Ad alcuni cani piace davvero tanto dormire vicino alla porta di casa: c'è chi ama quel posto perché è fresco, chi invece lo sfrutta come punto di osservazione degli spostamenti della famiglia e inoltre c'è chi lo fa per una questione legata al proprio desiderio di tenere sotto controllo il territorio domestico, quasi convinto di dover fare da usciere e che per passare bisognerà chiedere conto a lui. Vediamo cosa spinge il cane a questo comportamento e, in base alle motivazioni che lo muovono, come comportarci nei suoi confronti.
Temperature e spifferi
Il primo, e forse più scontato, motivo che porta il cane a scegliere la porta d'ingresso per i suoi pisolini potrebbe essere legato alla temperatura ambientale. Molto spesso l'uscio è la zona della casa in cui c'è più circolo d'aria e per questo motivo, proprio nei mesi più caldi, potrebbe essere di particolare gradimento per i cani. Per sapere se è questo il motivo per cui il vostro cane dorme proprio lì, basterà osservare se vi sarà un cambio di comportamento con il passare dei mesi, quando arriverà l'autunno. Un altro indizio che ci potrebbe far pensare che non abbia interesse a controllare il territorio o le persone che si muovono all'interno della casa è anche la direzione in cui rivolge lo sguardo. Se il cane dorme rivolto verso l'interno e non bada ai vostri spostamenti, ma soprattutto se nei giorni più freschi si posiziona altrove, allora è lì sulla porta proprio per via degli spifferi.
Controlla la famiglia
In base alla disposizione delle stanze della casa, il cane potrebbe scegliere di dormire sulla porta anche perché quel preciso angolo dell'appartamento permette di tenere sotto controllo i movimenti di tutti i componenti della famiglia, indipendentemente dalla stanza in cui si trovano. Se il vostro cane di solito è uno di quelli che tende a seguirvi ovunque ad esempio, ha scelto quel posto forse perché gli permette di controllarvi con lo sguardo durante il riposto senza doversi per forza muovere. Il comportamento in sé non rappresenta in questo caso un problema, ma ci si può interrogare su quale sia la motivazione alla base della necessità di controllare i propri umani di riferimento. Potrebbe essere una questione legata alle motivazioni della sua razza o del suo mix di razze (magari è particolarmente protettivo e affiliativo e quindi vuole condividere ogni istante con i suoi umani ogni momento). D'altra parte però, potrebbe anche essere una questione emozionale legata ad un disagio o un'ansia che andrà a questo punto indagata e approfondita insieme ad un esperto.
Controlla il territorio
Molti cani, soprattutto quelli appartenenti a razze che generalmente hanno una spiccata motivazione territoriale, come ad esempio i Pastori Maremmani, tendono a scegliere questo luogo della casa perché rappresenta in un certo senso il recinto del proprio territorio.
Questi cani infatti, dal punto di vista genetico sono stati selezionati dall'uomo per svolgere un mestiere legato al controllo delle pecore e potrebbero decidere di voler lavorare anche se in realtà vivono in appartamento. Immedesimandoci in un cane da pastore, in effetti, non c'è nulla di strano nel controllare il recinto (che poi è la porta di casa, ma a loro non importa), magari impedendo di entrare o uscire a chi tenta di passare.
Questo comportamento generalmente comincia a manifestarsi con l'arrivo della preadolescenza o dell'adolescenza del cane e, con il passare del tempo potrebbe, senza un'adeguata guida, creare qualche preoccupazione o disagio ai suoi familiari e ai loro ospiti. Se vivete questo tipo di esperienze con il vostro cane, non esitate a contattare un istruttore cinofilo, il quale vi guiderà in un percorso dando al vostro cane gli strumenti per svolgere il suo compito senza che rappresentino un problema per la vita in ambiente domestico.
Per ridurre il rischio che questo accada e prevenire l'insorgere di problematiche riguardanti il controllo delle entrate, il consiglio è (fin dal momento dell'adozione) quello di non posizionare la cuccia in un luogo che favorisca questo comportamento (vicina all'entrata o in un luogo da cui possa vederla), evitando così di indurlo a pensare che siamo noi a delegargli questo compito.
Vuole uscire
Alcuni cani potrebbero aver scelto la strategia di posizionarsi davanti alla porta per ricordarvi che devono uscire. Ci sono diversi modi in cui ci fanno notare qualcosa, e uno di questi è proprio la loro disposizione nello spazio. Se vedete che si posiziona in quel luogo proprio quando ha necessità di andare in passeggiata, il consiglio è quello di assecondare i suoi bisogni: in fin dei conti i nostri cani sono amici che vivono con noi e più sapremo riconoscere i loro segnali, più la nostra amicizia sarà profonda.
Non vuole che usciamo
Alcuni cani, infine si posizionano sull'uscio quando cominciamo a prepararci per uscire, non appena capiscono che stiamo uscendo senza di loro. Basta che indossiamo gli abiti per andare al lavoro o prendiamo le chiavi della macchina o anche qualche piccolo gesto che non ci accorgiamo nemmeno di compiere, per far sì che loro sappiano che nelle prossime ore staranno a casa da soli. A questo punto, alcuni cani particolarmente determinati, potrebbero dormire (o fingere di dormire) davanti all'uscio per impedirci il passaggio.
Se si tratta di un cane che non manifesta disagi comportamentali, se non un po' di irriverenza come in questo caso, potrete sdrammatizzare la situazione e riderci su. Se invece la situazione si facesse più complessa e il suo desiderio di tenerci con lui diventasse più manifesto e morboso, il consiglio è sempre quello di rivolgersi a un istruttore cinofilo che saprà aiutarvi ad uscire insieme da questo disagio.
Cosa fare se il cane dorme davanti alla porta?
La prima cosa da fare se il vostro ha questa tendenza è cercare di comprendere l'origine del comportamento. Se si tratta di questioni climatiche infatti, non rappresenta assolutamente alcun problema e potrete anzi aiutarlo spostando la sua cuccia in un luogo che possa dargli benessere anche nei mesi più caldi. Se invece dovesse far parte di un insieme di comportamenti legati al controllo del gruppo o del territorio, soprattutto se interferissero con il benessere dell'animale e il normale svolgimento delle giornate, sarà invece necessario rivolgersi a un educatore o a un istruttore cinofilo.