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28 Gennaio 2024
10:00

Perché il cane mangia l’erba del giardino, ma non il suo cibo?

È normale che il cane mangi l'erba, ma se rifiuta il suo cibo bisogna preoccuparsi: questo comportamento indica un malessere gastrointestinale e spesso è seguito da vomito.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Mangiare l’erba è un meccanismo atavico importante per il cane, che può avere diversi significati. Ad esempio, può mangiare l’erba come attività di sfogo di momenti di stress, oppure può farlo semplicemente perché gli piace il sapore. Se però il vostro cane mangia erba, ma rifiuta il suo cibo, la motivazione è un’altra: ha un malessere gastrointestinale e spesso questo comportamento è seguito da vomito.

Perché il cane mangia l’erba, ma non il cibo?

Se il cane mangia erba, ma non il suo cibo, alla base abbiamo un sintomo importante anche se estremamente vago: la nausea. La nausea è un sintomo fondamentale, da non sottovalutare appunto, ma non particolarmente indicativo di una specifica patologia. Possiamo avere nausea per tantissime cause diverse: indigestione, ma anche malattia renale cronica, infiammazione intestinale cronica (IBD), malattia epatica o persino dolore cronico di vario tipo.

Quale sia la ragione, quello che è certo è che il nostro cane sta mettendo in atto un meccanismo atavico di auto-pulizia. Ingerendo fibra vegetale, infatti, il cane cerca di calmare l’iperacidità gastrica e al medesimo tempo si auto-provoca il vomito, meccanismo che in ultima istanza serve all’organismo per allontanare sostanze ritenute nocive.

Perché il cane mangia l’erba e vomita?

Il cane utilizza l’ingestione di fibre vegetali come l’erba per auto-provocarsi il vomito e in questo modo svuotare il contenuto gastrico, inclusi eventuali sostanze nocive. In realtà, spesso quello che viene vomitato è materiale biliare proveniente dalla prima parte dell’intestino, subito dopo il piloro. Questo è il classico vomito giallino che i cani fanno a stomaco vuoto. A prescindere comunque dal contenuto, il vomito ha lo stesso significato, ovvero la nausea e il malessere.

È importante sapere inoltre che, anche se il vomito non avviene, il significato dell’ingestione di erba, soprattutto quando è frequente o compulsiva, è lo stesso. Non lasciate quindi che un comportamento come questo avvenga frequentemente senza prendere provvedimenti, perché è indicatore di un problema di base da riconoscere.

Cosa fare se il cane mangia l’erba frequentemente?  

Mangiare erba è comune nei cani, ma non per questo dobbiamo sorvolare sul fatto che sia un indicatore di malessere intestinale. Perché sì, è davvero molto frequente che i cani soffrano di malessere e nausea, per i motivi più diversi come abbiamo detto sopra.

Mangiare erba e vomitare, o anche solo mangiare erba, senza che ci sia vomito a seguire, dovrebbe quindi essere preso come una spia d'allarme. Il fatto di evitare il comportamento non migliora la causa di fondo. Al contrario, se il cane ha questo comportamento spesso, dobbiamo rimboccarci le maniche e portarlo a visita da un medico veterinario per iniziare degli approfondimenti.

In generale si comincerà con una visita clinica, con eventualmente delle prime analisi ematologiche e magari un’ecografia addominale. Se non emergono altre cause, vi verrà suggerito poi o un cambio di alimentazione direttamente dal medico veterinario di base oppure una visita nutrizionistica. In caso anche questo passaggio non vada a buon fine e il vostro cane si continui a sentire male, oppure dalle analisi emergano tratti suggestivi di particolari patologie, verrete indirizzati dal medico veterinario gastroenterologo, che vi aiuterà a proseguire il percorso diagnostico.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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