Quasi sempre, quando un gatto mangia ma non ingrassa c'è una patologia da indagare. Per questo è importante conoscere le diverse cause alla base di questo sintomo.
Non è un problema tra i più comuni, ma può accadere che un gatto mangi e non prenda peso a sufficienza o, peggio, lo perda. In linea generale, purtroppo, questo non è un buon segno. A parte alcune rare eccezioni, come i gatti nudi il cui metabolismo potrebbe essere molto aumentato, un gatto che mangia senza prendere peso è malato.
Perché il gatto mangia, ma non ingrassa?
Se il gatto mangia le giuste quantità di cibo, autoregolandosi come fanno molti gatti, è normale che non ingrassi. Per prima cosa è importante quindi, anche per riferirlo al veterinario, quantificare il cibo in termini di composizione e grammi. Se date il cibo "razionato", ovvero precedentemente pesato da voi, per alcuni giorni pesate attentamente le quantità e annotatelo su un quaderno. Non dovete limitare il vostro gatto, semplicemente prendete nota. Se invece lasciate che il gatto si alimenti ad libitum, ovvero a volontà, il consiglio è di pesare la ciotola di crocchette a inizio giornata, tornare a pesarla dopo 24 ore e farvi un’idea di quanto cibo ha mangiato in quel lasso di tempo.
Avendo questa base, prima di tutto siete in grado di dire (magari con l’aiuto del vostro veterinario) se il vostro gatto mangia tanto o il giusto. Se il gatto mangia il giusto per il suo peso e non ne prende altro, è normale. Se invece mangia molto, ma non prende peso, oppure se al contrario mangia le quantità giuste di cibo ma perde peso, ecco cosa potrebbe star accadendo.
Perché il gatto mangia tanto e dimagrisce?
Dal punto di vista medico, il non prendere peso con calorie aumentate o il perdere peso con giuste calorie hanno assolutamente lo stesso tipo di significato. Vediamo quindi le possibili cause mediche che portano un gatto a mangiare e dimagrire.
- Parassitosi intestinali gravi: è una causa assolutamente remota per il gatto che vive in casa, ma prima di valutare altre cause più complesse, bisogna comunque sempre escluderla con degli esami delle feci.
- Diabete mellito: patologia molto comune soprattutto fra i gatti sovrappeso, dove spesso, erroneamente, la perdita del peso viene interpretata come un miglioramento delle condizioni. Fate attenzione e se il vostro gatto urina e/o beve molto correte dal vostro medico veterinario.
- Metabolismo aumentato per via della razza: sono poche le razze di gatti che “bruciano” più di altre, anche a parità di peso e attività fisica. I gatti nudi sono l’esempio più lampante. In questo caso, arrivano a bruciare anche il 50% in più rispetto ad un gatto dello stesso peso, ma altra razza.
- Insufficienza pancreatica esocrina: relativamente poco comune nel gatto, ma comunque possibile, l’insufficienza del pancreas esocrino porta a carenza degli enzimi deputati alla digestione. Inutile quindi aumentare la quantità di cibo, dato che il gatto non è in grado di digerirlo. La cura in questi casi, dopo la diagnosi, è l’aggiunta di enzimi alla dieta.
- Enteropatia cronica (IBD): è una patologia molto comune nel gatto. L’infiammazione cronica intestinale, dovuta a varie cause, porta a riduzione dell’assimilazione di nutrienti. In questo caso spesso le feci sono malformate, maleodoranti, molli e sono presenti altri sintomi come il vomito.
- Linfoma intestinale: nel gatto, il linfoma è una possibile prosecuzione dell’IBD, tanto che a volte sono patologie letteralmente indistinguibili dal punto di vista sintomatologico. Anche in questo caso, non prendono peso (e anzi spesso lo perdono) per via della forte infiammazione cronica, ovvero soffrono di un malassorbimento.
- Neoplasie: i tumori sono in grado di rubare calorie e nutrienti al gatto, portandolo a vivere una cachessia neoplastica. Non importa dove è localizzato, il tumore sottrae nutrienti al vostro gatto e per questo lo vedete mangiare molto e perdere peso.
- Insufficienza epatica grave: poco comune nel gatto, ma possibile. L’insufficienze epatica grave provoca un aumento del metabolismo importante, con conseguente perdita di peso.
- Insufficienza cardiaca grave: anche in questo caso la motivazione è metabolica. Per via di un cambio di metabolismo, il gatto può arrivare a bruciare anche un 30-40% in più di quanto normalmente necessario.
Quando il gatto è troppo magro?
Per capire se il vostro gatto è troppo magro, dovete imparare a palpare la zona del costato. Questo è l’unico punto, infatti, dove il gatto può essere valutato. Anche gatti magri possono avere un residuo di “pancetta”, soprattutto le femmine sterilizzate, chiamata “borsa primordiale” da alcuni. Inoltre, specialmente in gatti prima obesi, che abbiano perso peso rapidamente, è comune avere degli “avanzi” di pelle che possono confonderci.
Palpando invece il costato si è più precisi. Ecco come fare: controllate che il gatto abbia il sedere verso di voi, poi mettete le mani sul costato (sui due lati) e scorrete verso dietro, cercando di palpare le coste. Nel palpare le coste, vi renderete conto che possono essere molto difficili da sentire, per via del pannicolo adiposo nel mezzo. In questo caso il gatto è grasso. Se invece le coste si sentono, il gatto potrebbe essere troppo magro o giusto, a seconda di quanto le sentite pronunciate.
Come far ingrassare il gatto
Prima di tutto verificate che stia mangiando le giuste quantità di alimento, come spiegato sopra. Se il vostro gatto mangia le giuste quantità di cibo, controllate poi se sono presenti altri sintomi (aumento di urinazione, defecazione molle, vomito etc.) e fatelo presente al vostro medico veterinario.
Se con lui/lei concludete, facendo anche i necessari approfondimenti diagnostici, che non ci sono patologie in corso, quello che rimane da fare è aumentare le quantità di cibo, possibilmente privilegiando le proteine in modo che il vostro gatto aumenti la massa magra e non quella grassa.