Sui social ci sono molti video che mostrano i gatti mentre infilano la zampa in un bicchiere o in una tazza pieni d’acqua e poi se la portano alla bocca, leccandola e bevendo. Queste immagini sono molto condivise, strappano sorrisi e generano domande sul perché i mici approccino così alla scodella e all'acqua stessa.
Il motivo per cui i gatti bevono con la zampa è legato alla loro etologia, alla loro indole curiosa e alla loro personalità.
Per curiosità (e prudenza)
Alcuni gatti sono naturalmente incuriositi dall’acqua, trattandosi di una sostanza con cui hanno relativamente poca dimestichezza. Questi predatori discendono dal gatto selvatico africano e si sono evoluti in un ambiente secco e arido, in cui le pozze e in generale le sorgenti d’acqua scarseggiavano.
Utilizzare la zampa per testare l'acqua può fornire loro una maggiore sensazione di controllo e sicurezza rispetto ad abbassare direttamente il muso nell'acqua, ed è sempre per questo tendono a essere attratti dall’acqua corrente. Alcuni di loro, vedendo un contenitore posizionato magari su una superficie elevata, potrebbero usare la zampa per “saggiarne” il contenuto, soprattutto se si muove o manda riflessi e bagliori. Una volta realizzato che si tratta di liquido potrebbero leccarlo per assaggiarlo o rimuoverlo.
Per gioco
Altri gatti invece infilano la zampa nell’acqua per gioco. Alla base c’è sempre la curiosità, che li spinge a mettere la zampina all’interno di una tazza, una ciotola o un bicchiere e a catturare quei bagliori e quei riflessi di cui non comprendono bene l’origine. Il gatto non sta quindi bevendo, ma giocando, e leccare la zampa è una conseguenza del ritrovarsela bagnata.
Per abitudine appresa
Ci sono poi gatti che hanno sperimentato bere con la zampa, e semplicemente lo hanno apprezzato e continuano a farlo. Alcuni gatti inoltre, tenendo conto della sensibilità delle vibrisse (i loro baffi) e della lunghezza, potrebbero preferire non entrare in contatto con la superficie della ciotola o con l'acqua, ma usare la zampa così da evitare il fastidio dato dall'iper sensibilità.