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17 Marzo 2024
9:00

Perché i gatti sterilizzati scappano di casa?

Anche i gatti sterilizzati si allontanano da casa. Non stanno, però scappando: lo fanno perché hanno la tendenza innata a perlustrare il territorio, per poi tornare nella loro "tana"

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Molte persone pensano che i gatti, una volta sterilizzati, non scapperanno più da casa quando, in realtà, continueranno ad allontanarsi. Il motivo è che non lo fanno per scappare ma perché hanno la tendenza innata a perlustrare il territorio.

Il nostro modo di vedere le cose da una prospettiva umana ci porta a pensare all'idea di fuga ma dal punto di vista del micio, che sia sterilizzato/castrato o meno, le cose non stanno affatto così. I gatti, infatti, sin dalla terza settimana di vita, hanno la tendenza innata ad alternare perlustrazioni del territorio con ritorni in tana: stabilmente e per più volte al giorno.

Questo significa che, eletta a “tana” la casa della famiglia umana, al micio viene spontaneo, innato appunto, tornarci sistematicamente dopo aver perlustrato i dintorni. E non ci sono revoche a questo dettato etologico.

I motivi per cui un gatto sterilizzato si allontana da casa

Gli allontanamenti, quindi – e non le fughe – fanno parte del normale repertorio comportamentale di qualunque gatto abbia una motivazione perlustrativa ed esplorativa sana, ben sviluppata e orientata. I gatti che insistono per uscire non sono gatti che cercano la “fuga”, sono gatti che cercano di esprimere la loro insopprimibile, normalissima motivazione a gestire un territorio esterno alla “tana”, prevedendo sempre un ritorno a casa. Questo accomuna tutti i gatti: l’unica differenza nei gatti attivi sessualmente è che questi possono – ma non è detto – manifestare assenze più prolungate e un raggio di azione più ampio.

I motivi che spingono un gatto sterilizzato a perlustrare i dintorni sono legati alla necessità di controllare e di gestire il territorio circostante, a quella di esplorare, di cacciare, di giocare, di stare al sole e, in alcuni casi, anche di intrattenere rapporti sociali amichevoli con altri animali o con i nostri stessi vicini.

Se il gatto non fa rientro, le ipotesi possono essere tante: potrebbe aver deciso di cambiare “tana” e trasferirsi da un’altra famiglia (accade se quella in cui vive non lo fa sentire sufficientemente sicuro), potrebbe essere trattenuto da dispute territoriali che impongono la sua presenza oppure potrebbe essersi addentrato in locali e cantine rimanendoci poi chiuso. Potrebbe essersi ferito o potrebbe essere stato coinvolto in un incidente ma potrebbe anche aver incontrato qualcuno che, fraintendendo i suoi bisogni, lo sta trattenendo nella convinzione di averlo in questo modo soccorso.

I rischi della fuga dei gatti sterilizzati

Normalmente, un gatto impara con l’esperienza a muoversi all’estero, a riconoscere e ad evitare i pericoli, a sapere quale zona è più a rischio e quale offre più opportunità e mantiene una memoria straordinaria per gli eventi o le persone che in passato gli hanno creato maggiori difficoltà. I gatti con maggiori competenze pratiche, sociali, ambientali, quindi, sono proprio quelli che più spesso vediamo in giro e questo indipendentemente dal loro stato riproduttivo.

Maggiori rischi li corrono i gatti che, usciti fortuitamente da casa ma senza una frequentazione quotidiana dell’ambiente esterno, si ritrovano ad affrontare un contesto che conoscono poco, all’improvviso e senza la gradualità indispensabile all’apprendimento di strategie utili. Questi gatti potrebbero prendere decisioni impulsive e rischiose come attraversare una strada senza sincerarsi che sia libera, nascondersi in scantinati e cantine da cui sarà poi difficile recuperarli oppure salire su alberi in cerca di riparo, senza poi riuscire a scendere a causa di carenti abilità motorie.

Cosa fare se un gatto sterilizzato scappa di casa

Chiarito, dunque, che un gatto non “scappa di casa” è comprensibile come non sia sempre necessario fare qualcosa in proposito. Se il micio esce abitualmente e sa muoversi con competenza nei dintorni, non c’è ragione di pensare che stia “scappando” ma sta, semplicemente, mettendo in atto uno schema comportamentale antico quanto la specie stessa.

Nel caso in cui il micio viva esclusivamente in casa ma riesca accidentalmente a sgattaiolare fuori dall’uscio, si può uscire a cercarlo, ben sapendo che le ricerche sono più fruttuose o nei minuti immediatamente successivi all’uscita oppure la sera tardi, quando le urla urbane si acquietano e il gatto si sente meno minacciato dalla baraonda soverchiante di stimoli.

Se il gatto decide di trasferirsi altrove, invece, si hanno due strade: accogliere la sua scelta (è dura da accettare per noi ma a volte è la soluzione migliore per il micio) o cercare di convincerlo a fare marcia indietro. Ma come? L’unico modo efficace è aver cura di risolvere i disagi che hanno causato il suo allontanamento, onde evitare che dopo un po’ decida di nuovo di allontanarsi.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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