18 Gennaio 2024
17:36

Perché i pidocchi infestano le nostre teste?

I pidocchi sono insetti parassiti che si nutrono del nostro sangue, abitano sui capelli e possono infestare un'intera testa in pochissimi giorni. Ma come fanno a passare da una testa all'altra? Come ci accorgiamo di averli e come possiamo eliminarli?

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“Pidocchi” basta sentirli nominare per iniziare a sentire prurito. E se vi dicessi che anche sulla tua testa, proprio in questo momento, potrebbe esserci in corso un'infestazione di pidocchi? Ma come ci si può accorgere di un’infestazione di pidocchi prima che sia troppo tardi? E se ormai siamo infestati, come possiamo fare per liberarcene?

Se pensate che per beccarsi i pidocchi bisogna essere sporchi e poco attenti all’igiene, sappiate che vi state sbagliando di grosso. In realtà il pidocchio è un insetto molto democratico e se ne infischia di quante volte vi lavate al giorno, del vostro status sociale o di quanti soldi avete in banca. Basta che abbiate sangue in corpo e a loro va più che bene. Senza di noi che siamo il loro nutrimento, infatti, morirebbero in appena 2-3 giorni.

Come passano i pidocchi da una testa all'altra?

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La trasmissione avviene tramite contatto diretto con persone già infestate. Ma come fanno a passare da una chioma all’altra? Saltano? Volano? Nient’affatto. In realtà i pidocchi né posseggono ali, né sono in grado di saltare, ma passano da una testa all’altra semplicemente camminando, oppure tramite la condivisione di oggetti personali come pettini, cappelli o federe.

La loro agilità nel muoversi sui capelli è dovuta alle loro zampe che con l’evoluzione si sono adattate perfettamente alla forma del capello umano.Posseggono una sorta di artiglio che, stringendosi contro il tarso, forma sulle loro zampette delle vere e proprie pinze con cui possono arrampicarsi comodamente lungo il fusto del capello.

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Per beccarsi i pidocchi quindi, bisogna stare molto, molto vicini a un individuo infestato. Non a caso la pediculosi (così si chiama l’infestazione da pidocchi) colpisce soprattutto i bambini che rispetto a noi adulti non si fanno troppi scrupoli a stare a contatto molto stretto uno con l’altro: pensate ad esempio a un normale pomeriggio al parco o a una giornata tipo a scuola. Quando un pidocchio raggiunge una nuova testa poi, l’infestazione avviene molto rapidamente. La femmina, già dopo 24 ore dall’accoppiamento è in grado di deporre fino a 6 uova al giorno. Dopo averle deposte le attacca alla base dei capelli con una sorta di colla contenente cheratina che produce con la saliva. A queste uova, che prendono anche il nome di lendini, basterà il calore della nostra cute per schiudersi, e ciò avverrà in appena una settimana.

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Lendini

Perché i pidocchi si attaccano ai capelli?

Ma perché colpiscono solamente i capelli e non tutto il corpo come ad esempio avviene per le cimici dei letti? La risposta sta nell’evoluzione umana. Anticamente infatti, i nostri antenati primati, possedevano la peluria su tutta la superficie corporea ed era quindi possibile per i pidocchi banchettare su tutto il nostro corpo. Con il tempo però abbiamo perso sempre più peli e questi insetti si sono ritrovati confinati sulla nostra testa. “Ma mica abbiamo peli solamente in testa!” – starete pensando.

E infatti, se proprio dobbiamo essere precisi, i pidocchi non abitano solamente le nostre teste.Quando parliamo di pidocchi ci riferiamo generalmente alla specie Pediculus humanus, sottospecie capitis (il pidocchio della testa appunto). Esistono però anche i pidocchi del pube, i cugini che, invece di essere rimasti confinati nei capelli, si sono adattati a vivere nel pube o, più raramente, nei peli del petto e delle ascelle. Il nome scientifico di questa specie è Pthirus pubis, ma sicuramente l’avrete già sentito chiamare con il nome di piattola. La piattola è molto simile al pidocchio del capo ma presenta alcune differenze: ha una forma più piatta e schiacciata (da qui il nome piattola) e possiede sulle zampe, delle pinze adatte ai peli grossi e spessi delle zone in cui vive. Proprio per questo non troverete mai una piattola sui capelli o un pidocchio del capo sul pube: ad ogni specie i suoi peli!

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Una piattola (a sinistra) e un pidocchio della testa (a destra)

Come ci si accorge di avere i pidocchi?

Ma se malauguratamente dovessimo prendere i pidocchi, come facciamo ad accorgercene? Abbiamo una brutta notizia per voi: se sentite prurito in testa è già troppo tardi, vuol dire che l’infestazione è già in corso da diverse settimane. La comparsa dei primi sintomi, come prurito e arrossamento, avviene infatti dopo 5 settimane circa. Individuarli non è facile, ma con uno sguardo attento e l’ausilio di un pettine a denti molto fini (esistono dei pettini appositi) possiamo scovare i pidocchi quando sono ancora pochi ed eliminare le uova prima che si schiudano. E a proposito di pettini anti-pidocchio, ne sono stati trovati alcuni persino nella tomba di Cleopatra? Due pettini d’oro dai denti finissimi, lasciati a Cleopatra per il suo viaggio nell’aldilà, così da potersi difendere dai pidocchi anche dopo la morte. Questo fa capire come la pediculosi sia in realtà un problema che ci accompagna da sempre. Ne sono stati trovati alcuni esemplari persino in diverse mummie preistoriche! Niente paura però, se ne può uscire. Cleopatra se li sarà anche portati nell’aldilà ma noi oggi siamo in grado di debellarli.

Come eliminare i pidocchi

Per fortuna esistono diversi tipi di farmaci molto efficaci, come ad esempio gli shampoo o le lozioni a base di permetrina o tetrametrina, delle sostanze insetticidi. Purtroppo però che questi rimedi possono uccidere i pidocchi adulti, ma non possono eliminare le uova! Per questo motivo è importante che dopo il trattamento vi armiate di pettine e pazienza, per eliminare manualmente fino all’ultimo uovo rimasto. Altrimenti in breve tempo saremo punto e a capo. In casi estremi si può anche ricorrere a cicli di antibiotici, che agiscono direttamente sul nostro sangue, rendendolo nocivo per i pidocchi.

I pidocchi sono pericolosi?

I pidocchi della testa generalmente non sono pericolosi, si limitano a causare irritazione, prurito e in alcuni casi infezioni della pelle. Il discorso cambia per i pidocchi del corpo, una particolare sottospecie molto meno diffusa. Il nome completo è Pediculus humanus corporis, e invece di abitare i nostri peli può infestare i nostri vestiti. Pur essendo morfologicamente identico al pidocchio della testa, il pidocchio del corpo è molto più pericoloso e può diffondere malattie come il tifo, la febbre delle trincee e la febbre ricorrente. Generalmente si trova in condizioni di scarsa igiene e sovraffollamento. È molto diffuso, per esempio, in zone di guerra, dove infatti può diventare un rischioso vettore di malattie.

I pidocchi degli animali

Anche gli animali hanno i pidocchi ma fortunatamente, di solito, non possono trasmetterli a noi umani e viceversa. Infatti, nonostante esistano moltissime specie diverse di pidocchi, solamente i 3 di cui vi abbiamo parlato infestano l’uomo.

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Pidocchio della colomba

Tutti gli altri si sono evoluti per sopravvivere su altri tipi di pelurie o piumaggi specializzandosi su una singola specie ospite.
Insomma, ad ogni pelliccia il suo pidocchio.

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Pidocchio del gatto
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