Acciambellati, sdraiati sulla schiena pancia all’aria, adagiati su un fianco: chi convive con un gatto sa bene che a seconda del momento della giornata, dello stato d’animo e anche della temperatura dell’ambiente in cui vive è possibile trovarlo nelle posizioni più disparate, alcune decisamente buffe, altre entrate ormai a far parte dell’iconografia di questo affascinante e per molti versi ancora misterioso animale.
Postura e movimenti sono, per i gatti, un modo molto efficace di comunicare. A seconda della loro posizione, infatti, si può capire se sono rilassati o in allerta, se sono in modalità gioco o caccia o se di contro stanno riposando, se hanno paura o se sono contenti.
Quando un gatto assume una posizione finalizzata al riposo, può scegliere posture differenti a seconda dello stato d’animo. La posizione “a pagnotta” è una delle più facilmente riconoscibili e frequenti: il gatto è accucciato, con la pancia appoggiata a una superficie, la testa eretta e le zampe ripiegate e nascoste sotto il corpo. Una postura che il felino assume per due motivi principali, la comodità o la necessità di preservare il calore corporeo.
A suo agio e pronto per dormire
La posizione “a pagnotta” ricorda, per certi versi, ciò che gli umani fanno quando assumono una posizione comoda per dormire, come per esempio raccogliersi su un fianco. Nel caso del gatto, sistemarsi in questo modo indica che si sente al sicuro e a suo agio, e che potrebbe essere in procinto di schiacciare un pisolino. Soprattutto se sbatte lentamente le palpebre o tiene gli occhi chiusi: in questi casi è molto probabile che il gatto si senta particolarmente rilassato e sia pronto a passare al riposo vero e proprio.
Per preservare il calore corporeo
Un altro motivo per cui il gatto piega le zampe sotto il corpo è per preservare il calore corporeo: se in estate, o comunque quando fa molto caldo, tende a sdraiarsi su un fianco o comunque a distendersi il più possibile, così da disperdere il calore e regolare la temperatura, di contro in inverno o quando ha freddo è più facile e frequente vederlo appallottolarsi e “raccogliersi” su se stesso per lasciare esposta meno superficie corporea possibile. E così accade anche quando assume la posizione “a pagnotta”: le zampe ripiegate e nascoste sotto il corpo lo aiutano a conservare calore.
Rilassato, ma vigile
Il discorso cambia leggermente quando il gatto assume la posizione "a pagnotta", tenendo però le zampe rivolte in avanti e nascoste sotto il corpo. In questo caso si parla anche di "posizione della sfinge", e sta solitamente a indicare che il felino è rilassato, ma vigile: solitamente tiene gli occhi aperti e osserva l'ambiente circostante, pronto ad alzarsi – e anche a scattare – se individua qualcosa di suo interesse.