Tutti i gatti hanno qualcosa in comune: amano cacciare. Che siano nati e cresciuti in casa, completamente privi di esperienza outdoor, o che siano abituati a entrare e uscire a loro piacimento, vagando per giardini e campagne, la propensione alla caccia è qualcosa che hanno “scritto nel DNA”. L’antenato dei gatti domestici con cui oggi condividiamo la vita, infatti, è il gatto selvatico africano, e di questo predatore conservano pressoché intatta la natura di cacciatore e predatore solitario.
Poco importa dunque che micio abbia a disposizione ciotole piene di cibo e non soffra la fame. La caccia, per lui, è qualcosa che va oltre il mero nutrimento e diventa espressione di sé e della sua natura, oltre che un gioco che replicano anche tra le mura di casa con oggetti inanimati che ricordano prede come lucertole, topolini, insetti o uccellini.
Perché i gatti vanno a caccia?
Come detto, i gatti vanno a caccia per una pluralità di ragioni. La prima e più atavica è la fame: in natura il gatto non è alimentato dall’essere umano, ma come tutti i predatori deve procacciarsi cibo. E la convivenza con l’uomo, che si stima sia iniziata circa 9.500 anni fa, è nata proprio per ragioni opportuniste: il gatto ha capito che vicino agli insediamenti umani vi erano maggiori probabilità di intercettare prede, topi in primis, e l’essere umano ha capito a sua volta che quel piccolo felino era abilissimo a cacciarli, contribuendo a eliminarli.
Oggi si può tranquillamente dire che, per quanto riguarda i gatti domestici, la ragione primaria della caccia non è il nutrimento, a meno di non parlare di gatti nati e cresciuti in strada, praticamente privi di interazione umana, non propriamente selvatici ma certamente “inselvatichiti”. I gatti abituati a ricevere cibo – quelli di casa, appunto, ma anche quelli delle colonie feline – tendono a cacciare per sfogare la loro innata propensione e attitudine, oltre che per allenarsi e tenersi in esercizio e per mettere alla prova alcune delle loro abilità, dall’agguato al balzo per la cattura.
I gatti adulti esprimono il loro istinto di caccia inseguendo piccole prede come insetti o, per quelli che vivono all’aperto, anche uccelli e roditori, oppure giocando con oggetti che le ricordano le prede, e hanno bisogno di farlo per sfogare energie ed eventuale stress accumulato.
Come cacciano i gatti
Ogni gatto ha una sua personalità e dunque la sua modalità di caccia, ma in linea generale si può dire che questi animali tendono a cacciare alternando agguati a balzi per catturare la preda.
È comune dunque vederli nascondersi dietro qualcosa (che sia un muretto, un cespuglio o un mobile a seconda del luogo in cui sono) e poi acquattarsi, concentrarsi sulla preda in silenzio e poi balzare fuori per catturarla.
In alcuni casi li si può sentire emettere un versetto peculiare, una sorta di “cinguettio” dato dall’eccitazione che fanno quando c’è qualcosa – solitamente un vetro – a dividerli dalla preda. Una volta raggiunta possono agguantarla con le zampe e con i denti, e non è inusuale che la sposti, principalmente per portarla in un luogo sicuro, lontano da potenziali minacce o competitor.
Le prede preferite del gatto
I gatti tendono a cacciare prede di ridotte dimensioni che possono catturare agevolmente. Solitamente sono piccoli roditori o uccelli, ma non disegnano neppure gli insetti.
Nel caso dei giocattoli, sono solitamente giochi che riproducono l'aspetto delle prede – topolini di stoffa, per esempio, o palline con attaccate piume o cordicelle – e in alcuni casi anche giocattoli che emettono rumori.
Possiamo evitare che il gatto vada a caccia
Se parliamo di caccia vera e propria, certamente si può evitare, quantomeno se si tratta di un gatto che vive indoor: è sufficiente non aprirgli la porta quando si presenta l’occasione per evitare che possa uscire e andare a caccia, soprattutto dopo il tramonto, visto che è proprio durante la notte che i gatti sono più efficienti e tendono ad andare in cerca di prede.
Resta comunque la premessa che per questi animali è necessario dare sfogo a questa propensione, possibilmente attraverso il gioco. Diversi studi hanno confermato che giocare tanto, unito a una dieta a base di carne cruda, riduce la quantità di prede catturate, ed è vero che ci sono gatti più interessati e meno interessati, più capaci o meno capaci, ma tutti hanno questo genere di risposte, perché fa parte del loro repertorio innato.