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1 Luglio 2021
8:59

Perché il gatto graffia?

Le unghie sono uno degli strumenti di offesa e di difesa più importanti e più efficaci del gatto ma i graffi possono anche essere anche inferti come incidente in un gioco poco appropriato. Dietro ogni graffio ci sono delle emozioni che, se comprese, possono aiutarci a capire come evitare incidenti futuri.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Le unghie sono uno degli strumenti di offesa e di difesa più importanti e più efficaci del gatto, tanto da poter scatenare infezioni molto dolorose in chi venga colpito. Ma i graffi possono anche essere incidenti di gioco. Dietro ogni graffio ci sono delle emozioni che, se comprese, possono aiutarci a capire come evitare incidenti futuri.

Sono tre le armi distintive della capacità di difesa ed offesa del gatto: i denti, le unghie e la sua prestanza fisica. Questi tre ingredienti combinati insieme lo rendono un animale innocuo solo in apparenza perché in grado di trasformarsi in un piccolo ninja nel caso in cui le cose dovessero  complicarsi.

Una strategia per dettare distanze

Insieme al soffio – che è pura esibizione dei denti – e al ringhio, il graffio è una delle strategie più efficaci per tenere a distanza un interlocutore sgradito, non solo perché è doloroso – gli uncini dei gatti sono particolarmente taglienti – ma anche a causa delle conseguenze che può provocare a lunga distanza.

Cos'è la malattia da graffio di gatto

Malattia da graffio di gatto, infatti, è il nome di un'infezione molto fastidiosa che può essere contratta proprio attraverso le lacerazioni indotte dalle unghie e dal morso di un gatto infetto (e la maggior parte dei gatti domestici lo è, pur senza presentare sintomi di alcun tipo): la zona ferita diventa rossa, si gonfia e, se non si procede con cure specifiche, può sopraggiungere addirittura febbre, cefalea e ingrossamento dei linfonodi perché l'infezione debilita il sistema immunitario del contagiato.

Perché il gatto graffia o morde quando lo accarezzo?

Fortunatamente, la maggior parte delle volte un graffio superficiale, magari disinfettato, regredisce in pochi giorni. L'esperienza, però, può diventare un'occasione per interrogarci sul motivo che ha indotto il gatto a graffiare. Come al solito, quando si parla di comportamento è bene tenere presente che una certa manifestazione può essere motivata da più ragioni, a seconda dei soggetti coinvolti e del contesto.

Graffio per allontanare la mano

Molto spesso, il graffio viene usato dal gatto per decretare la fine di un'interazione che sta trovando fastidiosa o frustrante. E' quello che accade, per esempio, quando lo abbiamo accarezzato troppo a lungo o in maniera troppo invadente, non abbiamo letto i suoi sottili segnali di diniego e lui, per farsi capire con chiarezza, passa a maniere più rudi. Il questi casi l'emozione ricorrente è la frustrazione.

Graffio per evitare il contatto

Altre volte, il gatto è in grado di anticipare la nostra intenzione di toccarlo e, rigoroso nel suo desiderio di veder rispettata la sua integrità fisica, allunga una zampata preventiva proprio in direzione della mano – o a volte delle nostre gambe in avvicinamento – come a dire “non osare venire più vicino!”. Il gatto è irritato anche solo dall'ipotesi di essere invaso ed è meglio seguire i suoi suggerimenti.

Graffio per imporre distanza

Ma può anche capitare che un gatto diffidente o timoroso, nel tentativo di tenerci a distanza e non entrare in contatto con noi, fenda l'aria con i suoi artigli come avvertimento. In questo caso la sua emozione è legata alla paura e al bisogno di abbassare il livello di minaccia al quale si sente esposto.

Il graffio da gioco

Può inoltre capitare che il graffio sia l'esito di un incidente che può capitare mentre giochiamo con il gatto. Forse abbiamo portato le mani troppo vicine o addosso a lui in un momento di eccitazione oppure abbiamo provato a prendere un gioco proprio mentre lo stava afferrando lui. Per minimizzare la frequenza di questi inconvenienti è sempre bene giocare con oggetti legati ad una corda o ad un bastoncino, o comunque strutturati in modo che la parte rincorsa, bloccata, morsa, dal gatto sia diversa da quella su cui noi poggiamo le mani per manovrarli.

Mai punire un gatto che graffia

"Se punisco il gatto, lui capisce che non deve graffiarmi più?". Questa è una domanda ricorrente a cui esiste un'unica risposta: no. Come abbiamo già detto, graffiare è il modo che il gatto usa per esprimere un'emozione e le emozioni si provano, sorgono da dentro, non si possono comandare. Punirlo contribuirebbe solo a farlo sentire ancora più minacciato, più violato e ad esprimersi con maggiore veemenza.

Cosa fare se un gatto graffia?

Davanti un graffiatore incallito bisogna imparare a riconoscere le situazioni che provocano la sua reazione e cercare di non portarlo fino a quel limite. Nel frattempo si può lavorare per aumentare il suo senso di fiducia e di sicurezza per fare in modo che, nel tempo, sia lui a non sentire più il bisogno di ricorrere a certe strategie per affermare i suoi bisogni. Se il graffiatore incallito lo è per gioco, invece, la cosa più saggia è ripensare ai giochi che gli proponiamo o alle nostre modalità di interazione: magari siamo noi a muoverci male, senza saperlo.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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