I gatti sono animali molto sensibili e c'è bisogno di instaurare con loro un rapporto profondo per capirli a fondo e per costruire con loro una relazione di fiducia e rispetto reciproci. La comunicazione non verbale, quella fatta di posture, di gesti e vocalizzazioni è il principale strumento per farlo e anche quella che ci consente di interpretare i loro comportamenti.
Un gatto che attacca il pet mate entrando in una stanza è certamente un caso che che non va sottovalutato perché non è mai fine a se stesso ma è spia di un disagio più profondo che viene espresso anche attraverso la comunicazione non verbale. I motivi possono essere diversi: territorialità, senso di minaccia, paura, protezione del proprio spazio ma può essere anche legato alla sfera del gioco. Per capire i motivi è fondamentale prendere in considerazione sia il contesto, ovvero l'ambiente in cui il gatto è inserito, sia gli elementi della comunicazione non verbale.
Perché il mio gatto mi attacca?
Come anticipato, ci possono essere diverse ragioni per cui un gatto potrebbe sembrare aggressivo quando entra in una stanza. Tra le possibili spiegazioni ci sono:
Territorialità
I gatti sono animali territoriali, e una particolare stanza, magari la camera da letto del pet mate, potrebbe essere considerata parte del loro territorio. Quando un gatto entra in un territorio che percepisce come suo, potrebbe diventare difensivo o aggressivo nei confronti di estranei o di altri animali, incluso il pet mate in alcune circostanze.
Paura o sorpresa
Se il gatto entra in una stanza in modo inaspettato, o se è spaventato da qualcosa nella stanza, potrebbe reagire con aggressività. Potrebbe essere un rumore o un movimento improvviso, qualcosa che lo ha turbato o appunto colto di sorpresa, e l'attacco sarebbe quindi una conseguenza di questa paura o di questa sorpresa.
Problemi di salute
Il gatto potrebbe diventare aggressivo anche in casi in cui è ferito, malato o sperimenta qualche disagio fisico. In questi casi è possibile che cerchi un posto considerato sicuro per rintanarsi e leccarsi le ferite – letteralmente – e in questa condizione precaria potrebbe attaccare chi entra nella stanza o attaccare chi vi trova al suo interno.
Gioco
Infine, in alcuni casi, il gatto potrebbe reagire in modo aggressivo quando entra nella stanza in una dinamica che vede come di gioco. Essendo predatori, il loro modo di giocare potrebbe tradursi in agguati, balzi improvvisi e inseguimenti che culminano con attacchi.
Come capire se il gatto ti sta davvero attaccando
Analizzare il comportamento del gatto nella sua interezza è fondamentale per capire se ciò cui stiamo assistendo è un attacco vero e proprio, o una dinamica di gioco. Ogni gatto è un individuo con la sua personalità e le sue esperienze, e per comprendere al meglio le sue motivazioni e reazioni bisogna prendere in considerazione tutto.
Se, per esempio, il gatto tiene le orecchie basse, la coda sferza l'aria e il corpo è in tensione, e soffia o emette miagolii minacciosi, ci troviamo certamente di fronte a un gatto che sta attaccando – magari perché si sente minacciato o ha paura – mentre un gatto che balza all'improvviso fuori da un nascondiglio, in una sorta di "agguato", sta molto probabilmente giocando.
Come reagire all'attacco del gatto
La reazione migliore, davanti a un gatto che attacca per paura o minaccia, è lasciargli il suo spazio e allontanarsi, senza "ingaggiare". Urlare, sgridarlo o peggio ancora colpirlo farebbe danni irreparabili sul rapporto che si è creato con lui, oltre magari a spingerlo ad attaccare con ancora più decisione.
Rispettar il bisogno di spazio del gatto, lasciandolo quindi esplorare la stanza a suo ritmo, senza forzarlo a interagire, è una delle prime cose da fare. Anche esaminare la stanza stessa per capire se vi siano elementi che per lui rappresentano minacce, ed eliminarli, è utile, così come fornirgli, nella stanza, luoghi in cui possa nascondersi o riposare al sicuro.
Se il comportamento aggressivo del gatto è una costante, è bene poi prendere in considerazione l'ipotesi di consultare un veterinario o un comportamentalista felino per ottenere una consulenza specifica.