Se ancora oggi, dopo migliaia di anni, così tante persone decidono di vivere con un cane, dividere con lui perfino gli spazi più intimi come il letto o il divano e anche portarlo con sé in tantissime occasioni, ciò è dovuto in gran parte a una sua indiscutibile capacità: saper comunicare con noi e leggere le nostre emozioni e le nostre intenzioni e, allo stesso tempo, farci capire le sue.
Quante volte, ad esempio, avete visto il vostro cane, o altri cani, infilare il muso sotto la mano di una persona e sollevarla? Ma perché lo fanno?
La ricerca di contatto fisico è qualcosa di estremamente diffuso tra i cani, così come per la maggior parte degli animali sociali. Può avere tantissimi significati diversi e manifestarsi in una molteplicità di occasioni. Appartiene alle richieste di grooming l’infilare il muso sotto la mano, il polso o il gomito e sollevarlo con insistenza: il cane ci sta richiedendo esplicitamente di toccarlo. L’offerta di grooming d’altro canto può essere anche espressa in diversi modi, come ad esempio attraverso ampie leccate sulla faccia e in diverse parti del corpo.
Questo gesto appartiene ai segnali di pacificazione, come ha spiegato Francesco Cerquetti, istruttore cinofilo, in un articolo qui su Kodami. Si tratta di una serie di comportamenti che chiaramente ci dimostrano che sono ben disposti nei nostri confronti e che in quei momenti non solo possono accettare un contatto più stretto, ma anzi lo richiedono e ne hanno piacere. È questo il momento giusto per le carezze e il contatto fisico. È questo anche il motivo principale per cui è sempre meglio aspettare un attimo prima di accarezzare un cane: se infatti ne avrà piacere non esiterà a farcelo capire e saprà anche essere molto chiaro nel farlo.
I segnali di pacificazione fanno parte di una più ampia classe di comportamenti definiti “attività di spostamento”. Si tratta in pratica di comportamenti che hanno come scopo non solo evitare conflitti interni al gruppo, ma anche riportare serenità, fiducia e rinsaldare i rapporti. Se i segnali calmanti servono per abbassare la tensione e mostrare di non volere conflitti, quelli di pacificazione invece spostano attivamente l’interazione da una forma potenzialmente conflittuale ad una pacifica e amichevole.