Perché il colugo della Sonda ha difficoltà a camminare a terra

L'animale mostrato nel video è un colugo della Sonda o galeopiteco (Galeopterus variegatus), un animale arboricolo che si muove con difficoltà al suolo per via del suo patagio che usa per planare tra gli alberi.

25 Dicembre 2023
10:09
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Nonostante l'animale mostrato nel video sembri quasi un alieno adattato a vivere su un altro mondo, non è frutto della fantasia di qualche scrittore, ma si tratta di un colugo della Sonda o galeopiteco (Galeopterus variegatus). Questo animale appare a disagio e si muove a fatica sul suolo poco coerente, per via dell'impedimento causatogli dal suo patagio, ovvero la membrana che usa per planare tra gli alberi, suo adattamento principale. Questi, infatti, sono animali esclusivamente arboricoli e non si avventurano mai al suolo: sono completamente adattati alla vita sugli alberi, sono ottimi arrampicatori, ma possono compiere solo piccoli balzi quando finiscono a terra, avendo grandi difficoltà in caso di terreni poco coerenti o privi di rami come quello in video.

La peculiare membrana di pelle, detta patagio, che si estende tra i loro arti posteriori e anteriori è certamente la loro caratteristica distintiva e per certi versi può ricordare quella dei pipistrelli, ma, ciò nonostante, questi animali non possono volare, ma si limitano a planare tra un albero e l'altro. Sono, tuttavia, in grado di coprire lunghe distanze quando decidono di lanciarsi con un balzo, coprendo anche oltre cento metri di lunghezza prima di atterrare, planando con leggiadria.

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Spesso vengono confusi con altri animali dal comportamento simile come gli scoiattoli volanti africani o i petauri australiani, ma di tutti i mammiferi capaci di planare, i colughi sono quelli con l'adattamento più estremo e il loro patagio si è evoluto per coprire la più ampia superfici possibile, compresi gli spazi tra le dita, che sono ricoperti da una membrana interdigitale. Nonostante la distanza geografica e filogenetica con queste altre specie, però, studi recenti hanno dimostrato che i geni che hanno portato all'evoluzione dei diversi patagi potrebbero essere gli stessi, già presenti, quindi, in un lontanissimo antenato comune a tutti questi piccoli mammiferi.

Lo stile di vita completamente arboricolo di questi misteriosi animali è così accentuato che persino i cuccioli appena nati passano il primo periodo della vita abbracciati alla madre, persino durante gli spostamenti aerei. Infine, i loro grandi occhi posti in avanti che gli conferiscono un aspetto alieno, sono l'ennesimo adattamento alla vita tra i rami: questi consentono non solo di avere una buona visione notturna, ma anche un'eccellente visione binoculare, utile in tutte le specie arboricole per calcolare bene le distanze tra una ramo e l’altro duranti i salti e le planate.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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