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6 Dicembre 2022
11:40

Perché i gatti e i cani allontanano lo stress?

È stato dimostrato che bastano poco più di 5 minuti di interazione con un cane o un gatto a farci sentire più calmi e meno stressati. Vediamo insieme perché gli animali allontanano lo stress anche nei casi in cui non si ha la possibilità di accoglierne uno in casa propria.

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Articolo a cura di Dott.ssa Giorgia Inferrera
Dottoressa in Scienze e tecniche psicologiche
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Negli ultimi anni c’è stato un proliferare di studi che mettono in relazione animali domestici e salute mentale. È ormai ampiamente riconosciuto in ambito psicologico, infatti, che la relazione con il proprio compagno di vita rappresenti un vero e proprio fattore di protezione rispetto a rischi psicopatologici come depressione, ansia e stress. Gli animali ci aiutano a sentirci meno soli e più felici, facilitano le interazioni sociali tra umani e ci invogliano a trascorrere più tempo all’area aperta.

Anche se prendersi cura di un cane o di un gatto richiede un cospicuo dispendio di energie, impegno e denaro sembra che i benefici che traiamo dalla relazione con i nostri compagni di vita superino nettamente i costi. È importante precisare, però, che non basta accogliere un cane o un gatto nella propria casa, ma è necessario instaurare una relazione significativa. In un recente studio, infatti, un forte attaccamento al proprio animale domestico è risultato fortemente correlato a bassi livelli di stress. Allo stesso tempo, però, era proprio la percezione del cane o del gatto come un membro della famiglia che minimizzava lo stress relativo al prendersi cura di lui o lei (Wu et al., 2018).

Se non c’è un legame intenso ed intimo, infatti, il rischio è che i livelli di stress, invece che diminuire, aumentino, perché l’unico effetto in questi casi è la percezione di avere un altro compito (che va a sommarsi a tutti quelli che già abbiamo) da portare a termine a fine giornata. Al contrario, le numerose ricerche sul tema sottolineano tutte l’importanza di considerare l'animale un membro della famiglia a tutti gli effetti piuttosto che guardiani o semplici animali domestici (González-Ramírez, Landero-Hernández, 2011).

Cani e stress percepito

Per quanto riguarda i cani, secondo uno studio di Gonzàlez et al. (2018) sembra che tre fattori incidano in maniera particolare:

  • Giocare regolarmente con il cane;
  • Lasciare entrare il cane in casa;
  • Portarlo con sé ogni qualvolta è possibile.

Gli individui che mettono quotidianamente in pratica questi consigli non instaurano soltanto una relazione migliore con il proprio cane ma hanno anche livelli più bassi di stress percepito. Gli animali, infatti, possono essere considerati una fonte di supporto sociale (Beck, Katcher, 2003) ed è proprio la percezione di ricevere un sostegno affettivo, di sentirci amati e di essere importanti per qualcuno che ci aiuta a rilassarci e ci fa sentire più felici.

Quello che ci influenza negativamente, infatti non è la quantità di stressor, ovvero gli stimoli stressanti, ma il significato che soggettivamente attribuiamo ad essi. Secondo il Modello Transazionale dello stress di Lazarus e Folkman (1984), infatti, di fronte ad una situazione minacciosa si effettua una valutazione cognitiva, ovvero si prendono in esame le caratteristiche dell’evento potenzialmente stressante, ma anche le risorse in proprio possesso per farvi fronte, tra cui, appunto, rientra la relazione con l'animale.

Bastano solo 5 minuti (o poco più)

Ma cosa facciamo se non possiamo condividere la vita con un animale domestico in questo momento? Può capitare, infatti, di non poter accoglierne uno nella propria abitazione, generalmente per ragioni economiche, di spazio ma anche semplicemente perché non ce la sentiamo ancora di prenderci un impegno così grande. In questi casi, si può ugualmente instaurare una relazione con un animale che sia soddisfacente per entrambi, all’insegna della cura e del rispetto reciproco. Potremmo, ad esempio, recarci regolarmente presso dei rifugi che ospitano cani e gatti.

L’importante, infatti, non è che questi animali vivano con noi e non dobbiamo necessariamente trascorrere intere giornate insieme. In realtà, sembra che bastino poco più di 5 minuti di interazione con un animale per farci sentire più calmi e rilassati. È stato dimostrato che gli individui che interagiscono con gli animali per più di 5 minuti hanno livelli di stress più bassi e livelli di umore positivo più alti rispetto a chi non interagisce con cani e gatti (Khalid, Dildar 2019).

Gli animali possono svolgere un ruolo fondamentale per il benessere psicologico di noi umani, l’importante è non finire con il considerarli alla stregua di un farmaco da assumere nel momento del bisogno. Ricordiamo, infatti, che se è vero che ci aiutano a condurre una vita più serena, è anche vero che, come tutte le relazioni, è assolutamente necessario quel sentimento di reciprocità che fa sì che la relazione possa risultare appagante per entrambi.

Bibliografia

  • Beck, A. M., & Katcher, A. H. (2003). Future directions in human-animal bond research. American behavioral scientist, 47(1), 79-93.
  • González Ramírez, M. T., & Landero Hernández, R. (2011). Diferencias en estrés percibido, salud mental y física de acuerdo al tipo de relación humano-perro. Revista Colombiana de Psicología, 20(1), 75-86.
  • González-Ramírez, M. T., Landero-Hernández, R., &Vanegas-Farfano, M. (2018). The effects of dog-owner relationship on perceived stress and happiness. Human-Animal Interaction Bulletin, (2018).
  • Khalid, A., & Dildar, S. (2019). Effect of pet interaction on stress reduction and positive mood enhancement among pet-owners and non-owners. Human-Animal Interaction Bulletin, 7(1), 77-104.
  • Lazarus, R. S., & Folkman, S. (1984). Stress, appraisal, and coping. Springer publishing company.
  • Stern, S. L., Donahue, D. A., Allison, S., Hatch, J. P., Lancaster, C. L., Benson, T. A., … & Peterson, A. L. (2013). Potential benefits of canine companionship for military veterans with posttraumatic stress disorder (PTSD). Society & Animals, 21(6), 568-581.
  • Wu, C. S. T., Wong, R. S. M., & Chu, W. H. (2018). The association of pet ownership and attachment with perceived stress among Chinese adults. Anthrozoös, 31(5), 577-586.
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Giorgia Inferrera
Psicologa
Laureata in Psicologia e appassionata fin da piccola di tutto ciò che riguarda il regno animale. Attraverso Kodami ho l'opportunità di scrivere sul modo in cui questi due universi dialogano.
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