Leoni e iene sono due dei principali carnivori presenti nella Savana africana. Vanno a caccia delle stesse prede e competono per occupare lo stesso territorio, per questo sono "acerrimi nemici". Spesso, quando un leone incontra una iena isolata, tende persino ad ucciderla proprio per eliminare il più possibile il potenziale competitor dal proprio areale. Tuttavia, raramente un leone si ciba delle carni della iena che ha ucciso. Perché dunque i leoni non mangiano le iene? Le ragioni sono diverse.
Innanzitutto, raramente i predatori posti all'apice della piramide alimentare vanno a caccia di altri predatori alfa per mangiarne la carne. Questo non accade solo in Africa, ma anche in altre regioni del mondo. Rispetto agli erbivori, questi animali sono infatti poco nutrienti e, soprattutto, possono contenere all'interno del loro corpo un'abbondanza di sostanze nocive.
Si tratta del fenomeno del bioaccumulo: è il processo attraverso il quale diverse sostanze tossiche o inquinanti, presenti nelle prede in minor quantità, si accumulano attraverso l'alimentazione nel corpo dei grossi carnivori. Ciò rende alcuni predatori dei "piccoli depositi" di sostanze pericolose, come il mercurio nei pesci per esempio, che rende ad un altro carnivoro controproducente cibarsi della carne di un suo competitor.
Perché i leoni non attaccano le iene?
Solitamente, leoni e iene hanno una struttura sociale molto complessa, formata da branchi e da un insieme di famiglie che si aiutano a vicenda per mantenere sotto controllo una determinata zona o per andare a caccia. Visto che entrambe le specie vivono all'interno dello stesso territorio e spesso si cibano delle stesse prede è naturale pensare che i leoni vadano in giro per la savana andando alla ricerca di eventuali iene da eliminare.
Per quanto a volte è possibile vedere dei leoni attaccare delle singole iene, distaccate dal loro gruppo, in verità questi grandi felini non sono però abituati a combattere contro gli altri predatori poiché è estremamente pericoloso affrontarli senza un adeguata strategia. Inoltre, i gruppi di iene sono molto più numerose rispetto i branchi dei leoni (20 individui contro una media di 10 esemplari) e sono molto aggressivi. Solo quando si trovano dinnanzi ad una preda appena abbattuta o nei pressi di un bacino d'acqua, durante la stagione secca, le due specie si affrontano direttamente, risolvendo i loro attriti con qualche scaramuccia.
Questo non deve però farci credere che entrambe le specie non cerchino di limitare le azioni dell'altra. Anche le iene, quando si trovano davanti a un leone isolato, provano ad allontanarlo minacciosamente o ad accerchiarlo per ucciderlo, mentre quando percepiscono l'odore del sangue fanno di tutto per raggiungere la preda prima dei leoni o eventualmente per scacciarli dalla risorsa, tramite il mobbing, una forma di comportamento di disturbo che rende impossibile per la vittima continuare a restare in un'area.
I leoni non mangiano le iene anche per una ragione strettamente pratica: ucciderle è molto più difficile rispetto a scacciarle o a cacciare un'altra preda. E a differenza degli erbivori, le iene affrontano i loro assalitori in gruppo più frequentemente. Essendo le iene poi povere di grassi, i leoni non riuscirebbero neppure a soddisfare la propria fame mangiandone una. Nel farlo, infine, corrono il rischio d'infettarsi visto che le iene, a differenza di molti altri predatori della savana, sono saprofagi e mangiano le carogne in elevato stato di decomposizione, colme di batteri e parassiti.
Chi vincerebbe in uno scontro fra leone e iene?
Questi animali si incontrano spesso nella savana e in un costante confronto psicologico si affrontano da lontano, tramite i versi, gli sguardi e rapide spedizioni che minacciano la salute dei rispettivi cuccioli. Gli scontri fisici veri e propri accadono raramente perché la posta in gioco è troppo alta e in generale gli animali preferiscono risparmiare le forze per rispondere agli attacchi, riprodursi e trovare del cibo.
In determinate situazioni estreme, tuttavia, è possibile che questi due grossi carnivori accettino la battaglia o siano costretti a confrontarsi per il bene della propria famiglia. Avviene durante le stagioni più difficili dell'anno in cui la siccità rende ancora più preziose le sponde di ciascuna pozza d'acqua o la ricerca di cadaveri di animali morti di stento.
