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27 Marzo 2022
9:30

Perché il cane rigurgita?

Il rigurgito nei cani è un fenomeno frequente, che non va confuso con il vomito, in quanto è un'espulsione involontaria e passiva di cibo o liquidi. Di solito è associato a problemi dell’esofago e può avere diverse cause. Vediamo quali sono e cosa fare quando il cane rigurgita.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il rigurgito nei cani è uno degli episodi più frequenti e che desta maggior preoccupazione nei pet mate, a cui capita di trovare del cibo o del liquido rigettato. Non va confuso con il vomito, perché il rigurgito è un'espulsione involontaria e passiva di cibo o liquidi, che può avvenire o subito dopo il pasto o anche dopo diverse ore, mentre il vomito è accompagnato da contrazioni dell'addome. Inoltre, di solito il rigurgito è associato a problemi dell’esofago e può avere diverse cause. Vediamo quali sono e cosa fare quando il cane rigurgita.

Quali sono le differenze tra vomito e rigurgito?

Il rigurgito si distingue dal vomito perché l’espulsione di cibo, liquidi o saliva dall’esofago o dallo stomaco è passiva, cioè non è preceduta da ipersalivazione, conati o contrazioni addominali. Infatti il rigurgito è l’espulsione di sostanza da parte del cane che avviene in modo improvviso e senza coinvolgimento della muscolatura addominale, come invece avviene nel vomito. Il materiale espulso durante il rigurgito può essere del cibo digerito (se avviene diverse ore dopo il pasto) o non digerito di provenienza gastrica o anche solo del liquido chiaro e spesso schiumoso (di solito di origine esofagea).

Le cause di rigurgito nel cane

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Le cause di rigurgito sono diverse e possono essere congenite, e quindi manifestarsi fin dallo svezzamento, acquisite in seguito a una patologia o anche idiopatiche, cioè a causa-eziologia sconosciuta. Tra le più frequenti cause abbiamo:

  • megaesofago, una dilatazione dell’esofago;
  • esofagite, un'infiammazione dell’esofago;
  • ostruzioni esofagee meccaniche (restringimenti, corpi estranei, neoplasie);
  • ostruzione pilorica;
  • ernia iatale;
  • intussuscezione gastro-esofagea;
  • alterazioni del sistema nervoso e neuropatie periferiche;
  • infezioni, come botulismo e tetano;
  • avvelenamenti, come quello da organofosforici;
  • malattie parassitarie, come la spirocercosi;
  • patologie autoimmunitarie, come il Lupus;
  • patologie endocrine, come ipotiroidismo o Cushing.

Cosa fare se il cane rigurgita

Quando il cane rigurgita, consiglio nell'immediato di evitare di farlo bere e alimentare e, se possibile, assicurarsi che non ci siano residui di cibo rigurgitato in bocca, che potrebbero essere accidentalmente aspirati e provocare una polmonite ab ingestis. Controllate cosa ha rigurgitato e se all’interno ci sono corpi estranei, come pezzetti di plastica, ossa, parti di piante o simili, in modo da poterlo riferire al veterinario. In caso di rigurgito, occorre sempre chiamare il veterinario curante e prenotare una visita di controllo. Soprattutto se gli episodi sono ripetuti, è meglio effettuare delle indagini approfondite, accompagnate da radiografie e/o ecografie, per escludere patologie come il megaesofago o la presenza di corpi estranei o ostruzioni. Nei soggetti tendenti al sovrappeso o letargici sono fondamentali, oltre alle suddette indagini diagnostiche, anche delle analisi ormonali specifiche. Se invece siete abbastanza certi che il rigurgito sia dovuto a un avvelenamento o all’ingestione di un corpo estraneo, caso in cui il cane presenta anche sintomi di evidente abbattimento o dolorabilità, meglio correre quanto prima dal veterinario.

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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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