Fantastico bilanciere per permettere acrobazie aeree e funanboliche, la coda del gatto è forse l'emblema di questo animale, uno dei suoi tratti più caratteristici, quello che non manca mai di essere raffigurato e raccontato, forse proprio grazie alla sua forza comunicativa.
La psicologia ingegua – cioè quella che si rifà ai racconti, al senso comune, alla cultura popolare – ci ha insegnato sin da bambini che la coda del gatto si muove e si posiziona in maniere differenti, conducendo significati che abbiamo imparato ad interpretare vivendo insieme, mentre altri ce li svela via via la ricerca scientifica.
Prima di passare in rassegna ad una serie di "posizioni tipo", tuttavia, è bene ricordare che il movimento o la posizione della coda, di per sé, ci dicono poco se non impariamo a rapportarli con il resto della comunicazione non verbale del gatto.
La coda alta e dritta
La coda che si erige alta, perpendicolare alla colonna vertebrale, magari mentre il gatto è in movimento verso un altro individuo con fare esplorativo, indica una certa confidenza e una predisposizione d'animo all'incontro e allo scambio sociale.
La coda “a punto interrogativo”
A volte, si presenta perpendicolare alla schiena ma ricurva, come a formare un punto di domanda. Anche in questo caso il gatto è ben disposto socialmente, quasi giocoso e non è improbabile che poco dopo si offra ad uno scatto o ad una piccola rincorsa.
La coda dritta e gonfia
La coda è dritta e ingrandita dal pelo eretto può indicare uno stato di rabbia, se associato all'inarcazione della schiena e un'espressione minacciosa del volto; ma, soprattutto nei soggetti giovani, potrebbe anche essere legata ad uno stato di eccitazione momentaneo, magari per un gioco particolarmente coinvolgente.
La coda bassa e perpendicolare al suolo
Una coda tenuta bassa e perpendicolare al suolo, soprattutto se accompagnata da un baricentro basso, delle orecchie inquiete ed un'andatura incerta, suggerisce uno stato di allerta. Magari il micio ha avvertito un pericolo da cui sta valutando di allontarsi o, semplicemente, è incerto su quanto stia accadendo attorno a lui. Se il corpo è morbido e il gatto è rilassato, invece, la coda sottolinea la neutralità del suo stato d'animo.
La coda tra le gambe
La coda tenuta tra le zampe posteriori è inequivocabilmente associabile ad uno stato di paura così come una coda tenuta ben aderente al tronco, magari mentre il resto del corpo è accovacciato. In questo caso l'intenzione del gatto è proteggerla.
La coda “a frusta”
A volte è possibile notare che il gatto sembra tenere la coda ferma, se non fosse per la seconda metà o la punta, che si agitano nervosamente. In questi casi, il gatto segnala un certo livello di attivazione emozionale che potrebbe essere collegato o ad uno stato di nervosismo crescente – magari lo abbiamo accarezzato troppo a lungo – oppure dell'interesse attivo, come la vista di una potenziale preda che non ha ancora deciso se avvicinare o meno.