Convivere con un gatto che ha l'abitudine di miagolare di notte può essere molto frustrante perché a lungo andare, accanto alla sensazione di fallimento dovuta al fatto di non sapere come intervenire, si accumula la stanchezza fisica di un sonno frammentato o, nel peggiore di casi, interrotto all'alba.
Il miagolio notturno può avere numerose ragioni ma tutte condividono una base di partenza: il gatto esprime un bisogno e l'unica chiave per risolvere l'empasse e rendere la convivenza piacevole per tutti è intercettarlo e capire come soddisfarlo.
Che fame!
Nella mia esperienza riscontro molto frequentemente che il bisogno espresso da molti gatti che nel pieno della notte svegliano i loro pet mate è, banalmente, la fame. Durante la loro storia evolutiva, i gatti – carnivori stretti, cacciatori di prede di piccole dimensioni digerite rapidamente – hanno sviluppato un metabolismo che richiede loro di fare pasti piccoli ma frequenti nel corso delle 24h. Si potrebbe dire che, in confronto a noi, il gatto non pasteggi ma spilucchi e lo fa anche dall'alba al tramonto, per un totale di 10-15 pasti nell'arco di una giornata.
E' molto diverso anche dal cane al quale possiamo dare da mangiare due o tre volte al giorno. Il gatto, al contrario, non può proprio sopportare di stare tante ore a stomaco vuoto ed è impensabile dargli la cena alle 21 o alle 23 e poi lasciarlo digiuno fino alle 7 del mattino.
Malgrado ciò, alcuni gatti riescono ad adattarsi ad un regime (scorretto sul lungo periodo) che prevede la somministrazione di due-tre pasti diurni ma molti manifestano un'inquietudine diffusa, un nervosismo o una ricerca costante di cibo, espressi proprio attraverso l'attività notturna.
Cattive abitudini
Un'altra differenza sostanziale tra noi esseri umani e i gatti riguarda i rispettivi ritmi circadiani legati ai cicli di sonno/veglia. Per noi è normale – a meno di professioni particolari – vegliare di giorno e dormire la notte. Ma i gatti sono animali crepuscolari che manifestano durante l'alba ed il tramonto il picco di attività giornaliera. Ancora una volta, la convivenza con noi li orienta con il tempo su ritmi apparentemente più simili ai nostri ma se un gatto sperimenta di ottenere la nostra attenzione in piena notte miagolando oppure creando diversivi come raspare una porta o un'anta, allora tenterà di svegliarci e buttarci giù dal letto per attivarci.
Conoscere questa abilità del gatto e saperla distinguere da momenti di reale necessità è importante per capire concretamente come e quando rispondere ai suoi richiami.
Deficit
Il miagolio notturno è un sintomo piuttosto frequente di disfunzione cognitiva nel gatto anziano, cioè di un processo neurodegenerativo che ha molti parallesmi con l'Alzheimer nell'uomo. Il gatto si aggira errando per casa, quasi disorientato ed emette ripetutamente dei richiami a volume elevato, quasi avesse l'esigenza di chiamare qualcuno con urgenza. E se qualcuno risponde e si palesa davanti a lui sembra riprendersi, tornare in sé e riformulare il solito miagolio sommesso e amichevole.
L'inesorabilità della condizione permette di affrontare i sintomi solo a livello palliativo ma il veterinario di fiducia potrà senz'altro indicare diete, integrazioni o farmaci in grado di rallentare il decorso della malattia e, quindi, il disagio del gatto.
Ansia
Anche l'ansia, intensa in senso molto generale, può essere alla base di miagolii apparentemente ingiustificati. In questo caso, l'attenzione provocata dal pet mate può essere di sollievo al gatto che cerca di stimolarla miagolando e provocando una reazione.
Come calmare un gatto che miagola di notte?
In conclusione, se vi state chiedendo come calmare un gatto di miagola di notte, dovreste già aver capito che non si tratta tanto di "calmare" né di adottare ricette preconfezionate ma di comprendere quale è il bisogno sottostante. Solo l'affrontarlo potrà modificare le abitudini notturne del micio.
Assicuratevi di garantire un regime dietetico che soddisfi le sue necessità reali, dategli una vita attiva che lo tenga lontano dalle inquietudini e dalla malinconia che a volte la monotonia può generare, cercate di instaurare una comunicazione chiara e consapevole e, se il gatto è particolarmente in là negli anni, non trascurate un checkup medico che ne verifichi le condizioni.