Per comprendere chi vincerebbe in uno scontro dobbiamo in ogni caso ricordarci che ogni conflitto è differente e che possiamo immaginare almeno quattro scenari.
Nel primo scenario, quando vediamo in contrapposizione due folti gruppi di iene e leoni, è molto probabile che gli animali si minaccino a vicenda e che magari nasca qualche piccola lotta senza un grande spargimento di sangue. Difficilmente si andrà ad osservare in queste situazioni una battaglia vera e propria, poiché l'elevato numero di nemici fa sì che anche i gruppi più grandi prediligano arretrare. È quello che succede spesso quando i leoni uccidono una preda. Dopo aver iniziato a mangiare, spesso vengono interrotti dalle iene che ,con il passare del tempo, diventano sempre più minacciose finché i leoni strappano gli ultimi brandelli di carne da portare ai cuccioli e decidono di allontanarsi.
In un altro caso, quando un singolo leone si trova circondato dalle iene si rende conto subito di essere in pericolo e prima di venire attaccato cerca di sfuggire all'accerchiamento visto che un eventuale assalto si concluderebbe molto probabilmente con la sua morte. Lo stesso si verifica quando è una singola iena a trovarsi circondata dai leoni.
Cosa succede invece quando un singolo leone incontra una iena isolata, in mezzo alla savana? E' una domanda molto difficile a cui rispondere, poiché le variabili che intervengono in un eventuale scontro sono numerose. Bisogna considerare per esempio l'atteggiamento dei due animali, le varie possibilità di fuga, la differenza di forza, la predisposizione dei due predatori ad affrontare l'altro, eccetera.
Da un punto di vista strettamente anatomico, in apparenza sarebbe in vantaggio il leone visto che è più grosso e mediamente più potente. Anche la iena tuttavia presenta un morso capace di provocare danni ingenti ed essendo più leggera (una sessantina di chili per le femmine contro le centinaia del leone) può risultare anche più agile e scattante nel breve periodo. In uno scontro 1 a 1 è dunque difficile prevedere chi vincerà seppur i leoni abbiano in partenza una leggera probabilità in più di risultare vincitori, dovuta alla stazza.
Uno scontro fra predatori poi non prevede per forza l'abbattimento dell'avversario: i conflitti fra grossi carnivori si concludono infatti spesso con la fuga dello sconfitto o con una richiesta di pace.
È anche possibile poi che i due animali, messi alle strette, continuino a minacciarsi senza aggredirsi fisicamente, per le ragioni sopraesposte e per il rischio di ferirsi durante il combattimento.
Le iene mangiano i leoni?
A differenza dei leoni, che non attaccherebbero mai le iene per procacciarsi del cibo, queste ultime talvolta aggrediscono i branchi dei grossi felini per rapirne i cuccioli. Inoltre, in uno scontro che è stato ripreso dalla fotografa Verna Poorbaugh, è stato accertato che le iene possono attaccare i leoni isolati non tanto per scacciarli ma per utilizzarli come fonti di cibo.
Infine, quando incontrano i resti appartenuti a qualche vecchio leone morto, essendo saprofaghe le iene si cibano del cadavere: sono animali propensi a mangiare la carne degli altri carnivori e considerando la stazza di un leone, rispetto a quella di una iena, ci si rende facilmente conto che il primo presenta più carne e grasso con cui soddisfare la fame degli altri predatori.
Inoltre, il sistema digerente delle iene è molto più adattato rispetto a quello dei leoni a impedire una proliferazione batterica dovuta all'alimentazione. Avendo poi uno stomaco in grado di sbriciolare le ossa e di digerire la carne dei cadaveri in putrefazione grazie all'elevata acidità, le iene hanno meno problemi d'intossicazione alimentare e hanno anche un sistema escretore efficiente, capace di eliminare le eventuali tossine assunte mangiando la carne degli altri predatori.
Le ragioni che spingono le iene a cacciare i leoni, infine, sono anche collegate alle strategie di controllo del territorio poiché, uccidendone i cuccioli, questi animali si assicurano una maggiore prosperità nel futuro.