettiamo che anche per lui o lei il codice linguistico vocale sia quello prevalente e che quindi la comunicazione si basi soprattutto sullo scambio di parole e/o di suoni.

Perché sembra che il gatto parli?

Va da sé che quando un gatto miagola dopo che noi, animali prettamente orali, gli abbiamo rivolto delle parole o delle frasi, viene spontaneo pensare che il gatto ci abbia risposto. Il che implica in via preventiva che il gatto ci abbia prima di tutto capito.

Sarebbe molto bello se fosse così, ma al momento non abbiamo prove ed evidenze scientifiche che ci dicano che i gatti sono in grado di comprendere i nostri discorsi e quindi di rispondervi in modo coerente. Sanno riconoscere singole parole come il loro nome o il nome del loro petmate ma comprendere un discorso è affare assai più complesso.

Possiamo però sicuramente affermare che i gatti sanno usare i miagolii per comunicare in qualche forma anche primitiva con noi esseri umani. E lo fanno perché lungo la storia della domesticazione hanno imparato che il miagolio paga sempre. Hanno capito cioè che gli esseri umani sono particolarmente sensibili ai richiami felini, si lasciano distrarre e lasciano rubare la loro attenzione. Secondo gli studi i gatti sarebbero persino in grado di simulare le frequenze del pianto di un neonato umano per attirare meglio l'attenzione delle persone.

Il gatto ci risponde?

Quando un gatto risponde ad una nostra sollecitazione verbale, allora, magari esageriamo nel ritenere che abbia capito tutto quello che gli abbiamo detto ma sicuramente gli è arrivata la nostra intenzione di interagire con lui e in qualche modo ci sta dicendo che è pronto e in ricezione.

Potrebbe anche voler dire che sta cercando di farci una controproposta e che è finalmente contento di aver ottenuto la nostra attenzione perché in realtà è lui a volerci dire qualcosa: magari una richiesta del tipo "che si mangia?”, come nella miglior tradizione di Simon Tofield e del suo Simon's cat.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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