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26 Agosto 2024
16:39

Perché i cani si rotolano sulla cacca (e altre cose maleodoranti)

Strofinarsi sulle feci, carcasse e altre cose maleodoranti a noi può sembrare un’abitudine bizzarra, ma per il cane è del tutto normale. Lo fanno per diversi motivi, tra cui raccogliere o rilasciare informazioni.

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Rotolarsi è una delle cose più appaganti e soddisfacenti per un cane. Ebbene sì: strofinarsi sulle feci, carcasse e altre cose maleodoranti a noi può sembrare un’abitudine bizzarra, per il nostro “migliore amico” è invece del tutto normale e legato al suo etogramma, ovvero l’insieme dei comportamenti di un determinato animale (uomo compreso).

I cani si rotolano per diversi motivi e lo fanno principalmente per rilasciare o nascondere il proprio odore, fare proprio l’odore di qualcosa che gli interessa particolarmente o, ancora, per riportare a casa l’odore di un’esperienza vissuta.

Come ha scritto Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del nostro comitato scientifico,tra i motivi principali per cui un cane si rotola è per fare «una marcatura olfattiva: ovvero il cane lascia in quel punto il suo odore, ma potrebbe anche essere che il cane voglia raccogliere l’odore intrigante e particolarmente interessante, per “indossarlo” e portarselo a casa».

Non deve sorprendere, dunque, che Fido decida di fare un bel tuffo su qualcosa che per noi ha un odore insopportabile come le feci di un altro animale o anche dei cadaveri di altre specie. Certo, un essere umano non lo farebbe mai ma per un cane l’olfatto è un mondo di sensazioni, emozioni e anche la via per strutturare pensieri complessi (il naso attiva la sfera della cognizione).

Perché i cani si strofinano su feci, carcasse e altre cose puzzolenti?

Raccogliere o rilasciare informazioni è qualcosa di imprescindibile per un cane, ovvero una “modalità naturale” e che fa parte, appunto, del suo repertorio comportamentale. Come prima spiegazione sul perché i cani si strofinano su cose per noi decisamente maleodoranti, andiamo indietro nel tempo e ricordiamoci che Fido deriva da un lupo ancestrale e che ancora oggi i cugini lupi lo fanno per un motivo ben preciso che il cane ha conservato: la predazione. È una delle teorie più accreditate ma non l’unica e significa che in questo modo, così come appunto lo fanno i lupi per celare il loro odore alle prede, il nostro migliore amico metta in atto questo comportamento geneticamente ereditato.

Un’altra spiegazione, invece, descrive una motivazione ben diversa: il cane si getta a capofitto su feci o carcasse perché vuole dire che è stato lì, far sapere a tutti (anche a noi che proprio non lo capiamo) che quella fonte di piacere è sua anche se non se l’è portata via del tutto. Possiamo così facilmente comprendere e aggiungere anche la terza spiegazione che gli etologi specializzati in comportamento canino hanno dato a questa passione di Fido: in tal modo può comunque tornare a casa e raccontare agli altri del gruppo che bellissima esperienza ha fatto.

Per quanto riguarda il nascondere il proprio odore strofinandosi su cose puzzolenti, è utile anche un’altra riflessione: al di là del comportamento eventualmente predatorio, un cane potrebbe non gradire l’odore che ha perché magari è stato toelettato o in generale viene profumato troppo e così, in fondo, vi sta pure dicendo qualcosa di molto chiaro: lasciami essere quello che sono.

Cosa puoi fare per impedirgli di rotolarsi sulla cacca

Puoi fare ben poco, in realtà. Comprendiamo e condividiamo, infatti, che per noi sia davvero una cosa schifosa e che la puzza è davvero insopportabile, per non parlare poi del ritorno a casa che implica il dover riuscire a pulirlo in qualche modo prima che varchi la soglia domestica.

Ma, detto ciò, Fido ama farlo e fermarlo non è il massimo per lui. È anche vero, però, che stare in una relazione vuol dire trovare un compromesso e non siamo solo noi che dobbiamo farlo: ogni tanto un “sacrificio” possiamo chiederlo anche al nostro compagno di vita e l’unico modo per evitare che finisca a godersela dentro la cacca di un altro animale o su resti di varia natura è agire in prevenzione.

Lì dove appunto si deve trovare una soluzione che non frusti lui ma non sottoponga nemmeno voi ogni volta a una situazione di disagio, la prima domanda che bisogna porsi è: ma quante volte accade? Perché se si tratta di un cane che non va spesso in natura e che non riuscite a consentirgli di fare esperienze in libertà, che si rotoli quella volta ogni tanto è per lui davvero appagante, caso nel quale vi chiediamo di portare pazienza.

Se invece è un appuntamento fisso nella vostra routine dedicare del tempo alle passeggiate all’aperto e il vostro compagno puntualmente finisce per tornare a casa non solo sporco ma davvero puzzolente, potreste allora sì agire in prevenzione e chiedergli di non farlo sistematicamente. Come? Anticipando il comportamento, agendo sul richiamo e offrendogli delle valide alternative.

Ci rendiamo conto che detta così non è un consiglio pratico come magari lo state cercando, ma precisiamo che non si può generalizzare perché dipende dalla singola relazione, dal grado di fiducia e di collaborazione reciproca e bisogna ricordarsi anche che ci sono tipologie di cani che anche di fronte al grande rispetto che nutrono per il loro umano di riferimento a fronte di una motivazione così naturale non lo staranno necessariamente a sentire.

Il  vostro compito, comunque, può riassumersi nel tenerlo al guinzaglio quando si è in procinto di zone in cui si sa che ci possono essere feci o resti di altri animali (in luoghi in cui è concesso girare con il cane libero) e slegarlo di nuovo una volta superato quello che per voi è il “pericolo” e per lui invece “il massimo del piacere”. Gratifichiamolo sempre, poi, con parole di stima e di ringraziamento perché se Fido non vi ha comunque trascinato verso la fonte dell’odore non dimenticate mai che lo ha fatto solo per voi.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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