Chiunque abbia ricevuto almeno una volta una “leccatina” da parte di un gatto se n’è accorto: i nostri amici felini hanno una lingua ruvida, a differenza dei cani, che l’hanno invece liscia. Questa caratteristica è tanto peculiare quanto utile per i gatti: è ruvida perché serve loro non solo a selezionare il cibo e spingerlo in gola, ma anche per pulire il mantello, rimuovere pelo morto e parassiti.
Com’è fatta e a cosa serve la lingua dei gatti
La lingua del gatto è dotata di papille filiformi che ricordano degli uncini ricurvi. Questi uncini sono più corti nella zona della punta, per poi assumere una maggiore lunghezza nella parte faringea, in modo tale che il cibo e l'acqua vengano direttamente direzionate verso la gola. Queste papille sono frutto dell'evoluzione della lingua dei grossi felini e sono formate da cheratina, la stessa proteina di cui sono fatti unghie e capelli, e vengono anche impiegate per lisciare la pelliccia come se si trattassero dei denti di un pettine.
La lingua nel gatto non serve dunque soltanto a “direzionare” il cibo e a sezionarlo al meglio (ricordiamo che i gatti sono predatori, e in natura si nutrono appunto di prede cacciate) ma anche una funzione igieniche, poiché gli permette di lavare via lo sporco da pelo, scacciare eventuali parassiti e liberarsi di pelo morto e particelle di cute. Attraverso la toelettatura, il cosiddetto “grooming”, i gatti inoltre regolano la loro temperatura, raffreddandosi in caso di grande caldo e assorbendo la vitamina D dal pelo quando si espongono al sole.
A tutto questo si aggiunge ovviamente la funzione di organo di senso: le papille filiformi sono centri del gusto, perché sulla superficie degli uncini si concentrano le molecole che permettono al gatto di riconoscere i sapori e dunque il cibo di cui si nutre.
Com’è fatta e a cosa serve la lingua dei cani
La lingua dei cani, di contro, è coperta da uno strato di mucosa, e svolge molte funzioni, non solo quella di rilevare il gusto (i cani, d’altronde, hanno molti meno recettori rispetto agli esseri umani). Per loro è fondamentale per la “manipolazione” del cibo, per la masticazione e per spingere il bolo alimentare giù nell’esofago. È un organo molto sensibile, e come nei gatti ha anche un’importante funzione legata alla termoregolazione, dato il fatto che è un organo molto vascolarizzato e consente la dispersione del calore eccessivo: quando un cane ha caldo, è frequente vederlo abbassare la lingua e respirare rapidamente attraverso la bocca, permettendo così di dissipare il calore attraverso l'evaporazione della saliva.
Per l’igiene personale, rimuovendo tramite leccamento sporco, detriti e peli morti. La saliva del cane contiene inoltre enzimi che possono aiutare a prevenire infezioni in caso di ferite. Con la lingua, inoltre, i cani “esplorano” l’ambiente raccogliendo informazioni.
Perché la lingua dei gatti e quella dei cani sono diverse?
Come detto, nei cani e nei gatti la lingua ha conformazione molto diversa, principalmente per ragioni evolutive. Secondo alcuni biologi, gli antenati dei gatti che oggi convivono con gli esseri umani avrebbero ottenuto maggiori vantaggi evolutivi rispetto ad altre specie, come i cani, introducendo il gesto della toelettatura come forma di difesa nei confronti dei parassiti o per migliorare le proprie chance riproduttive. Altri invece affermano che i gatti abbiano assunto questo comportamento come comportamento antistress, utile ad abbassare i livelli di adrenalina nel sangue.
Nei cani, invece, la lingua viene usata meno per ragioni “igieniche”, e maggiormente per nutrirsi, comunicare con gli esseri umani ed esplorare l’ambiente, insieme con l’olfatto.